L'INTESA SUL TERMOVALORIZZATORE
Il testo del protocollo firmato oggi a Sesto dai Comuni di Firenze, Campi e Sesto, dalla Provincia e dall'Ato 6
Il sindaco del Comune di Sesto Fiorentino, Gianni Gianassi, quello di Firenze, Leonardo Domenici, quello di Campi Bisenzio, Fiorella Alunni, il presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, l'assessore provinciale all'ambiente Luigi Nigi e il presidente dell’Ato 6, Riccardo Gabellini, sono intervenuti questa mattina nella sala “Pilade Biondi” del Palazzo Comunale di Sesto alla firma del “protocollo d’intesa” per la costruzione di un termovalorizzatore sul territorio comunale di Sesto Fiorentino, nel quadro del Piano provinciale dei rifiuti.
Questo il testo del documento oggi sottoscritto:
PROTOCOLLO DI INTESA
Fra
La Provincia di Firenze, nella persona del Presidente Matteo Renzi;
Il Comune di Firenze, nella persona del Sindaco Leonardo Domenici;
Il Comune di Campi Bisenzio, nella persona del Sindaco Fiorella Alunni;
Il Comune di Sesto Fiorentino, nella persona del Sindaco Gianni Gianassi;
L’ATO 6, nella persona del Presidente Riccardo Gabellini.
Visto
• Il Decreto Legislativo 22/97, che disciplina la gestione dei Rifiuti Solidi Urbani;
• La legge regionale 25/98 e successive modificazioni, che dispone la gestione associata dei RSU attraverso gli Ambiti Territoriali Ottimali;
• Il Piano Provinciale di gestione dei rifiuti, approvato con delibera del 11/02/2002 n. 22, che prevede la realizzazione di un impianto di termovalorizzazione di rifiuti urbani nella Piana Fiorentina, come parte integrante del sistema necessario per l’autosufficienza impiantistica dell’ATO 6;
• Il Piano industriale d’Ambito, approvato con delibera del 01/04/2004, che definisce, tra l’altro, le caratteristiche dell’impianto di termovalorizzazione previsto nella Piana Fiorentina;
Considerato
• Che la produzione di rifiuti solidi urbani per quanto stazionaria non accenna ancora a diminuire, situazione che obbliga le comunità locali a darsi strategie efficaci per ridurre la produzione di rifiuti, raggiungere obiettivi crescenti di raccolta differenziata, avviare a recupero energetico la restante quantità di rifiuti al fine di ridurre il conferimento di rifiuti in discarica, nel rispetto del principio di prossimità;
• Che a questo proposito il Piano Industriale d’Ambito, aggiornando le previsioni del Piano Provinciale, prevede una produzione di rifiuti urbani di 548.446 t. annue e che su tale valore dimensiona il piano industriale stesso, nonché il conseguimento al 2007 dell’obiettivo del 45% di raccolta differenziata;
• Che dagli studi e dalle analisi effettuati sul quadrante in oggetto, relativi alla situazione ambientale e alle conseguenze di questa sulla salute umana, emerge una situazione critica soprattutto rispetto all’inquinamento atmosferico prodotto dal traffico veicolare e che gli stessi studi suggeriscono un’opera di riqualificazione ambientale indipendentemente dalla localizzazione di un impianto di termovalorizzazione;
Considerato inoltre che ai fini della riduzione del traffico veicolare del quadrante è indispensabile l’adempimento dell’Accordo di Programma relativo al nodo fiorentino dell’Alta Velocità sia in merito alla riattivazione della stazione di San Donnino che alla realizzazione del tratto ferroviario Osmannoro – Campi, con annessa stazione di Via Palagetta;
TUTTO CIÓ PREMESSO CONCORDEMENTE LE PARTI SOTTOSCRIVONO QUANTO SEGUE
Art. 1 - LOCALIZZAZIONE DELL’IMPIANTO DELLA PIANA, OPERE INTEGRATIVE E PROCEDURE CONNESSE
1. I comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino si impegnano entro il 30 settembre 2005 a verificare e concordare con la Provincia di Firenze e l’ATO6 la localizzazione definitiva dell’impianto di termovalorizzazone dei rifiuti urbani previsto dal Piano provinciale di gestione dei rifiuti e dal Piano Industriale di Ambito per l’area fiorentina.
2. Gli Enti sottoscrittori del presente protocollo, in quanto coinvolti territorialmente dalla localizzazione e proceduralmente nella realizzazione del futuro impianto, s’impegnano:
a) reciprocamente a definire in modo coordinato tutti gli atti di propria competenza e a promuovere gli atti di competenza d’amministrazioni diverse al fine di realizzare, nei tempi previsti dal Piano Industriale dell’ATO, eventualmente aggiornato sulla base della variante al Piano Provinciale, l’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani previsto nell’area fiorentina facente parte del sistema impiantistico dell’ATO6.
b) ad attivare, secondo quanto definito nel cronoprogramma, parte integrante del presente accordo e ciascuno per le proprie competenze, tutte le decisioni istituzionali necessarie, sia in sede di definizione finale del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, che in sede di definizione finale del Piano industriale d’ambito, al fine del completamento dell’iter istruttorio necessario sia alla localizzazione, sia all’avvio delle opere di risanamento ambientale sia al successivo avvio della realizzazione dell’impianto.
3. A questo scopo essi ritengono indispensabili, ai fini del miglioramento ambientale del quadrante ove sarà inserito l’impianto stesso:
a) Che si proceda ad una pianificazione territoriale condivisa e concertata della porzione di territorio oggetto del presente protocollo affinché, come suggerito dalla VIS, non siano previste ulteriori funzioni generatrici di traffico;
b) la realizzazione, così come previsto nell’accordo quadro per l’alta Velocità, della linea ferroviaria Osmannoro/Campi, la relativa stazione di San Giusto e la riattivazione della fermata dei treni a San Donnino;
c) le opere di rinaturalizzazione (boschi della Piana) che dovranno essere realizzate prima dell’avvio dei lavori e durante la fase di procedura V.I.A. relativa all’impianto medesimo;
d) la realizzazione del Parco della Piana, e la realizzazione degli interventi d’ottimizzazione della viabilità e d’inserimento paesaggistico, definiti negli allegati o nelle successive fasi di progettazione;
e) la demolizione o recupero dell’ex-inceneritore di San Donnino, eventuale bonifica e completa sistemazione a parco dell’area fino al Polispazio, precedente alla realizzazione dell’impianto.
4. Conseguentemente la realizzazione dell’impianto potrà essere avviata solo a condizione che gli interventi di miglioramento ambientale siano definiti, finanziati, progettati e realizzati, contestualmente alla progettazione, costruzione e gestione dell’impianto stesso.
Art. 2 - INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO AMBIENTALE E COMPITI DELLA PROVINCIA
1. La Provincia, di concerto ed in stretta collaborazione con gli Enti firmatari del presente protocollo, s’impegna a definire e sottoscrivere, prima dell’approvazione del progetto definitivo dell’impianto di cui all’art. 1 comma 1, un accordo di programma con la Regione Toscana per il finanziamento dell’acquisizione delle aree e della realizzazione del Parco della Piana, in particolare:
- come previsto dagli accordi per la 3° corsia autostradale, l’ampliamento dell’Oasi faunistica protetta Stagni di Focognano, così come da progetto redatto dal Comune di Campi Bisenzio, con la connessa realizzazione dei previsti osservatori, delle aule e del centro visite e comunque di tutte le strutture che ne migliorino la fruibilità, previste dal suddetto progetto compresa la ristrutturazione della colonica presente all’interno dell’Oasi, così come previsto nel progetto commissionato dal Comune di Campi Bisenzio. Al fine di proteggere ulteriormente l’Oasi si dovranno realizzare apposite opere per schermare l’impianto di compostaggio e per un migliore inserimento paesaggistico ed ambientale della discarica;
- la realizzazione di una significativa ulteriore porzione dell’Anpil Querciola, in estensione alle porzioni esistenti (o in corso di realizzazione), che interessano una superficie di circa 113.000 mq. Tale ampliamento per conformazione, estensione e ubicazione è opportuno che sia idoneo a realizzare:
- una forte interconnessione dell’Anpil Querciola con l’Anpil di Focognano;
- una fascia “cuscinetto”, rispetto all’impianto esistente e futuro di Case Passerini, con sviluppo longitudinale, parallelo all’autostrada A11, in aderenza alle dune;
- una continuità territoriale fra la porzione esistente del parco presso il podere Querciola, con l’area di laminazione, di prossima realizzazione ad opera del Comune di Sesto Fiorentino, lungo via del Pantano.
Complessivamente si verrebbe a interessare una superficie territoriale di circa 379.000 mq, approssimativamente 38 ettari;
- la realizzazione di un collegamento pedo-ciclabile, in sovrattraversamento di via dell’Osmannoro, a forte valenza estetica, in grado di assolvere alle seguenti funzioni:
- costituire una porta di accesso al parco ben riconoscibile e identificabile;
- collegare in sicurezza la porzione orientale del Parco della Piana, ubicata a sud del Polo universitario, con lo stesso Parco di Castello realizzando un collegamento al nodo autostradale al fine di rendere visitabili i complessi architettonici di Fagnoni e Michelucci;
- “agganciare” in un sistema a rete le porzioni territoriali di parco realizzate e da realizzare, privilegiando le relazioni funzionali con poli a forte fruizione pubblica, quale l’insediamento universitario;
- realizzare un centro-visite, attraverso la ristrutturazione del complesso colonico esistente (podere Querciola) in stato di degrado e abbandono, che si trova in una favorevole posizione baricentrica rispetto al parco della Piana;
a concorrere inoltre al finanziamento dei seguenti interventi di sistemazione ambientale:
- il completo recupero dei laghi di Gaine, quali Oasi interdetta alla caccia;
- l’ampliamento del parco Chico Mendes nel comune di Campi Bisenzio in modo da costituire un continuum con il parco dei Renai e, tramite il previsto collegamento ciclopedonale, con il parco delle Cascine;
- la sistemazione a verde delle aree residuali in località Maccione, in modo da poter confermare il collegamento funzionale ed ecologico tra le aree protette di Gaine, Focognano e La Querciola e tra queste e il parco fluviale dell’Arno e all’area verde con finalità idrauliche di circa 18 ettari collocata in fregio alla Via Pistoiese a San Donnino;
- ampliamento del parco urbano di Villa Montalvo con l’acquisizione dei terreni compresi tra Via Allende e Via Limite;
- come previsto dallo studio di fattibilità degli accordi per la 3° corsia autostradale, realizzazione del casello autostradale, per la connessione dell’ A1 con la nuova provinciale Lucchese;
- raddoppio della strada Provinciale Lucchese (Osmannoro) dalla Casa Rossa al Ponte di Maccione, con la realizzazione di una corsia preferenziale per i mezzi di trasporto pubblici, con adeguata illuminazione e completamento della pista ciclabile adiacente, compresa la realizzazione del ponte sul Fosso reale e il collegamento con la pista ciclabile lungo Viale Primaldo Paolieri;
- completamento della nuova viabilità di circonvallazione-sud dell’Osmannoro, per il tratto che dall’intersezione con via del Cantone si dovrà riconnettere alla vecchia provinciale Lucchese, in prossimità del confine con il Comune di Firenze. Ciò al fine di indirizzare il traffico sulla stessa via del Cantone e migliorare quindi il collegamento Case Passerini/nuovo casello autostradale e raccordo con la circonvallazione a Sud del centro abitato di Campi Bisenzio;
- realizzazione delle opere pubbliche ricomprese nel piano elaborato dallo studio De Carlo per l’area delle Piagge, con particolare riferimento al rimboschimento delle aree verdi, all’eventuale esproprio delle aree necessarie al completamento del parco ivi ipotizzato, della viabilità ciclo-pedonale e carrabile interquartiere, dei percorsi pedonali e ciclabili di collegamento tra Le Piagge ed i borghi storici di Peretola, Quaracchi e Brozzi;
- valorizzazione delle aree umide poste nel territorio incluso nella Utoe 3 del Piano strutturale del Comune di Firenze, comprese le aree umide poste ne Le Piagge;
- bonifica delle aree inquinate di proprietà pubblica, da sottoporre ad esproprio o da acquistare per pubblica utilità, finalizzate alla realizzazione degli interventi pubblici compresi nel piano elaborato dallo studio De Carlo per l’area de Le Piagge, nonché degli altri interventi che verranno meglio definiti entro il 31/12/2005 nell’ambito del programma d’area redatto al termine del progetto LUDA condotto dall’università di Firenze nel territorio dell’Utoe 3 (aree a verde pubblico, viabilità di completamento e parcheggi pubblici connessi, sistema di collegamenti ciclo-pedonali, riqualificazione del reticolo viario all’interno di borghi storici di Peretola, Quaracchi e Brozzi, anche come estensione del progetto di intervento pluriennale cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito degli interventi sulle aree obiettivo 2);
- realizzazione della passerella ciclo-pedonale tra la Stazione ferroviaria de Le Piagge e il borgo di Mantignano-Ugnano;
- realizzazione nell’area dell’Utoe 3 del Comune di Firenze della nuova sede di sorveglianza idraulica dell’Arno e del Bisenzio (“casello idraulico”) attualmente allocata nell’edificio denominato “Il Torrione” in via di Brozzi a Firenze, e sua conseguente cessione al Quartiere 5, con restauro e riqualificazione a carico della Provincia di Firenze, da adibirsi a funzioni socio-culturali.
2. La Provincia s’impegna, come condizione irrinunciabile per la realizzazione dell’impianto, al finanziamento degli interventi di rinaturalizzazione (Boschi della Piana), sia nei pressi dell’attuale impianto di Case Passerini che dell’area denominata Osmannoro 2000. Si intendono per aree boscate , in linea di massima, quelle indicate in rosso e blu nella carta 4.1 del documento di “Valutazione del sistema del verde per la mitigazione del Termovalorizzatore sulla qualità dell’Aria della Piana Fiorentina” elaborato dal Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura allegato alla terza fase della Vis.
3. La Provincia e la Comunità d’ATO 6 tramite l’accordo di programma con la Regione dovranno prevedere il finanziamento, a partire dall’anno 2005, delle azioni correlate al recupero energetico della frazione secca dei rifiuti fondate sul raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata al 45-50% previsti dal Piano industriale d’ambito, ivi compreso lo sviluppo della raccolta dell’organico per la produzione di compost di qualità, la stabilizzazione e riduzione della produzione di rifiuti così come programmato nel Piano Industriale e nel protocollo promosso dalla Provincia e dal Comune di Firenze. Si rende inoltre necessario, da parte della Provincia, il finanziamento alle campagne di informazione e alle sperimentazioni di sistemi di raccolta differenziata mirati e studiati dai rispettivi comuni in base alle caratteristiche del territorio cui verranno applicati, dal porta a porta alla creazione di isole ecologiche a quant’altro si ritenga necessario ai fini del raggiungimento di elevati standard di differenziazione, in applicazione di quanto già espresso nel piano industriale.
4. La Provincia costituirà un Forum di partecipazione che accompagnerà l’iter deliberativo del Piano Provinciale nonché tutte le fasi di approfondimento tecnico ed istituzione deciso dal comitato di sorveglianza. A tale Forum saranno invitati a partecipare associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali e di categoria, associazioni e comitati di cittadini interessati alla materia.
Art. 3 - RUOLO DI QUADRIFOGLIO S.p.A. PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DELL’IMPIANTO
1. La progettazione, costruzione e gestione degli impianti previsti nel Piano Industriale dell’ATO6 con le caratteristiche tecnologiche definite nel Piano stesso e compatibili tra loro dovrà essere affidata alle aziende di proprietà dei Comuni Consorziati nell’ATO6 anche nell’eventuale prospettiva di una loro concentrazione, a partire da quella di Quadrifoglio e SAFI.
2. Conseguentemente la progettazione, costruzione e gestione dell’impianto della Piana sarà affidata a Quadrifoglio spa, società di proprietà dei Comuni di Firenze, Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa, o ad una sua controllata, collegata o partecipata; pertanto, secondo il cronoprogramma parte integrante del presente accordo, dovrà essere definito l’affidamento a Quadrifoglio spa del servizio di gestione dei rifiuti urbani da parte dell’ATO 6, nonché della progettazione, costruzione, finanziamento e gestione dell’impianto nelle forme che saranno concordate tra i Comuni proprietari, non escludendo la possibilità di utilizzare una società di scopo per la costruzione e gestione dell’impianto ad essa collegata, o da essa partecipata o controllata. Sarà cura dello stesso soggetto provvedere al finanziamento ed alla realizzazione degli interventi di ottimizzazione della viabilità locale come condizione irrinunciabile per la costruzione dell’impianto.
3. I Comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, insieme agli altri soci di Quadrifoglio spa, richiederanno alla società stessa la predisposizione secondo il citato cronoprogramma di tutti gli atti tecnici necessari per la realizzazione dell’impianto, con particolare riferimento all’analisi di fattibilità tecnica e finanziaria, alla progettazione dell’impianto ed al sistema di abbattimento degli inquinanti emessi nonché alle caratteristiche quali quantitative degli inquinanti stessi e degli interventi di rinaturalizzazione e di miglioramento, all’avvio delle procedure di autorizzazione e di valutazione d’impatto ambientale, fermo restando che la qualità architettonica dell’impianto è da considerare elemento prioritario.
4. Anche se, come emerge dalla VIS, l’apporto di un impianto di termovalorizzazione nell’area della Piana può considerarsi trascurabile, nella progettazione e gestione dell’impianto Quadrifoglio dovrà costantemente garantire sia l’abbattimento degli inquinanti di interesse prioritario (diossine, furani, idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti) e il loro monitoraggio rendendo pubblici e consultabili, da tutti, i dati.
5. Durante la fase di Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) sarà cura di Quadrifoglio effettuare una campagna analitica esaustiva mirata al dosaggio dei suddetti inquinanti nell’aria, nel terreno, nei corsi d’acqua superficiali e nelle acque di falda al fine di determinare il “punto zero” cui riferirsi dopo aver effettuato le opere di miglioramento e dopo la messa in esercizio dell’impianto.
6. Gli accordi di governance societaria, attraverso appositi patti parasociali, tra i Comuni proprietari di Quadrifoglio, relativi alla società che sarà responsabile della progettazione, costruzione e gestione dell’impianto, sia essa Quadrifoglio spa o una sua collegata, controllata o partecipata, dovranno prevedere il riconoscimento di un potere di decisione e controllo sulla società stessa, da parte dei comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, indipendentemente dalle quote societarie da questi possedute e per le quali il Comune di Firenze si rende disponibile ad un riequilibrio nelle forme e nelle modalità previste dallo Statuto e dal diritto sulle società di capitale.
7. Il completamento del nuovo impianto a biocelle per la produzione di compost a Case Passerini e l’avvenuta realizzazione dell’impianto di captazione del biogas dalla discarica costituenti il Piano per la riduzione dei fenomeni di maleodoranza derivanti dall’attuale gestione dell’impianto di selezione e della discarica dovranno essere conclusi da Quadrifoglio prima dell’avvio dei lavori per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione.
Art. 4 - COMPITI DELLA COMUNITA’ D’AMBITO
1. L’ATO 6, successivamente alla localizzazione definitiva dell’impianto, dovrà concludere la stesura ed approvazione del Piano Industriale e conseguentemente costituire il Comitato di Garanzia, che ha il compito di verificare l’attuazione del Piano e l’attività dei gestori, e dovrà nominare il garante dell’Informazione così come previsto dall’art. 5 dello Statuto.
2. L’ATO 6 si impegna ad inserire, d’intesa con i Comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, all’interno del Comitato di Garanzia previsto dal suo Statuto, ed utilizzando eventuali contributi di Regione Toscana e Camera di Commercio, quelle competenze rappresentative utili a rafforzare la funzione di strumento permanente di informazione e comunicazione al pubblico delle diverse fasi di progettazione, costruzione e gestione dell’impianto e delle opere di miglioramento e rinaturalizzazione.
3. L’ATO 6 d’intesa con i Comuni proprietari di Quadrifoglio s’impegna a prescrivere a Quadrifoglio SpA quale soggetto attuatore e gestore dell’impianto, in sede di progettazione architettonica, un accurato studio d’inserimento paesaggistico dell’impianto, anche tramite un concorso di idee internazionale, considerando tali costi fra quelli complessivi di progettazione e costruzione. Dovrà inoltre garantire che la progettazione preveda l’utilizzo delle tecnologie più avanzate, che l’aspetto architettonico sia affidato ad un professionista di fama internazionale e che ogni fase progettuale sia condivisa con la cittadinanza dei comuni interessati.
4. L’ATO 6, d’intesa con i Comuni proprietari di Quadrifoglio ed in attuazione delle previsioni del Piano Industriale si attiverà perché siano definite a livello locale, nei limiti delle proprie competenze e d’intesa con la categorie economiche, strategie per la riduzione della produzione di rifiuti, anche per quanto riguarda la riorganizzazione dei sistemi di raccolta e di un sistema tariffario d’ambito che preveda adeguati incentivi alla riduzione.
Art. 5 - COMPITI DEI COMUNI
1. I Comuni proprietari di Quadrifoglio, d’intesa con l’ATO 6, dovranno istituire forme di controllo e monitoraggio, sia nella fase di progettazione, sia nella costruzione dell’impianto sia nella fase della sua gestione, partecipate da rappresentanti dei Consigli Comunali e da soggetti portatori d’interesse locale, associazioni ambientaliste e quant’altri siano portatori d’interessi collettivi.
2. I Comuni proprietari di Quadrifoglio, d’intesa con l’ATO 6, si dovranno impegnare, altresì, ad istituire un comitato costituito anche da Associazioni e comitati cittadini, con la funzione di esercitare il controllo sulle varie fasi di progettazione, costruzione e gestione dell’impianto.
Art. 6 - FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI
1. La Provincia di Firenze si impegna affinché entro il dicembre 2005 si definisca un accordo di programma con la Regione Toscana, sottoscritto anche dai Comuni firmatari del presente protocollo, finalizzato:
- alla individuazione delle modalità di finanziamento regionale del Parco della Piana e di rinaturalizzazione, connessi alla realizzazione dell’impianto, tramite l’attivazione di uno specifico finanziamento regionale;
- alla individuazione delle eventuali ulteriori modalità di finanziamento comunitario o statale;
- alla partecipazione della Regione Toscana, anche tramite la finanziaria regionale FIDI, al finanziamento dell’impianto stesso;
2. La Provincia di Firenze, si impegna al finanziamento degli interventi di miglioramento ambientale per un importo ad oggi stimabile in 7.000.000 (sette milioni) di euro.
3. Relativamente all’impianto di termovalorizzazione della Piana Fiorentina, così come indicato al punto 3.5 del Piano Industriale approvato dall’Assemblea dell’ATO 6 con delibera del 01/04/2004 “i costi d’investimento e di gestione dell’impiantistica del Piano industriale sono stati definiti includendo voci di spesa legate alla compensazione degli effetti ambientali generati dalla presenza degli impianti” dove in particolare si distinguono “gli oneri accessori per interventi di mitigazione permanenti” pari al 7% del costo d’investimento (stimato in circa 74 ml di euro) per il trattamento smaltimento dei RU indifferenziati oltre al 2% del costo d’investimento (stimato in circa 12 ml di euro) per il trattamento delle RD (raccolte differenziate) e che pertanto tali importi dovranno essere impegnati dal soggetto realizzatore dell’impianto a cofinanziare l’intervento di rinaturalizzazione e d’adeguamento della viabilità.
4. Gli enti firmatari si impegnano ad attivare, entro il dicembre 2005, una intesa con la Camera di Commercio di Firenze per valutare la partecipazione di questo Ente al finanziamento degli interventi tecnologici e degli interventi di miglioramento e rinaturalizzazione.
Art. 7 - BENEFIT AMBIENTALI
1. Secondo quanto indicato nel Piano industriale dell’ATO 6 “La tariffa negli impianti di trattamento/smaltimento dei rifiuti comprenderà un contributo di compensazione/indennità di disagio ambientale, destinato ai Comuni sedi d’impianto o a quelli che comunque risentono delle ricadute ambientali conseguenti all’attività dell’impianto”.
Gli enti firmatari, nelle more dell’entrata in vigore della tariffa unica d’ambito, concordano nel definire la seguente modalità di indennizzo di disagio ambientale:
a. A decorrere dal 1 gennaio 2006 euro 1.650.000 l’anno per la discarica di Case Passerini, anche successivamente il suo esaurimento, provenienti dall’accordo di programma sulla suddetta discarica;
b. A decorrere dal 1 gennaio 2006 euro 5,5 a tonnellata di rifiuti sottoposti al pretrattamento di rifiuti indifferenziati, al compostaggio da frazione organica raccolta in forma differenziata e al trattamento di rifiuti secchi raccolti in forma differenziata;
c. Le indennità di cui ai punti a e b saranno erogate dalla Società Quadrifoglio, che le imputerà come voci aggiuntive al costo di smaltimento da addebitare a tutti gli utilizzatori dell’impianto ad esclusione dei Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino e saranno percepite dai Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino nelle stesse proporzioni ad oggi vigenti nell’accordo di programma per l’uso della discarica.
2. Dall’entrata in vigore della tariffa unica d’ambito, a seguito di un accordo di programma tra i comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, il Comune di Firenze corrisponderà una indennità di 650.000 euro l’anno, rivalutata annualmente in base all’indice istat dei prezzi al consumo, per la durata di anni dieci quale compensazione del disagio ambientale derivante dalla esistenza della discarica sul territorio del Comune di Sesto Fiorentino. Tale indennità sostituirà quella prevista dal comma 1a del presente articolo e sarà corrisposta dai Comuni di Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, in rate trimestrali posticipate, nelle stesse proporzioni ad oggi vigenti per l’uso della discarica.
Art. 8 - TEMPISTICA
Si indica la seguente successione di atti, con i tempi conseguenti, come da cronoprogramma parte integrante del presente atto, quale condizione per la validità nel tempo del presente protocollo:
- entro dicembre 2005 affidamento ai gestori da parte dell’ATO6 e contestuale predisposizione della progettazione definitiva dell’impianto da parte di Quadrifoglio compresa la progettazione degli interventi di rinaturalizzazione di concerto con i Comuni di Firenze e Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino;
- entro maggio 2006 completamento della procedura VIA;
- entro maggio 2006 progettazione degli interventi di adeguamento delle infrastrutture viarie da parte di Quadrifoglio di concerto con la Provincia ed i Comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino;
- entro ottobre 2006 finanziamento per l’acquisizione delle aree per il Parco della Piana a seguito di Accordo di Programma promosso dalla Provincia e tra la stessa, la Regione Toscana, Comuni di Firenze, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino;
- entro novembre 2006 svolgimento della gara d’appalto ed affidamento dei lavori di costruzione dell’impianto da parte di Quadrifoglio;
- entro dicembre 2006 realizzazione degli interventi di rinaturalizzazione da parte di Quadrifoglio e successivamente inizio dei lavori di costruzione dell’impianto e degli interventi di adeguamento viario e termine di loro esecuzione al maggio 2009;
- entro giugno 2006 riattivazione della stazione e della fermata dei treni a San Donnino e entro dicembre 2006 realizzazione della passerella ciclopedonale di collegamento a Badia a Settimo;
- entro gennaio 2006 approvazione del progetto definitivo e finanziamento della linea ferroviaria Osmannoro - Campi e la relativa Stazione di San Giusto, i cui lavori dovranno essere appaltati entro e non oltre il 31 dicembre 2006.
Art. 9 - COMITATO DI SORVEGLIANZA
Per la verifica della realizzazione degli impegni contenuti nel presente protocollo è costituito un Comitato di Sorveglianza, composto dal Presidente della Provincia, dai Sindaci dei Comuni sottoscrittori del presente atto e da un loro delegato scelto anche all’esterno delle Giunte e dei Consigli Comunali.
Il Comitato sarà presieduto dal sindaco di Sesto Fiorentino o da un suo delegato.
Art. 10 – EVOLUZIONE DEL SISTEMA
Gli Enti firmatari si impegnano, una volta a regime il sistema impiantistico, a procedere a periodiche verifiche sull’andamento delle raccolte differenziate e sulla riduzione dei rifiuti, nonché dei quantitativi avviati a recupero energetico, riservandosi di ripensare ed aggiornare l’organizzazione generale del trattamento dei rifiuti qualora mutino sensibilmente le necessità.
Art. 11 – RAPPORTI CON LA PROVINCIA DI PRATO E L’ATO 10
Gli Enti firmatari ritengono non sostenibile ed imprescindibile ai sensi della vigenza del presente accordo la realizzazione, anche in ambiti territoriali diversi, di più impianti di termovalorizzazione sul territorio della Piana Fiorentina, o in adiacenza ad esso. A tale scopo la Provincia di Firenze e l’ATO 6 si impegnano, ricercando anche la collaborazione con la Regione Toscana, a promuovere intese con la Provincia di Prato e l’ATO 10. Tale intesa è da considerarsi condizione necessaria per l’approvazione del progetto definitivo del termovalorizzatore di cui all’art. 1 comma 1.
Sesto Fiorentino,2 agosto 2005
Il Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi ____________
Il Sindaco di Firenze Leonardo Domenici ____________
Il Sindaco di Campi Bisenzio Fiorella Alunni ____________
Il Sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi ____________
Il Presidente dell’ATO 6 Riccardo Gabellini
Il cronoprogramma per la realizzazione dell'impianto alla pagina
http://met.provincia.fi.it/news.asp?id=22505