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TV VIETATE AGLI ENTI LOCALI
Renzi, presidente provincia di Firenze e responsabile Comunicazione UPI: “Intaccati principi costituzionali”

Nell’ultima occasione utile prima delle ferie, il Governo ha fatto spuntare nel testo del decreto legislativo sul sistema radiotelevisivo un piccolo inciso all’articolo 5: “Gli Enti pubblici non possono né direttamente né indirettamente essere titolari di titoli abilitativi per lo svolgimento delle attività di operatore di rete o di fornitore di contenuti”.
Questa previsione non era contenuta nel testo presentato alla Conferenza Stato-Regioni che aveva dato parere favorevole sul testo legislativo.
Tra i più sorpresi dal comportamento del Governo ci sono senza dubbio i vertici della Provincia di Firenze, che da tempo ha messo in cantiere un proprio canale tematico, dedicato al territorio, come annunciato fin dalla campagna elettorale dal Presidente Matteo Renzi. Renzi, a capo di una giunta di centrosinistra da cui è esclusa Rifondazione, che coi suoi 30 anni appena compiuti è il più giovane Presidente di Provincia ed uno dei più giovani amministratori italiani, proprio in virtù del progetto che sta seguendo è stato nominato responsabile per l’Unione delle Province del settore della comunicazione e dell’innovazione tecnologica.
“Non capisco la ragione per la quale gli Enti Locali sono obbligati dalla legge a comunicare in modo efficace, e poi non possono utilizzare il video. Vietare di investire sulla comunicazione video non risolve anzi aggrava il problema delle emittenti locali ed è a maggior ragione incredibile, se si pensa che la normativa è voluta da un Governo presieduto da un Premier che è stato il primo ad innovare nel campo della comunicazione televisiva. Con questo comma inserito per qualche pressione lobbistica Berlusconi rinnega se stesso, e qui il problema è tutto suo, ma intacca anche i principi costituzionali, e il problema diventa di tutti”.
Problemi di costituzionalità infatti sono emersi se è vero, come è vero, che la Conferenza delle Regioni ha già preannunciato ricorsi davanti alla Corte Costituzionale poiché “questa norma rientra chiaramente tra quelle della legislazione concorrente”. La questione, dunque, pare appena all’inizio di una lunga querelle giuridica, dai contorni difficilmente inquadrabili.
Renzi, intanto, annuncia che la Provincia di Firenze va avanti per la sua strada. “Abbiamo costituito Florence Multimedia, una società totalmente controllata dalla nostra Amministrazione, per modificare profondamente la comunicazione di un ente locale come il nostro. Non è accettabile che nell’era in cui nasce un blog al secondo, noi ci si debba limitare ad una funzione burocratica della comunicazione pubblica. E accenderemo comunque la nostra Florence TV, la web tv che racconta il nostro territorio, il mondo delle associazioni e dà informazioni sulla viabilità e sulla scuola, le maggiori deleghe di competenza di una Provincia. Che senso ha vietare per decreto una comunicazione al servizio del cittadino? Dobbiamo obbligare la gente a non usufruire tramite il pubblico dei servizi che offre il privato?”
Florence Tv, che è frutto di un accordo sperimentale tra Provincia di Firenze e Rai Trade, è già stata sperimentata con successo dalla Provincia durante la manifestazione “Genio Fiorentino” (www.geniofiorentino.it) nel mese di giugno e in venti giorni sono stati oltre 700.000 gli accessi. Dal prossimo lunedì 22 agosto sarà raggiungibile al sito www.florence.tv

09/08/2005 12.30
Provincia di Firenze