PROVINCIA: RENZI APRE CONFRONTO PROGRAMMATICO
Convocato un Forum per il 29 agosto
Con una lettera inviata oggi ai capigruppo in Consiglio Provinciale il Presidente della Provincia, Matteo Renzi, ha aperto un confronto programmatico in Palazzo Medici Riccardi. Questo il testo della lettera:
Cari amici e cari compagni,
il mese di agosto chiude non solo un periodo di meritato riposo per tutti ma anche il primo anno di attività della nostra Amministrazione. Abbiamo lavorato molto; in alcuni casi bene, in altri siamo consapevoli che c’è ancora tanto da fare.
La stagione che si apre pone al centro di tutto un fatto non amministrativo, ma politico: il dovere, per la nostra coalizione, di sfruttare l’occasione che le urne ci offriranno nella prossima primavera, per chiudere l’esperienza del Governo Berlusconi e riprendere in mano le redini di un Paese che ha bisogno di tornare a crescere. Il territorio che siamo chiamati ad amministrare offre solide rassicurazioni sulla tenuta dell’Unione sia per la Camera che per il Senato. Ma anche noi possiamo (e dobbiamo) portare un contributo sociale, culturale, politico perché il 2006 segni una svolta efficace per tutti noi, per la nostra Italia. Diceva Seneca che “non esiste vento buono per il marinaio che non sa dove andare”. Dobbiamo chiarire dove vogliamo andare noi. Dobbiamo essere chiari con noi stessi. Guai a noi, allora, se non facessimo i conti anche e soprattutto con le nostre difficoltà, non solo col quadro nazionale. Ed è una nostra precisa, inderogabile responsabilità. Lo dobbiamo innanzitutto a quei cittadini che ci hanno votato e che mi hanno eletto Presidente, con quasi il 60% dei consensi. Ma lo dobbiamo a maggior ragione anche a chi non ci ha votato, per dimostrare coi fatti che la nostra azione di governo è credibile e incisiva.
Sono molto soddisfatto del nostro primo anno. In un contesto segnato da difficoltà inedite, a partire da un patto di stabilità che assomiglia molto a un patto di stupidità impedendoci di spendere i soldi che abbiamo pronti per gli investimenti, abbiamo centrato alcuni obiettivi appassionanti. Abbiamo investito sul rapporto tra cultura, turismo, economia; sulla capacità di tenere allo stesso tavolo tutti gli operatori e le categorie per un Patto per lo sviluppo che costituisca la risposta delle istituzioni alla crisi economica; sulla modalità con la quale abbiamo lavorato per gestire la tematica rifiuti, non solo col pur fondamentale protocollo sull’impianto di termovalorizzazione nella Piana; sulla modernizzazione della rete infrastrutturale, viaria e tecnologica (a partire dai 1.400 km di strade e dalla grande sfida dei collegamenti a banda larga); sulla progettazione di un asilo nido come simbolo per avvicinare le donne al lavoro (dieci progetti in tutta la Provincia, già operativi); sul totale rinnovamento dell’Agenzia per l’Energia in un momento nel quale il petrolio continua a volare; sul coordinamento e la valorizzazione di tutti i comuni, partendo dai più piccoli; sugli eventi come il Genio Fiorentino; sulla sperimentazione di Florence TV; sul rilancio di Firenze Mostre e la nomina di autorevoli professionisti in questo settore; sulla prima tranche del lavoro fatto dai più autorevoli esperti su quel gioiello magico che è il Parco Mediceo di Pratolino; sulla chiusura di un accordo coi dipendenti atteso da mesi; sulla riorganizzazione della macchina amministrativa; sul recupero di parte dei residui di bilancio fermi da anni; sulla rinnovata collaborazione con la Prefettura; sul rilevante sforzo della nuova Protezione Civile; sul lavoro per la nuova sede; sul miglioramento del patrimonio scolastico; sull’intrigante e suggestivo scenario del Patto per l’Arno legato alla presentazione dello studio di fattibilità del Parco Fluviale curato dalla Provincia; sulla nostra capacità di aggiudicarci i risultati più brillanti nel campo della sicurezza stradale; sugli straordinari risultati di presenze nel nostro Palazzo (+36% durante il Genio Fiorentino); sul recupero di una dimensione serena nel settore della formazione professionale; sul lavoro sempre più difficile per collegare la politica agricola comunitaria alle esigenze di un territorio che ha larghi significativi spazi di azione in questo settore, ma che deve comunque prendere atto delle novità del nostro tempo. Questi sono fatti, azioni di governo, non slogan.
È forte in me la tentazione di continuare nel delineare il lavoro svolto, ma comprendo il rischio – che voglio naturalmente evitare – di trasformare la lettera in un elenco della spesa. E, soprattutto, trovo fondamentale non cadere nella retorica del “Nessun problema, tutto procede alla grande”. L’autocelebrazione è uno sport che fa male a chi lo pratica e che volentieri lascio al Governo nazionale. Noi dobbiamo essere sinceri con noi stessi. E, accanto alla soddisfazione, deve esserci il costante stimolo a fare meglio, a cambiare le cose che vanno cambiate. Chi si accontenta, non solo non gode, ma fa danno: è bene che dei nostri errori facciamo tesoro per riprendere con maggiore decisione la via tracciata. Credo che questa sincerità serva anche ai cittadini per non abituarli all’immagine di politici che pretendono sempre di avere la verità in tasca.
Dopo un anno è doveroso, allora, aprire una breve fase di analisi anche su noi stessi e sulle nostre lentezze. Una Provincia non è quel cimitero di elefanti che una certa iconografia vorrebbe dipingere ma abbiamo bisogno di correre di più in tanti settori. Voglio dodici assessori che lavorino come una squadra sui problemi dei cittadini, non come individualità in cerca di ruolo: chi ci vota non è interessato a come si chiama l’assessore, ma a come si risolve un problema. Vorrei una maggioranza in Consiglio Provinciale capace di giocare ancora di più un ruolo propositivo sulle tematiche amministrative che sul nostro ruolo politico: per questo è fondamentale che la Giunta si coinvolga di più e meglio con i consiglieri.
Non intendo sottrarmi alle mie responsabilità. So che l’elezione diretta dei cittadini, anche alla luce del mutato quadro legislativo, impone al Presidente della Provincia, come ai Sindaci, maggiori onori ma anche maggiori oneri. E soprattutto non lascia alibi. Di questo contesto sono consapevole, e già dai prossimi giorni presenterò le modifiche necessarie affinché la nostra azione sia più pronta ed efficace. Ma prima di utilizzare tutte le prerogative affidatemi dalla legge voglio aprire un confronto davvero ampio con la mia maggioranza. Immagino un Forum Programmatico che verifichi per una settimana tutti i punti del nostro documento di indirizzo, che approfondisca le questioni più delicate, che analizzi le nostre prossime scelte. Siamo stati eletti con un ampio margine: questo ci impone a maggior ragione di non essere autoreferenziali e di verificarci costantemente.
Vi propongo di aprire i lavori del Forum programmatico, aperto al contributo di tutti i consiglieri di maggioranza e dei rappresentanti dei partiti che appoggiano questa Giunta, alle 18.00 di lunedì 29 agosto, presso la Federazione metropolitana dei DS. Andremo avanti fino a tarda serata. Il giorno seguente i nostri lavori proseguiranno presso la sede della Margherita. Entro la ripresa dei lavori del Consiglio Provinciale potremo formulare un documento di indirizzo politico puntuale e di respiro ed operare i necessari correttivi perché l’azione di governo sia sempre più al servizio dei cittadini.
Dal 20 settembre, poi, partendo da Borgo San Lorenzo, toccheremo ogni giorno un comune diverso della Provincia per constatare con mano i problemi reali del nostro territorio e verificare direttamente con le istituzioni e i soggetti sociali protagonisti la situazione della terra che amministriamo.
È stata quella che si avvia alla conclusione un’estate complessa, inquietante e pure densa di prospettive e di speranze. Si rafforza in me la convinzione che questo mondo riscopre giorno dopo giorno il ruolo della politica. E mi ha colpito rileggere durante questo periodo di riposo una straordinaria frase di Bono Vox, il leader degli U2, che intervenendo al congresso laburista e parlando direttamente a Tony Blair e Gordon Brown, ha definito quello del politico il mestiere più difficile, ma più importante del mondo. “Siete i depositari dei sogni della gente. Non dimenticatevelo mai.” È persino curioso che un monito di questo genere venga da una delle più grandi rock-star che ha davvero animato i sogni di tanti di noi. Chi fa politica, anche in Provincia di Firenze, non amministra un condominio, ma è depositario dei sogni della gente. Voglio che iniziamo il nuovo anno politico con la convinzione che non sprecheremo questa opportunità. Che non condanneremo a un basso profilo i nostri cittadini.
Per farlo, accanto alla consapevolezza dei buoni risultati, bisogna che correggiamo al più presto le cose che non vanno. Il Forum Programmatico sarà la prima occasione. Da parte mia garantisco che non mi tirerò indietro rispetto alle mie responsabilità. A tutti voi l’augurio di un buon riposo e l’appuntamento al 29 agosto, convinti che il vento che si sta alzando sarà favorevole solo se avremo chiaro dove vogliamo andare.
Con amicizia,
Matteo Renzi