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DURO COLPO AL BRACCONAGGIO NELLA RISERVA DI VALLOMBROSA
Operazione delle Polizie provinciali di Firenze e Arezzo in collaborazione con la Forestale

Un agente della Polizia provinciale

Abbatteva i caprioli nella Riserva naturale di Vallombrosa sparando di notte dal suo fuoristrada accompagnato da un complice che lo aiutava illuminando il bosco con un faro collegato all’impianto elettrico del veicolo. Ma la notte del 23 agosto il fuoristrada è stato visto da alcuni cittadini fermo in località “Cervo Bianco”, sulla strada che attraversa i boschi di faggi in prossimità del Monte Secchieta, all’interno dell’area protetta.
Prima che i bracconieri, accortisi di essere stati scoperti, si dileguassero a tutta velocità, i testimoni hanno avuto il tempo di annotare la targa del veicolo e denunciare quanto avvenuto alle autorità.
Sono così state avviate le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore di Firenze Pietro Suchan e condotte dalle Polizie Provinciali di Firenze ed Arezzo, in collaborazione col Nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato di Firenze, che hanno portato all’individuazione del proprietario dell’autoveicolo, un cacciatore residente a Montemignaio.
Considerati i forti indizi a suo carico e la gravità del reato, commesso a danno di una riserva naturale fra le più importanti e conosciute d’Italia, la Procura fiorentina ha immediatamente ordinato la perquisizione dell’abitazione e degli autoveicoli dell’indagato.
Nel corso della perquisizione, che si è svolta il 2 settembre, sono stati rinvenuti in un congelatore e sequestrati testa e parti macellate di un capriolo abbattuto illegalmente, oltre al faro ed al fucile utilizzati per sparare di notte ed a numerose munizioni non denunciate regolarmente all’autorità di P.S..
L’uomo, viste le evidenti prove a suo carico, ha riconosciuto la propria responsabilità ed ha fatto il nome del complice. Entrambi sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per violazioni alle normative sulla caccia e sui Parchi e le Aree Protette.
Sono tuttora in corso indagini per accertare eventuali responsabilità di altre persone.
Hanno dato un contributo rilevante alla complessa operazione ed all’ottimo risultato conseguito i Carabinieri della Stazione di Strada in Casentino, il Comando del III Reggimento Telecomunicazioni dell’Esercito “Abetone” ed il Comando della Stazione Forestale di Vallombrosa.
Gli organi di Polizia ringraziano quei cittadini che, con la loro preziosa collaborazione, hanno permesso di portare a termine un’operazione di estrema rilevanza, volta a colpire il bracconaggio ed a salvaguardare la fauna selvatica.

Per ulteriori informazioni: Ispettore Alessandro Bonucci, Corpo di Polizia provinciale, 0552760901

05/09/2005 14.43
Provincia di Firenze