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VERIFICA DI GIUNTA IN CONSIGLIO
Il dibattito con gli interventi dei consiglieri

Il dibattito in aula a seguito della comunicazione del Presidente della Provincia Matteo Renzi sulla “Revoca delle nomine ad Assessore della Provincia di Firenze”. Per Tondi (Udc): “Il Presidente non ha affrontato i motivi che hanno portato all’estromissione degli assessori Monciatti e Romanelli. La crisi è nata da un accordo tra Renzi ed una parte dei Ds e poi è degenerata. Sono i Ds che devono, adesso, lanciare un segnale forte, dall’alto del loro 38% dei consensi in Provincia. Facciano valere il loro peso: sarà una crisi lunga e ci aspettiamo di tornare al voto prima della scadenza naturale del mandato”. Gloria Campi (Ds) ha ripercorso la storia del movimento femminile e le battaglie che le donne hanno fatto nel secolo scorso per la propria emancipazione e per ottenere pari dignità: “La più grande rivoluzione pacifista del secolo. Le donne sono vincenti se sono unite e tutte le donne chiedono al Presidente di assegnare, da subito, l’assessorato alle Pari opportunità ad una donna”. Per Targetti (Prc) “Il Presidente non ha chiarito né convinto. L’estromissione degli assessori Monciatti e Romanelli è una svolta chiara in senso moderato. La permanenza del Presidente è pericolosa anche ai fini della creazione dell’Unione in Provincia. Occorre una svolta seria nei contenutiificherà la politica di questo ente potremo iniziare a ragionare di alleanze. Rifondazione Comunista non rimpiazzerà gli assessori rimossi”. Anche Nascosti (An) ha ribadito di non aver compreso “I motivi che hanno portato il Presidente a revocare le deleghe agli assessori Romanelli e Monciatti. Abbiamo presentato una mozione di sfiducia, e l’abbiamo presentata in maniera asettica puntando a coinvolgere anche altri consiglieri, anche della maggioranza. Questa è, per noi, l’unica soluzione alla crisi”. Per Calò (Prc) “Anche i Ds hanno le loro responsabilità su questa crisi che il Presidente ha provocato e che ora deve cercare di rimediare. Chiediamo ai Ds, ai Comunisti Italiani, ai Verdi di ricondurre il Presidente Renzi sui temi che riguardano il governo del teritorio. Riteniamo sia difficile realizzare l’Unione col Presidente Renzi”. Gloria Testi (Ds) ha sottolineato, invece, come anche la Pubblica Istruzione sia da tenere in considerazione: “Si è parlato di pari opportunità ma anche il settore della Pubblica Istruzione deve essere seguito con attenzione in un momento delicato come l’apertura, imminente delle scuole”. Critico Ragazzo (Verdi): “La decisione di estromettere Romanelli è un’esplicita rottura unilaterale decisa dal Presidente Renzi che ha creato una ferita nei verdi e non solo nei verdi fiorentini. Non possiamo che avere un giudizio duro su quanto è successo. Il presidente ha defenestrato l’unico assessore verde in maniera spregiudicata e senza motivazioni politiche”. Per Grazzini (Forza Italia) “Invece di spiegare i motivi del siluramento di due assessori, Renzi ha annunciato il varo di un nuovo riformismo fiorentino alla Blair. Imbarcando per l’occasione nientemeno che Rifondazione Comunista da un lato ma continuando, dall’altro nell’inganno del moderato che fronteggia l’egemonia diessina. In questo il Presidente Renzi è l’emblema di una più grande contraddizione che riguarda tutto il centrosinistra. Non a caso ha incassato il primo colpo infertogli dalla risoluzione congiunta presentata da Ds, insieme da Rifondazione e Verdi, i due gruppi degli assessori licenziati”. Gori (Ds) ha ricordato come era stato chiesto al Presidente di avviare un percorso programmatico prima di mandare via i due assessori “Abbiamo posto sul tavolo un’onesta critica politica. Adesso ci rimettiamo a sedere per un importante e serio aggiornamento programmatico. Vogliamo svolgere un lavoro serio e approfondito ma sul quale il Presidente può trovare un elemento di forza. Occorre una serietà di analisi per aprire un nuovo periodo di lavoro”. Per Sensi (An) si tratta di una crisi politica: “Che deve essere risolta in Consiglio. Della nuova linea politica del Presidente Renzi se ne discuterà qui, non in un forum a parte. La maggior strada che ci sarebbe stata per l’opposizione era quella maestra della sfiducia. Ugualmente per le maggioranze. Se c’è una crisi che venga discussa in aula”. Per Lensi (FI): “Il Presidente ha deciso di allontanare due assessori, motivando le sue decisioni sulla stampa. Sulla Commissione Pari Opportunità occorre un dibattito serio. Ma io mi preoccupo del futuro e di uno dei temi importanti che la Provincia dovrà affrontare, quello del lavoro. Noto alcuni elementi che sono di crisi generale. I modelli che sta scegliendo la Provincia in questo contesto e in questa Regione sono modelli che porteranno ad avere un aumento delle crisi aziendali, e la Provincia è bene protagonista di questo percorso ed è un programma che ha scelto un modello preciso di sviluppo locale che come sa anche il Vice Presidente Barducci, è un modello che io credo che sia fallito e che ha bisogno di innesti forti e preziosi di liberalismo per liberare un mercato che è asfittico”. Marconcini (PdCI) ha ricordato come il suo partito ha sempre sostenuto che “Questo sistema elettorale, di scelta dei sindaci, dei Presidenti delle province, avrebbe prodotto queste situazioni. Sulla crisi, come Comunisti Italiani aneliamo e lavoriamo perché ci sia non un allargamento della maggioranza a Rifondazione Comunista. Lavoriamo perché ci sia anche una ridefinizione del programma all’interno della quale possano starci i compagni di Rifondazione”. Ermini (La Margherita) ha ricordato che “Sulla strada del rafforzamento del centrosinistra noi saremo sempre decisi e compatti. Per questo, quando sento dire che gli atti del Presidente hanno spostato al centro o a destra l’asse politico della Provincia, evidentemente mi viene da sorridere, non perché mi piacerebbe, ma perché evidentemente mi sembra un’affermazione assolutamente demagogica e priva di fondamento. Sull’allargamento della maggioranza mi rendo conto che ci possano essere delle difficoltà per chi proviene da mondi diversi, ma l’obiettivo di un movimento di centrosinistra aperto al mondo del sociale, che rispetta l’uomo e che naturalmente vale e copre il rispetto di tutti è lodevole. Ben venga la possibilità di interventi di lavori sul programma, di lavori di riconsiderazione, però è chiaro che non possiamo distoglierci da quello che è stato il programma elettorale che ha visto questa maggioranza vincente alle elezioni del 2004. Per le Pari Opportunità invito il Presidente a prendere in considerazione la possibilità di farle gestire direttamente ad un consigliere. Credo che questo sarebbe un segnale importante”. Per Bevilacqua (FI) la questione si presenta complessa: “Il capogruppo Gori è stato molto esplicito nell’invitare il Presidente ad un percorso più concertato con la maggioranza relativa di questo Consiglio e comunque con il gruppo di maggioranza relativa. Io non so se questo farà bene o male all’amministrazione provinciale, di certo in questi termini così come è stato proposto sia dal capogruppo Gori che dal Presidente della Provincia, credo che non farà bene al Consiglio, perché mi pare che le proposte siano quelle di spostare più la parte politica e amministrativa fuori dal dibattito consigliare che non all’interno di quest’aula e questo sicuramente non ci può far piacere ed anzi lo contestiamo”. Per Massai (An): “La crisi è vera e la crisi sostanzialmente è politica, nel senso che non vi è solo una crisi di chi rivendica una percentuale di rappresentatività, vi è soprattutto la crisi di una maggioranza che indipendentemente da quello che è stato l’atto di Renzi, l’atto del dimissionamento, che ha delle problematiche politiche poi in termini di quell’allargamento che qualcuno auspica, di quell’allargamento che in altri luoghi, in altri momenti, sta anche nelle logiche, e quindi dell’inserimento all’interno della compagine di maggioranza di Rifondazione, anche perché vi sono cose importanti che molto probabilmente nessuno ci ha spiegato, insieme a quelle che sono le motivazioni che il Presidente non ci ha detto, sul perché si è rotto il rapporto fiduciario con due Assessori”.

13/09/2005 18.10
Provincia di Firenze