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MASSIMO LENSI (FORZA ITALIA) SULLA COOPERAZIONE DECENTRATA
In corso le "Giornate per la cooperazione italiana" e "Sbilanciamoci"

“Il tema e i connessi problemi della cooperazione decentrata sono in questi giorni al centro della riflessione politica grazie alle due iniziative in parallelo che si stanno svolgendo a Firenze: da una parte l’inizio della manifestazione itinerante, dal nome “Giornate per la cooperazione italiana”, promossa dalla Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo del Ministero degli esteri, e dall’altra il forum sulla cooperazione internazionale della campagna “Sbilanciamoci”. Mi pare di capire che il dibattito si stia svolgendo, da una parte e dall’altra, attorno al problema delle risorse finanziarie da destinare alla cooperazione. Un vecchio dibattito peraltro importante. Per quanto mi riguarda, vorrei invece sottolineare il ruolo strategico degli Enti Locali sui progetti di cooperazione decentrata, per meglio sottolineare la scelta strategica di affidare a questi le politiche di accoglienza, inserimento e integrazione. E’ necessario, infatti, cooperare con i cosiddetti Paesi di Transito aiutandoli a controllare le frontiere, a combattere l’ignobile traffico clandestino delle migrazioni, a fornire assistenza ai migranti; in altre parola a creare ricchezza, democrazia e sviluppo nei Paesi poveri del mondo, diminuendo la loro dipendenza dalle rimesse degli emigrati. Va da sé, che senza un intervento di coordinamento a livello europeo, i flussi migratori rischiano nei prossimi anni di diventare la causa centrale di preoccupazione e instabilità internazionale. Il “Sistema Italia della cooperazione decentrata”, che in Toscana viene continuamente snobbato in nome di vaghi principi come quelli della solidarietà internazionale e dell’inclusione sociale, in fondo mira a questo, ad elevare la cooperazione decentrata ad un ruolo di indirizzo politico e coordinato, con cui rafforzare e sostenere progetti miranti a promuovere nei Paesi riceventi i valori democratici, il riconoscimento dei diritti fondamentali, la promozione del ruolo delle donne (a cominciare dalla lotta alle pratiche lesive della loro integrità fisica). In sintesi, a inquadrare la cooperazione decentrata all’interno del legame inscindibile fra condizioni di vita e condizioni di diritto, fra libertà civili e potenziale di sviluppo. La Toscana coopera, si dice, anche se a volte sembra solo continuare a buttare al vento i soldi del contribuente, convertendoli in progetti utili piuttosto a creare sul territorio regionale una formidabile rete di consenso. Sono convinto che sia difficile, estremamente difficile, progettare interventi nelle aeree di crisi mondiale senza quella responsabilità particolare che impone di dotare la cooperazione di tutti gli strumenti necessari della diplomazia, dell’economia, della cultura e del coordinamento con gli organi centrali".

Massimo Lensi

28/10/2005 14.44
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