IL CONSIGLIO PROVINCIALE STIGMATIZZA IL MINISTRO CALDEROLI CHE ATTACCÒ CIAMPI
Approvata mozione dove si ripercorre la vicenda
Il Consiglio provinciale è tornato a discutere del Ministro Calderoli che denigrò, lo scorso giugno, il Presidente della Repubblica, dopo la nomina dei senatori a vita Napolitano e Pininfarina, approvando una mozione (19 sì della maggioranza e Prc mentre la Casa delle Libertà non ha partecipato al voto), presentata da Gori (Ds), Ermini (La Margherita), Ragazzo (Verdi) e Marconcini (PdCI) nella quale si stigmatizza il comportamento del Ministro e lo si invita ad essere più coerente con la carica che ricopre e al giuramento di fedeltà alla Costituzione italiana. “Una mozione – ha illustrato Massimo Mattei dei Democratici di Sinistra – che biasima le dichiarazioni del Ministro che ha attaccato la più alta carica dello Stato dopo la nomina a senatori a vita di Pininfarina e Napolitano, figure ben accolte da tutto l’arco costituzionale, con la sola eccezione di Calderoli, che successivamente invitò Ciampi a sottoporsi ad un’elezione diretta. Credo che occorre più rispetto per il Presidente della Repubblica e per la bandiera italiana che Calderoli sbeffeggiò nel Canton Ticino con altri ministri leghisti”. D’accordo Targetti (Prc): “Una mozione che può risultare tardiva ma, su certe cose, è bene non fare finta di nulla. E vorrei ricordare anche il comizio di Borghezio, altro leghista, lo scorso 1° ottobre in piazza Strozzi a Firenze. E’ passato alla storia per i gesti volgari e per gli attacchi diretti ed ingiuriosi verso il Capogruppo Ds al Comune di Firenze Ugo Affaz che si era espresso a favore della moschea. La cultura di fondo dei leghisti non è da sottovalutare perché sollecita gli aspetti più brutti e più beceri della nostra società”. Anche per Marconcini (PdCI): “Nonostante la mozione sia un po’ datata è importante rendere noto questa nostra presa di posizione e rimango allibito di come non ci sia all’interno dell’elettorato di centrodestra un po’ più di nazionalismo. Non ho mai visto nel centrodestra, a nessun livello, qualcuno che richiamasse ad un atteggiamento più consono il Ministro Calderoli o Borghezio. Così come andrebbero evitare pagliacciate e buffonate come la benedizione del Po o le ronde dei volontari della Lega Nord”.
02/11/2005 12.15