PROVINCIA DI FIRENZE: L'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE ENTRA IN “FIRENZE EXPO & CONGRESS”
Da una presenza simbolica a quasi il 10% delle quote. Il liceo Machiavelli dismesso entro l’anno
La Provincia di Firenze entra nel capitale sociale di “Firenze Expo & Congress” con quasi il 10% delle quote. Approvata all’unanimità da tutti i gruppi del Consiglio Provinciale la delibera presentata dal vice Presidente della Giunta Piero Certosi: “La partecipazione della Provincia a Firenze Expo è una partecipazione di peso. Nella nuova distribuzione delle quote – ha illustrato Certosi – la Provincia si colloca con il 9,22% al terzo posto, dopo la Regione Toscana che ha il 31% delle quote e la Camera di Commercio che possiede il 28% delle azioni. E questo ingresso importante, visto che prima avevamo solo poco più dell’1%, non va ad intaccare nessuna altra scelta fatta dalla Provincia ed inerente l’acquisto di quote della Centrale del Latte. Con questo ingresso diamo un sostegno convinto al polo espositivo di Firenze. Intorno alla Fortezza – ha sottolineato Certosi – si stanno organizzando investimenti ingenti, per oltre 40 milioni di euro, sia sul fronte della logistica che su quello dei parcheggi. La Provincia sta svolgendo appieno una rappresentanza territoriale e questo provvedimento, già presente nel Piano Provinciale di Sviluppo, prevede la partecipazione in Firenze Expo con oltre 2 milioni di euro, cioè qualcosa di più di 4 miliardi di vecchie lire ed inoltre metteremo a disposizione gli oltre 4 mila metri di locali che attualmente sono utilizzati dal liceo Machiavelli, all’interno della Fortezza. I locali della scuola saranno a disposizione di Firenze Expo entro la fine di quest’anno e sposteremo i 600 ragazzi del liceo, in palazzo Rinuccini, presumibilmente a Natale”. Tutti soddisfatti i gruppi presenti in Palazzo Medici Riccardi con qualche distinzione. D’Amico di Rifondazione Comunista: “E’ un atto importante ma è una decisione a metà. La Provincia aveva venduto, a suo tempo, le quote dell’aeroporto per comprare quote della Centrale del Latte, oggi veniamo a sapere che una parte di questi soldi vanno su Firenze Expo: per noi è una mezza decisione – accusa D’Amico – perché Firenze Expo meritava tutti i soldi ottenuti dalla vendita delle azioni dell’aeroporto; ma non perché non vogliamo la Centrale del Latte ma perché aveva un senso investire se la Centrale rimaneva pubblica al 51%. Buttare 4 soldi nel 20% che rimarrà pubblico, dopo la vendita, non serve a nulla”. Anche Vignoli, capogruppo Ppi-Margherita, d’accordo sull’acquisto delle azioni di Firenze Expo, ha parlato della Centrale del Latte: “Il comune di Firenze ha scelto di mettere in vendita l’80% delle quote della Centrale e di lasciare il 20% in mano pubblica. Questa è stata una decisione autonoma del comune. Noi – ha detto Vignoli – entreremo in questo 20% ribadendo che il bando deve garantire la difesa dei consumatori, dell’occupazione, e la difesa del marchio del latte toscano”. Il capogruppo Udc Corsinovi ha invece ricordato l’importanza di questo ingresso della Provincia in Firenze Expo: “E’ una scelta significativa – ha spiegato Corsinovi – che va in controtendenza visto che abbiamo registrato, negli ultimi anni, un fallimento delle politiche di valorizzazione del turismo in città. La Provincia deve attuare sinergie tra pubblico e privato finalizzate alla promozione dell’immagine della città di Firenze, per lo sviluppo del territorio provinciale in Italia e all’estero. La sottoscrizione in Firenze Expo non richiede inoltre variazioni di bilancio perché fa riferimento a somme occorrenti che possono essere utilizzate tramite storno dal fondo destinato all’acquisizione della Centrale del Latte e quindi non sono necessarie operazioni di bilancio, pertanto questa decisione di entrare, a pieno titolo, in Firenze Expo, non può che essere condivisa”. Anche il capogruppo di Forza Italia Carlo Bevilacqua ha espresso un giudizio positivo: “Questa partecipazione, che arriva a rasentare il 10%, fa emergere come questa amministrazione abbia intenzione di dare un forte contributo allo sviluppo del Polo espositivo. L’operazione è complessa – ha commentato Bevilacqua – ma anche le aspettative di Firenze Expo sono importanti: si parla di investimenti immobiliari consistenti; quindi tutto sommato l’operazione ci convince anche perché Firenze deve assolutamente puntare sul polo espositivo, un polo che è stato penalizzato per anni dalle amministrazioni di centrosinistra. Mi auguro – ha concluso Bevilacqua – che i nostri rappresentanti in Consiglio di Amministrazione sappiano relazionare, non solo la giunta ma anche il consiglio e le commissioni del consiglio in merito alle attività di Firenze Expo Spa”.
04/03/2003 17.15