VERTENZA ALLA NUOVA ITALIA: IL 30 NOVEMBRE INCONTRO IN PROVINCIA
Il vice Presidente Barducci ha risposto ad una domanda d’attualità di Rifondazione Comunista che invita il Sindaco o l’assessore competente ad intervenire in Sesta Commissione
Una nuova vertenza interessa il comune di Scandicci. Riguarda la casa editrice Nuova Italia. “E’ già in programma un incontro per la prossima settimana – ha annunciato il Vice Presidente della Provincia Andrea Barducci rispondendo ad una domanda d’attualità del gruppo di rifondazione Comunista – anche se ancora non conosciamo tutte le notizie. Le case editrici Nuova Italia e Sansoni fanno parte del gruppo Rizzoli – Corriere della Sera. La realtà si articola in due divisioni, la RCS Libri, che si occupa del settore scolastico occupando 40 redattori e la RCS quotidiani che eroga i servizi generali per tutto il gruppo, occupando otto impiegati. Sono questi ultimi a essere interessati dalla procedura di mobilità aperta all’inizio di novembre. La vicenda attuale ha avuto un prologo nel ‘97, quando avvenne una prima ristrutturazione aziendale che non ebbe però effetti negativi sull’occupazione. In quell’occasione tutta l’amministrazione venne accentrata su Milano. Recentemente, col cambio del gruppo dirigente, ha preso avvio un nuovo processo di ristrutturazione. La decisione è dunque di intervenire oggi dove non si intervenne otto anni fa. Per il Sindacato è possibile costruire un accordo in sede sindacale, evitando così di arrivare al tavolo procedurale della Provincia. L’unità di crisi è attivata e incontrerà i lavoratori il prossimo 30 novembre”. Calò ha ricordato come Scandicci stia vivendo in maniera drammatica una serie di crisi aziendali. “Il gruppo RCS, proprietario della Sansoni e della Nuova Editrice Italia, gode di una certa stabilità. È stata aperta una procedura di mobilità senza avere preventivamente aperto un tavolo di confronto sindacale. E’ l’ennesima crisi dove i padroni eludono, drasticamente, i protocolli. Sulla situazione che sta vivendo Scandicci, come Rifondazione Comunista, abbiamo deciso di chiedere al Presidente della Sesta Commissione, di invitare il Sindaco o l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Scandicci. Perché credo occorra muoversi in rete per poter dare risposte a queste crisi che si presentano sovente a Scandicci”.
26/11/2005 15.04