Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

PRESTITI CONTRATI CON LA CASSA DEPOSITI E PRESTITI: APPROVATA CONVERSIONE
Via libera dal Consiglio provinciale

Approvata dal Consiglio provinciale con 20 sì (la maggioranza), 7 no (la Casa delle Libertà) ed un astenuto (Prc) la delibera dell’assessore Alessandro Lo Presti sulla conversione prestiti contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. “L’obiettivo – ha sostenuto Lo Presti – è di rendere meno onerosi i mutui. La circolare alla quale abbiamo deciso di aderire consente di convertire i mutui contratti successivamente al 31 dicembre ‘96, che avessero un tasso fisso nominale annuo pari o superiore al 4%, che avessero una scadenza non inferiore al 31 dicembre 2014 e che avessero un residuo debito da ammortizzare pari o superiore a 25 mila euro. Analizzata la situazione abbiamo visto che corrispondevano a questi parametri 103 mutui, il cui importo totale è di 45.718. 905, 82 euro, corrispondente al 34, 98% del totale dei mutui in essere. Nello specifico la rata annuale su questi 103 mutui che andiamo a convertire diventa di 2.816.000 euro, e rimane costante fino al 2035. Rispetto ai 4.322.000 euro che è la rata che attualmente paghiamo su questi mutui, noi abbiamo un vantaggio consistente di un milione 522 mila euro e sono risorse che possiamo mettere a disposizione di tutto il bilancio della Provincia”. Per Bevilacqua (FI) “Molti di questi 103 mutui, circa 93, hanno ancora dei residui da erogare. Sorge quindi la domanda: Perché sulla bellezza di 4 milioni circa di euro si deve andare a rinegoziare un mutuo quando ancora si devono erogare questi denari? Su questi mutui, abbiamo già pagato gli interessi passivi alla Cassa depositi e prestiti. Abbiamo, quindi, un mutuo ancora da finire di erogare e ne facciamo un altro, con un danno quindi per le casse dell’Amministrazione e non un vantaggio”. Per Massai (An): “Questa ricontrattazione dei mutui lascia perplessi, perché si paga comunque. Anche quella parte che riguarda la chiusura anticipata del mutuo attualmente in essere, e va da un minimo dell’1 a un massimo del 3%, e soprattutto non si è tenuto conto di una cosa importante, i nuovi prestiti sono legati alla realizzazione di un investimento per cui è stato concesso il prestito originario, e di questo l’Amministrazione non ne ha tenuto conto”. Per Targetti (Prc): “Sui mutui occorre una manovra più complessiva di cui ci faremo carico anche nella valutazione del prossimo bilancio preventivo e porteremo le nostre considerazioni”.

02/12/2005 14.34
Provincia di Firenze