'Bosco in festa' a Montelupo sabato 7 e domenica 8 ottobre
Torna a Turbone la manifestazione dedicata all'ambiente
Due giorni dedicati all’ambiente, alla mobilità sostenibile e alla valorizzazione delle tradizioni: questo è '''Bosco in Festa''', manifestazione che ricorre a Montelupo da 17 anni.
L’edizione 2017 è promossa in modo congiunto dal Circolo Ricreativo Turbone “Moreno Gracci” e dal comune di Montelupo Fiorentino e gode del patrocinio della Regione Toscana, Città Metropolitana e dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa.
Tanti gli eventi pensati per offrire ai visitatori opportunità di vivere in maniera diversa l’ambiente, la natura e scoprire le ricchezze del territorio: la pista ciclabile, il torrente Turbone e le aree circostanti, l’omonima frazione, caratterizzata in passato dalla lavorazione del legno.
Fra gli appuntamenti da segnalare '''sabato 7 ottobre''' ore 15,00 ritrovo per la Biciclettata inaugurale con Guida escursionistica-ambientale iscritta all’Albo, autorizzata dalla Regione Toscana; ore 16.00 – 19.00 “A Veglia nel Bosco” con rime e canti della tradizione popolare toscana a cura di Alessandro Scavetta e Alessandro Bencistà; ore 21, con la testa in sù per ammirare le bellezze del cosmo con il gruppo Astrofili di Montelupo; 20.30, “Ascoltare il Buio” lungo il torrente Turbone, guidati in un percorso sensoriale a cura di Terra Incognita Associazione. (Posti limitati – Prenotazione obbligatoria).
Da qualche anno,inoltre, nell’ambito di 'Bosco in Festa' si tiene anche la '''Stramontelupo''', iniziativa promossa dalla Asd Montelupo Runners, prevede corsa competitiva di 14,5 km, corsa non competitiva di 5 km e camminata di 6 km con la tecnica del walking. Ritrovo e iscrizioni domenica 8 ottobre dalle ore 7.30 presso la zona sportiva del Turbone.
Per tutta la durata della manifestazione non mancheranno spettacoli, stand informativi, attività all’aria aperta (equitazione e tiro con l’arco) e soste gastronomiche in cui riscoprire i sapori di una volta. Sarà anche possibile visitare l’antica pieve dei Santi Ippolito e Cassiano, posta nel Comune di Lastra a Signa ma afferente alla Parrocchia di Montelupo.
Il 7 pomeriggio alle ore 16 ci sarà una visita guidata, l’8 mattina alle 9.,30 la Santa Messa.
Anche questo anno, l’immagine identificativa di Bosco in Festa è stata realizzata dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Montelupo, gli stessi alunni saranno presenti in Festa con un proprio Stand per presentare i lavori fatti a Scuola e la chiusura del Progetto di educazione ambientale 'Tutti insieme per Turbone' finanziato dal Circolo di Turbone per il suo 70° anniversario. Per tutti coloro che desiderano visitare la manifestazione l’invito è a raggiungere la frazione di Turbone, usando mezzi alternativi all’autobus, sfruttando le possibilità offerte dalle piste ciclabili e dalle percorrenze pedonali.
'Bosco in festa' è giunta alla diciassettesima edizione. Nata come manifestazione rionale, si è ben presto affermata come iniziativa di valorizzazione delle tradizioni popolari e dell’ambiente della bassa Val di Pesa. Il Consorzio di Bonifica Medio Valdarno ha riavviato il percorso che condurrà alla stipula di un “Contratto di fiume” fra tutte le realtà che insistono sull’asta del torrente.
Il Contratto di Fiume è l’occasione per richiedere a gran voce la tutela e la valorizzazione del corso d’acqua così amato dai Montelupini, e necessita, per avere forza, del pieno coinvolgimento della popolazione. Per questo in festa sarà possibile avere informazioni e sottoscrivere il proprio impegno per la tutela e la valorizzazione della Pesa attraverso il Contratto di Fiume», afferma l’assessore all’ambiente Lorenzo Nesi «Bosco in Festa è cresciuta nel tempo, una manifestazione importante che si colloca nel panorama di quelle iniziative che vogliono promuovere le risorse del territorio con il protagonismo della cittadinanza attiva.
È proprio questo ultimo aspetto che è stato efficace per far nascere una Commissione interna al Circolo di Turbone, che ogni anno dal Mese di Maggio si riunisce e costruisce idealmente la Festa. L’apporto di tutte le Associazioni e Organizzazioni, oltre alle Istituzioni locali alla costruzione del Programma culturale è l’elemento fondamentale per proseguire nel tempo i nostri intenti verso una società piu’ “culturalmente “sostenibile”» afferma Simone Vaiani – coordinatore commissione Bosco in Festa del Circolo Ricreativo Turbone.
Descrizione della chiesa Ss. Ippolito e Cassiano dal libro di Francesca Martelli '''Montelupo Fiorentino, tra storia e fede''' (2017), disponibile a offerta libera presso la Parrocchia di Montelupo.
''La chiesa madre, ossia la pieve di Montelupo, come attesta un documento del 1270, era attribuita alla chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano sulla riva destra della Pesa, a circa un chilometro di distanza dall’attuale centro montelupino andando verso la Ginestra, dove la si può ammirare tutt’oggi. [...] L’improvviso incremento demografico, che interessò l’area della collina di Montelupo, dovuto alla costruzione del nuovo castello nel 1203, causò dei problemi alla chiesa madre, poiché alcune funzioni plebane dovettero essere trasferite all’interno del nuovo abitato dove fu trasferito l’intero popolo di Fibbiana per difesa del nuovo insediamento fiorentino. Inizialmente questa migrazione fu a vantaggio della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano, poiché il popolo di Fibbiana, formalmente ancora sotto la giurisdizione del piviere di Empoli, si riferiva ormai a questa. Successivamente, però, fu proprio tale concentrazione di abitanti all’interno del nuovo castello a far passare in secondo piano l’importanza della chiesa madre, poiché essendovi una maggior concentrazione di abitanti, vi era bisogno di una chiesa interna alle mura castellane. In effetti, in seguito a tale inurbamento e per colmare la distanza tra la pieve e il popolo, nacquero due edifici ecclesiastici all’interno del tessuto urbano, cioè San Giovanni Evangelista e San Niccolò. [...] Per circa cinque secoli, la chiesa di San Giovanni Evangelista in castello – oggi San Lorenzo – fu un punto di riferimento per tutta l’area montelupina, sia dal punto di vista religioso che sociale, a scapito della pieve dei SS. Ippolito eCassiano, nonostante questa, in quanto chiesa madre, fosse l’unica provvista di fonte battesimale e cimitero. Il passaggio del popolo di Fibbiana all’interno del nuovo nucleo abitativo causò il trasferimento di alcune funzioni plebane, cioè concernenti la pieve, alla nuova chiesa in castello, a scapito della chiesa dei SS. Ippolito e Cassiano. Non a caso, nel 1538 venne concesso alla chiesa di San Giovanni in castello il titolo di prioria, ossia di chiesa più rilevante all’interno del piviere; non solo, le fu attribuito anche il fonte battesimale. Ne conseguì che il ruolo della pieve dei Ss. Ippolito e Cassiano andò progressivamente a decadere, fino ad arrivare all’anno 1789, quando perse il suo titolo''.