LENSI (FI): IL REFERENDUM PROVINCIALE SULL'IMPIANTO DI CASE PASSERINI
E' L'UNICA SOLUZIONE
Fermiamo i Signori dei rifiuti
"Per l'assessore regionale all'ambiente Marino Artusa, la Piana fiorentina potrebbe diventare un "laboratorio avanzato" su come si deve gestire lo smaltimento dei rifiuti. Tra tutte le baggianate ascoltate di recente sul tema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, questa di Artusa proprio mancava all'appello. Con il famoso protocollo d'intesa dell'agosto scorso, la Piana, rischia solo di diventare la discarica tecnologicamente avanzata e termovalorizzata dei rifiuti dei fiorentini e chissà di quanti altri. Un disastro voluto e perseguito dalla Regione Toscana in barba a tutti quei cittadini, che, pur ritenendo i termovalorizzatori utili e necessari, non sono disposti a vederseli costruire in zone densamente popolate come, appunto, la Piana fiorentina. E' però vero che le manifestazioni di piazza per bloccare il processo decisionale sulla localizzazione del termovalorizzatore servono ormai a ben poco. Non è con la retorica delle celebrazioni di un altro futuro possibile che si risolvono i problemi, anzi, manifestazioni come queste servono solo a semplificare la ratifica dello status quo oppure a cincischiare su qualche strapuntino di giunta in più o in meno. Chi deve decidere, infatti, lo fa tranquillamente sulla testa della gente, delle proteste e della marce, alla faccia dello scontatissimo aumento della produzione dei rifiuti pro-capite. No. Occorre dare forza e concretezza al movimento di piazza, rendere percepibile a tutti il vero obiettivo politico, questo sì di verifica democratica, al fine di scongiurare l’emergenza rifiuti prossima ventura. E questo obiettivo altro non può essere che un referendum provinciale sull'impianto di Case Passerini, richiesto da 20 mila cittadini oppure da cinque Consigli Comunali o dal Consiglio Provinciale di Firenze. Un percorso partecipativo finalizzato al voto popolare che toglie la palla dalle mani dei Signori dei Rifiuti, Per consegnarla al popolo sovrano e alla sfida della democrazia diretta”.
Massimo Lensi