GRAZZINI E AVEZZANO COMES (FI): UN CONSIGLIO PROVINCIALE STRAORDINARIO PER LA FONDAZIONE CULTURA
“Per chiarire tutti i punti di questa onerosa nostra partecipazione”
Si conclude, peraltro senza rimpianti, la vicenda di Firenze Mostre spa che chiude i battenti per lasciar posto alla nascenda Fondazione per la Cultura.
Più che lo status giuridico dei soggetti ci interessa però sapere la loro funzione e il loro bilancio. Sappiamo ad esempio che come Provincia arrivammo neanche un anno fa al capezzale di Firenze Mostre e ci accollammo le spese "del funerale della cara estinta" (leggi messa in liquidazione) pari ad un milione e trecentomila euro più la quota dell'ultimo disavanzo.
La prima grave scorrettezza fu nell'averci allora giustificato l'operazione con la successiva trasformazione in Fondazione. Oggi sappiamo invece che confluirà in una Fondazione insieme ad altri soggetti.
Viene poi presentato dalla Camera di Commercio uno studio che, a giudicar dalle cronache, per scoprire "l'acqua calda poteva costare anche un pò meno di 65.000 euro . Che infatti la snellezza della struttura e del suo centro strategico, il marketing, la necessità di concentrarsi su grandi eventi, la differenziazione di attività tra mostre ed altre iniziative fosse obbligata era cosa ovvia per tutti e già prefigurata nel piano industriale approvato nell'ultimo consiglio di amministrazione di Firenze Mostre. Non altrettanto ovvio sembra essere invece il nuovo quadro degli incarichi, con rivendicazioni di primogenitura alquanto dubbie, mentre per la programmazione l'iniziativa su Leon Batista Alberti non si fa altro che raccogliere, peraltro con due anni di ritardo, la già prevista mostra in occasione del sesto centenario della nascita dell'artista.
Come gruppo consiliare di Forza Italia chiederemo a questo punto un consiglio straordinario per chiarire tutti i punti della nostra già annunciata, onerosa partecipazione alla Fondazione per la Cultura al fine soprattutto di sapere se il nostro ruolo, che finora è stato di semplice bancomat in soccorso dei guai di Palazzo Vecchio, cambierà e in quale forma.
Graziano Grazzini (capogruppo)
Francesca Avezzano Comes (consigliera della commissione cultura)