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MONTESPERTOLI: NEL MIRINO DELLA GIUSTIZIA UN PRESUNTO AVVELENATORE
Operazione del Nucleo P.G. della polizia provinciale

Le indagini condotte dal Nucleo di P.G. della Polizia Provinciale, in seguito alla morte per avvelenamento di un cane a Montespertoli lo scorso ottobre, hanno portato al sequestro di prodotti fitosanitari nei pressi di una abitazione ed il proprietario, oltre al sequestro è stato anche multato per 500 euro.
Tutto è accaduto in un pomeriggio di ottobre, nei pressi del centro abitato di Montespertoli, quando una famiglia si accorse che il proprio cane stava male, bava alle bocca, scarsa deambulazione, tremori, ecc., l’animale prontamente soccorso dal medico veterinario Dr. Mattini, ha individuato dalla sintomatologia dell’animale il fatto di presunto avvelenamento doloso, nonostante le cure prodigate il cane cessava di vivere due giorni dopo, in una lenta e dolorosa agonia .
Dalle analisi tossicologiche effettuate presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e la Toscana non emergevano dubbi, il cane era stato avvelenato con una polpetta abilmente confezionata con un potente veleno ratticida, il “ Fosfuro di Zinco”.
Come previsto dalla Legge Regionale Toscana n. 39/01 sulle esche avvelenate, il medico veterinario informava il competente Comando della Polizia Provinciale di Firenze che provvedeva alle indagini, unitamente al personale del costituito Gruppo Investigativo Antiveleni (G.I.A.) del Coordinamento delle Guardie Venatorie Volontarie della Provincia.
Le indagini hanno portato alla richiesta di un un mandato di perquisizione domiciliare e locale a carico di una persona residente in Montespertoli.
L’esito delle operazioni di polizia giudiziaria risultava positivo, nell’abitazione della persona veniva trovato una ingente quantità di prodotti fitosanitari compatibili con il veleno utilizzato per l’uccisione del cane, i quali saranno sottoposti a specifiche analisi per verificare come fonte di prova, la tipologia dei principi attivi in essi contenuti.
Gli investigatori, hanno rinvenuto anche: un silenziatore compatibile con un fucile da caccia cal. 24, di proprietà della persona, ovvero il mezzo era stato montato sull’arma; una pistola cal. 9 corto ex arma militare con 20 proiettili a palla blindata, non denunciati all’Autorità di P.S. ; n° 57 tagliole a scatto per la cattura degli uccelli, parte innescate con “oliva”; n° 2 trappole selettive per la cattura di gatti, faine, donnole; n° due rapaci diurni tassidermizzati, soggetti alle norme sugli animali in via di estinzione (CITES) e non regolarizzati; altri cinque uccelli tassidermizzati particolarmente protetti dalla Legge 157/92, non regolarizzati; n° sei uccelli cacciabili tassidermizzati, non regolarizzati; n. 91 fringuelli abbattuti illegalmente; inoltre altri tra tordi, merli e colombacci, uccisi in violazione alla L.R.T. n. 3 /94. Tutto il materiale (armi, mezzi e selvaggina ) sono stati sottoposti a sequestro, sia penale che amministrativo, sono state contestate violazioni per circa 500 €. La persona dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria per le armi e munizioni detenute illegalmente nonché per la fauna selvatica detenuta e uccisa illecitamente, oltre che all’uccisione dolosa del cane.

23/12/2005 16.07
Provincia di Firenze