LA PROVINCIA ADERISCE A “SYMBOLA”
Il Consiglio provinciale ha approvato anche lo Statuto
Il Consiglio provinciale ha approvato l’adesione a "Symbola – Fondazione per le qualità italiane". 18 i voti a favore (Ds, La Margherita, PdCI), 6 no (Prc e An) e 4 astenuti (FI e Verdi). "La Giunta propone di aderire ad una Fondazione alla quale partecipano una serie di importanti soggetti istituzionali, ma anche privati e che ha come scopo la valorizzazione del Made in Italy. Il fare rete e fare sistema è tra i punti di forza di Symbola – ha illustrato il Presidente della Provincia Matteo Renzi in Consiglio provinciale – che ha avuto già due incontri a Ravello ed avrà un terzo confronto, di grande livello, proprio a Firenze in Palazzo Medici Riccardi il 13 e 14 gennaio, con la partecipazione dei principali imprenditori italiani ed i nomi più importanti del mondo della finanza. La Provincia entra in Symbola – ha spiegato ancora Renzi – per irrobustire e consolidare una posizione strategica, per affrontare meglio, nell’immediato, la gestione delle crisi aziendali, ma non solo: c’è una scommessa importante da fare nell’agricoltura e nella produzione energetica diversa. Symbola è aperta al mondo associativo ed alle categorie ed è collegata ad una logica di sviluppo sostenibile". Per Massai (An): "Questa adesione è stata voluta dal Presidente per opportunità politica: tanti degli esponenti che fanno parte di Symbola si rivedono all’interno di un disegno politico ben preciso. I principali eventi ed iniziative commerciali, potevano essere fatti anche senza una Fondazione". Per Calò (Prc): "Symbola non rilancia la centralità dell’impresa e del mercato. La valorizzazione del capitale sociale passa attraverso il rispetto dei diritti, della dignità dei lavoratori, della qualità e dell’ambiente di vita su cui i soggetti che fanno parte di un’impresa comunque lavorano. Symbola tende a ribaltare i rapporti e le connessioni". Negativo Nascosti (An): "Un’operazione che non è uno strumento che serve per ottenere quei risultati di valorizzazione di qualità delle attività di sviluppo economico del territorio che si proporrebbe chi ha deciso di aderire. La promozione dei prodotti di qualità e le tipicità, la promozione dei distretti industriali e dell’energia, l'implementazione del patto di sviluppo: sono tutti obiettivi che si raggiungono con strumenti che ci sono già, senza aderire a cartelli che molte volte non servono all’obiettivo messo come oggetto dello Statuto ma servono come mezzo e come veicolo di pubblicità per gli aderenti alla Fondazione e allo Statuto". Per Bertini (Misto-Cdm): "La qualità rimane l’unica prospettiva per il futuro del sistema Italia, anche per concorrere con paesi come la Cina e l’India. Una qualità che deve essere non solo una qualità turistica o artigianale, ma deve essere anche una qualità industriale”. Per Tondi (Udc): "Il Presidente cerca di costruirsi l’ambiente giusto in cui possa porre la sua persona, la sua figura, in un ruolo di primo piano. Ma ci sono questioni ben più gravi che l’adesione a questa convenzione. Proprio nel momento in cui autorevoli esponenti del partito di maggioranza relativo dicono che potremmo anche tornare al voto dopo le elezioni se non si cambia rotta, andiamo a votare atti come questo che vanno a porre il Presidente della Provincia ad un livello di immagine e di comunicazione eccezionalmente elevato". Gori (Ds) ha ribadito che "Un conto è aderire ad una Fondazione che ha carattere nazionale con una serie di esponenti di spicco provenienti da mondi diversi, da quello imprenditoriale a quello finanziario a quello politico a quello istituzionale, un conto è poi agire in termini locali. Se questa adesione si configurasse come l’organizzazione di convegni e di qualche studio noi avremmo fallito in partenza quello che ci proponiamo di fare. Quindi noi contiamo che questo passo che la Provincia sta compiendo e che chiede al Consiglio di valorizzare e di avvalorare, sia un passo che non si fermi a questi aspetti". Per Bevilacqua (FI) "Questo tipo di attività è delegato ad organismi che già esistono e che sono le Camere di Commercio, che sono quelle che hanno proprio come caratteristica quella di qualificare e di valorizzare le aziende che operano sul territorio. Quindi sembrerebbe quasi come se si andasse a creare un soggetto che di fatto tolga lavoro alla Camera di Commercio. Molto probabilmente il Presidente della Provincia ha sentito la necessità di aderire a questa Symbola ritenendo la Camera di Commercio di Firenze non sufficientemente abile e attenta a dare risposte alle imprese e a valorizzare la qualità delle nostre aziende. Lo stesso Presidente Mantellassi ha organizzato proprie aziende al sud con contributi statali per poi chiudere i battenti e lasciare tutti in mezzo alla strada. In questo senso il Presidente della Provincia vede in Symbola un qualche cosa che può dare un aiuto alle aziende sul territorio". Ermini (Dl) ha sottolineato come "E’ importante che la Provincia di Firenze partecipi a Symbola con iniziative che saranno sicuramente di richiamo nazionale e che certamente serviranno anche per dare un’immagine alla Provincia di Firenze, ma daranno anche un concreto contributo". Sensi (An) ha chiesto, invece, al Consiglio di delegare un suo rappresentante all’interno di Symbola: "Se aderiamo come Consiglio, proporrei di nominare anche un consigliere al fianco del Presidente". Targetti (Prc) si è detto scettico "Sull’attivazione di tutti questi strumenti e fondazioni per affrontare degli impegni e delle finalità che già stanno nell’impegno di un organismo come la Regione o come la Provincia". D’accordo sull’adesione Ragazzo (Verdi) mentre per Grazzini (FI): "Si tratta solo di opportunità politica. Un’opportunità politica derivata dal fatto che il 14 gennaio facciamo da padroni di casa ad un convegno organizzato proprio da Symbola". Marconcini (PdCI), infine, ha ripreso il concetto di Sensi: "Il Presidente Renzi può aderire tranquillamente a qualunque fondazione. Penso che l’amministrazione e la politica debbano lavorare con un altro registro, che è quello di dare una sorta di controllo e di appoggio al Presidente della Provincia e quindi potrebbe essere nominato in Symbola anche un consigliere".
29/12/2005 17.11