"Carpe diem", la compagnia dei detenuti recita in Palazzo Medici Riccardi
Domenica 17 dicembre, alle ore 17, l'happening teatrale "La seduta spiritica" alle ore 17. Ingresso su prenotazione
'''Il Centro di Teatro Internazionale''' nell'ambito del Progetto Regionale "Teatro in carcere" e in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze organizza lo spettacolo "La seduta spiritica" con la compagnia “Carpe Diem” dei detenuti della Casa Circondariale “M.Gozzini” di Firenze presso la Sala Pistelli, all’interno di Palazzo Medici Riccardi, il giorno domenica 17 dicembre 2017 alle ore 17. '''Ingresso su prenotazione''' (tel. 3475572347) da via Cavour, 3, dalle 16.30 alle 16.55
“La seduta spiritica” è un happening teatrale tratto dai testi di M. Bulgakov, J.Tardeu e i sonetti di W.Shakespeare.
Creazione e Regia di Olga Melnik. Durata dello spettacolo: 60 min.
'''Interpreti:'''
Romana Rocchino
Laura Bardelli
Andrea Formigli
Alessandro Vona
Gianluca Camera
Jiwen Yu
Petros Bekele
“Amami o odiami, entrambi sono a mio favore.
Se mi ami, sarò sempre nel tuo cuore,
se mi odi, sarò sempre nella tua mente.”
(Sogno di una notte di mezza estate)
''William Shakespeare è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in lingua inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale. Il poeta da una parte è figlio del Rinascimento in quanto nelle sue opere interpreta l'uomo che afferma se stesso, la propria creatività e razionalità (antropocentrismo) contro i limiti posti dalla realtà e dal destino; d'altra parte egli è anche esponente della nuova sensibilità del barocco in quanto evidenzia le lacerazioni di coscienza dell'individuo, l'incertezza degli ideali, la mutevolezza della sorte, il mistero insondabile della vita accompagnato da un senso di smarrimento esistenziale.
Le opere di Shakespeare si interrogano quindi sull'identità dell'uomo, sull'assurdità della vita, sui misteri profondi e inconfessabili dell'animo umano, senza però giungere ad una verità unica capace di eliminare ansie e insicurezze. In Shakespeare troviamo poi un dubbio radicale, cioè se la vita, oltre ad essere breve, fragile e minacciata dalla continua presenza della morte, sia anche un sogno, un'illusione.''
L’idea di studiare i sonetti del poeta dopo 400 anni dalla sua morte, scoprendone una modernità sempre attuale, ha guidato il Centro di Teatro Internazionale nella messa in scena onirica, con la regia di Olga Melnik, di un lavoro teatrale dedicato, particolarmente, ai sonetti di W.Shakespeare