TONDI (UDC): “PER LIMITARE I DANNI RENZI CHIAMA UN PORTAVOCE”
Alla Provincia costerà 70.000 euro. Una domanda d’attualità sarà presentata nel prossimo Consiglio provinciale
Per limitare i danni che Renzi sta facendo dal punto di vista politico e amministrativo in Provincia, dallo scorso 21 dicembre 2005 è sceso in campo il portavoce del Presidente. Si tratta di Bruno Cavini, già consigliere provinciale dal ’95 al ’99 e che già ricopre vari incarichi amministrativi: membro del Consiglio d’Amministrazione di Publiacqua Spa, membro del Consiglio d’amministrazione della Camera di Commercio di Firenze, esponente di punta di Confcooperative, già segretario generale dell’Uncem. “Una specie di tutore – spiega il segretario e consigliere provinciale dell’Udc Federico Tondi – in grado di rimediare ai tanti e gravi errori politici commessi da Renzi; una specie di commissario supervisore”. Tondi, su questo incarico, rileva inoltre alcune anomalie: “Pur avendo un ottimo curriculum Cavini non è un giornalista. Fino al 2002, si legge sul curriculum, è stato Direttore responsabile di “Montagna oggi” ed attualmente è Direttore Responsabile della rivista quindicinale “Uncem Notizie”. Ci sembra un po’ poco per fare il portavoce del Presidente della Provincia di Firenze. Tanto è anomala questa nomina – continua Tondi – che lo scorso 30 novembre 2005 è stata approvata una modifica ad hoc al regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi per consentire ad un non giornalista di ricoprire la carica di portavoce. La nomina è stata fatta il 21 dicembre 2005 in pieno clima prenatalizio, forse per cercare di nasconderla il più possibile. Suscita perplessità anche il compenso: 70.000 euro lordi l’anno. E’ come se la Provincia avesse aggiunto al suo organico 3 consiglieri e mezzo agli attuali 36, il tutto in un periodo di forti crisi occupazionali”.
Tutta la vicenda fa parte di una domanda d’attualità che è stata presentata per il Consiglio provinciale di giovedì 12 gennaio.
Il segretario e consigliere provinciale
Federico Tondi