LA SITUAZIONE ALLA PLAST 80 DI BORGO SAN LORENZO E NEVER PLASTIC DI CALENZANO
Il Vice Presidente Barducci ha risposto a due domande d’attualità di Rifondazione Comunista
Il Vice Presidente della Provincia Andrea Barducci ha fatto il punto, in Consiglio provinciale, sulla chiusura della Plast 80 di Borgo San Lorenzo e sulla situazione alla Never Plastic di Calenzano rispondendo a due domande d’attualità di Rifondazione Comunista. “Sulla Plast 80 c’è stato un impegno molto stringente e forte da parte del sindaco di Borgo San Lorenzo. Il 2 gennaio – ha spiegato Barducci – i 27 dipendenti dell’azienda che produce buste in plastica hanno trovato l’azienda chiusa ed il 4 gennaio la società è stata dichiarata fallita. Nei giorni successivi il Tribunale di Firenze ha emesso la sentenza di fallimento e nominato il curatore fallimentare, la prima verifica giudiziaria dovrebbe svolgersi presso il Tribunale il prossimo 4 aprile. Risulta che la Plastic 80 ha ancora commesse per continuare la produzione e le condizioni produttive di lavoro attualmente ci sarebbero. Naturalmente il sindacato sta cercando di ottenere un anno di cassa integrazione straordinaria invece della procedura di mobilità. Su questo si sta discutendo, ci sono stati vari incontri, il 16 gennaio la Sesta Commissione consiliare incontrerà le organizzazioni sindacali dell’azienda. La chiusura dell’azienda era evitabile e cercheremo di capire insieme all’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo se vi sarà la necessità di attivare altre e ulteriori iniziative. Per quanto invece riguarda la Never Plastic di Calenzano anche in questo caso ci sono 27 addetti a rischio. E’ un’azienda sana e capace di realizzare profitti ma pare che siamo di fronte ad un dissidio tra i due soci proprietari per cui una parte starebbe operando per liquidare la società, licenziando gli addetti e rilevando per l’appunto la Plastic 80 di cui si stava parlando prima. La nuova società continuerebbe a operare a Calenzano abbandonando così definitivamente il sito Produttivo di Borgo San Lorenzo. Anche in questo caso l’amministrazione non è stata direttamente coinvolta”. Anche Verdi ha confermato che: “Le due vicende sono collegate tra loro anche perché la Plastic 80 di Borgo San Lorenzo ha lavorato per delle commesse della ditta di Calenzano e ci sono state dichiarazioni incrociate dei due imprenditori coinvolti nella vicenda. Un aspetto salta agli occhi, da un lato c’è un imprenditore che si dichiara costretto a dichiarare un fallimento, dall’altro lato c’è un imprenditore che dopo l’emissione della sentenza di fallimento da parte del Tribunale dichiara di essere interessato a rilevare la Plastic 80 di Borgo San Lorenzo dicendo altresì di volere mettere in liquidazione i lavoratori dell’altra. Lo stato d’animo dei lavoratori è proprio quello di uno smarrimento, nel senso di non riuscire a comprendere come tutto questo sia potuto avvenire, chiaramente il loro referente diventa il curatore fallimentare, il nostro auspicio è quello di prendere in considerazione una soluzione tampone, come quello di una cassa integrazione straordinaria che possa retribuire i lavoratori per un periodo prolungato”.
13/01/2006 14.54