Metrocittà Firenze aggiorna Piano anticorruzione e trasparenza
Assimilate le innovazioni e semplificazioni dell'Autorità e del Piano nazionali
Il Consiglio metropolitano di Firenze, su proposta del Sindaco, ha approvato all'unanimità l'aggiornamento del Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza della Città Metropolitana di Firenze per il triennio 2018-2020.
Il Piano, la cui adozione al 31 gennaio di ogni anno è prevista dalla Legge n. 190 del 6.11.2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, è stato illustrato al Consiglio dal Sindaco metropolitano, che ha rilevato come l'aggiornamento dia atto delle innovazioni e semplificazioni delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza e delle Linee guida che l'Autorità nazionale anticorruzione ha approvato o ha posto in consultazione e del Piano nazionale anticorruzione.
L'aggiornamento è stato attuato con il coinvolgimento di tutte le strutture dell'ente, puntando a perfezionare l'impostazione tendente agli obiettivi di ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione, finora non verificatisi nella Città Metropolitana (mentre al contrario si è verificato un importante episodio di denuncia di tentata corruzione, oggetto di ampia risonanza), di aumentare la capacità di scoprire i casi di corruzione e di creare un contesto sfavorevole alla sua penetrazione.
Best practice del Piano la partecipazione attiva delle strutture dell'amministrazione attraverso strumenti istituzionalizzati ed operativi (referenti a gruppi di lavoro), la specificità rispetto ai procedimenti dell'ente, gli strumenti informatici e le sinergie adottati per dare corso con efficacia e semplificazione al monitoraggio delle attività e stimolare la percezione delle misure di prevenzione.
Intervenendo nel dibattito aperto sull’illustrazione del Sindaco metropolitano il consigliere di Territori Beni Comuni, dopo aver apprezzato il lavoro degli uffici e risultati conseguiti dall’ente, ha proposto che la Città Metropolitana proceda ad aggiornare il suo regolamento dei contratti e ad attivare il Consiglio per la sua revisione.