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LA PROVINCIA ADERISCE ALLA CARTA DEL NUOVO MUNICIPIO
Approvata dal Consiglio provinciale mozione della Prima Commissione

La Provincia di Firenze aderisce alla Carta del nuovo Municipio. Il Consiglio provinciale ha approvato (19 sì di Ds, La Margherita, PdCI, Verdi e Prc e 9 no di Fi, An, Udc, Misto-CdM) la mozione della Prima Commissione Consiliare ed ha approvato (9 sì della Cdl e 19 astensioni di maggioranza e Prc) la mozione di Bevilacqua (FI) e Tondi (Udc) che impegna la giunta a relazionare entro il 30 aprile 2006 il Consiglio circa le azioni che l’adesione alla Carta del Nuovo Municipio abbia posto in essere nell’amministrare la Provincia secondo gli indirizzi in essa contenuti. Per Calò (Prc): “La carta, nata dal social forum di Porto Alegre, evidenzia i nuovi importanti ruoli della municipalità nella costruzione di alternative alla globalizzazione economica liberista, e punta a ripensare il tema della municipalità, il tema della consultazione, il tema della partecipazione, il tema del coinvolgimento dei soggetti e degli attori sociali che sul territorio sono presenti. E’una municipalità che ripensa se stessa in una forma di maggiore interrelazione con la società che intende rappresentare”. Per Tondi (Udc): “Il modello culturale che sta alla base di iniziative volte a cercare maggiore partecipazione è ben chiaro nell’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa. Ci sono, comunque, riferimenti abbastanza problematici nella Carta, sta alla maggioranza trovare una sintesi politica tra ciò che si dice e ciò che si fa”. Marconcini (PdCI) ha sottolineato come: “La Provincia dovrà aderire a queste pratiche sottoscritte a Porto Alegre. Noi, all’interno del Consiglio, facciamo parte della società civile, quindi non si tratta di negare questi luoghi, non si tratta di creare forme di democrazia diverse da questa, si tratta di sostanziare questi luoghi, di avere la capacità di saper recepire, incontrare, parlare con i cittadini, ascoltare le loro istanze e quindi saper coinvolgere più direttamente coloro i quali ci eleggono”. Per Ragazzo (Verdi): “L’epoca della democrazia rappresentativa così come normalmente viene disegnata è finita. La democrazia rappresentativa deve diventare effettivamente partecipativa. Negli ultimi anni c’è una nuova partecipazione che viene dal basso, e noi dobbiamo raccogliere questa volontà”. Per Bevilacqua (FI): “Questa mozione è incompatibile con lo Statuto della Provincia di Firenze. Credo che la democrazia si basi ancora su ciò che sono state le regole che ci hanno insegnato i nostri padri costituenti, non credo che la democrazia possa essere confusa nel dare retta a coloro che urlano di più”. Secondo Massai (An): “Chi governa questa Provincia poteva portare avanti quelle cose, quegli assunti, quegli indirizzi quella visione che avviene all’interno della Carta dei Nuovi municipi senza bisogno di passare attraverso il Consiglio. Si dice che si vuole il superamento della logica di una rappresentanza definita una tantum al momento del voto. Non si tratta di negare questi luoghi, si tratta di annullare questi luoghi e renderli sostanzialmente inutili, o magari utili solo e esclusivamente quando ve n’è l’opportunità”. Per Sottani (Ds): “I principi che sono contenuti in questa carta di intenti sono una elaborazione, una declinazione in una certa direzione, dei principi che sono alla base della nostra costituzione, della carta europea e quindi contenuti nel nostro statuto. Credo sia assolutamente necessario che la politica si riappropri del compito che è proprio e che è quello di lottare per l’abolizione di privilegi che oggi appesantiscono tutta la nostra società”. Per Targati (Prc). “E’ una carta di intenti, non risolve tutti i problemi che cerca di affrontare, ma riteniamo che sia una nuova base per promuovere esperienze nuove nella vita degli enti locali”. Grazzini (FI) ha ribadito che: “Siamo di fronte ad una forzatura dello Statuto della Provincia e, o si dice che il nostro Statuto, potenzialmente, contiene già questa esplicitazione di cantieri sociali e nuove forme di democrazia oppure si cambia”. Per Giunti (La Margherita) “Con questo atto aderiamo a una carta di intenti che ha la funzione di stimolarci nel leggere e interpretare, in questa società complessa, certe situazioni che a volte trovano difficoltà a essere interpretate”. Per Bassetti (Udc): “Nello statuto della provincia già esistono tutte quelle forme di partecipazioni dei cittadini e dei comitati, non bisogna inventare cose nuove per fare sì che i cittadini siano sempre di più interessati alla gestione della cosa pubblica”.

14/01/2006 14.15
Provincia di Firenze