IL CHIANTI REGIONE GASTRONOMICA D’ITALIA
Presentata una guida del Corriere della Sera
Il Chianti promosso a “regione” dal Corriere della Sera. Dopo la pubblicazione delle 20 guide gastronomiche, dedicate ciascuna a una regione italiana, il maggiore quotidiano italiano sceglie quattro aree del paese a cui dedicare una guida gastronomica. Sono il Chianti, le Langhe, il Salento e le piccole isole della Sicilia. Il Chianti assurge così al ruolo di una delle maggiori, se non la maggiore, regione gastronomica d’Italia.
Il volume del Chianti, che uscirà con il Corriere della Sera del 26 gennaio, è stato presentato in Palazzo Medici-Riccardi, sede della Provincia di Firenze dal giornalista e critico gastronomico Francesco Arrigoni, dall’Assessore al Turismo Giovanna Folonari e dal Direttore dell’Apt, Antonio Preiti.
Il volume raccoglie le più tradizionali ricette chiantigiane, descrive gli ingredienti più tipici di questo territorio e le sue produzioni alimentari di maggiore qualità. L’elegante pubblicazione è corredata da splendide foto dei piatti più attraenti e racconta la realtà specialissima di questa “regione”.
“E’ un momento importante – ha dichiarato il presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi – della nostra politica di valorizzazione del territorio. Una settimana fa qui in provincia si è svolto il convegno di Symbola proprio sulle straordinarie fortune che la qualità riserva a quei territori che puntano decisamente alla qualità e il Chianti può essere preso ad esempio di come fare qualità.”
“L’intreccio di fattori che costituisce l’unicità del Chianti – ha aggiunto Giovanna Folonari – hanno a che fare con la favolosa storia della gente di quest’area, che ha saputo insieme conservare e innovare all’insegna della qualità. Il punto di svolta per il successo risiede proprio in questo ordito: saper conservare, soprattutto lo spirito di un territorio e saper innovare, quando le nuove tecnologie lo permettano e garantiscano l’autenticità delle produzioni.”
“Il Chianti dimostra – ha detto Antonio Preiti – che la geografia dei turisti è diversa da quella amministrativa. I turisti disegnano i territori secondo la loro visione e non si fermano alle competenze delle amministrazioni. Noi cercheremo, per quanto di nostra competenza, di dare concretezza a questa visione, con progetti comuni dedicati al Chianti.”