Padule di Fucecchio, acquisizione e cessione di terreni
Metrocittà approva regolarizzazione mediante permuta
L’Unione dei Comuni del Circondario dell’Empolese Valdelsa ha svolto per delega della Provincia di Firenze,anche le funzioni in materia di agricoltura, caccia e pesca, con personale dell’Ente distaccato a questo scopo presso la sede nel comune di Empoli.
L’Unione dei Comuni era competente per la gestione della Riserva Naturale del “Padule di Fucecchio”, nella quale sulla base del Piano Faunistico Venatorio 2012 – 2015, l’Ufficio Caccia dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese Valdelsa ha provveduto nel 2013 all’istituzione di una Zona di Protezione (a divieto di caccia).
L’interclusione di terreni privati fra le particelle di proprietà provinciale comportava una serie di problematiche tecniche e gestionali non trascurabili al fine di programmare una conduzione ottimale del sito, come pulitura e manutenzione del canneto, passaggio con gli eventuali mezzi meccanici, eventuali interventi di miglioramento ambientale, installazione e manutenzione dei cartelli di divieto di caccia, oltre al fatto che sui terreni di proprietà privata, insistevano cinque appostamenti fissi di caccia regolarmente autorizzati e rinnovati.
Per questo motivo l’ufficio Caccia dell’Unione, nel corso del 2013, decise, ricorrendo i presupposti normativi di salvaguardare le autorizzazioni esistenti su terreni privati all’interno dei confini della Zona di Protezione, di non togliere diritti di caccia esistenti da generazioni e causare un danno economico ai proprietari e di spostare al di fuori dei confini della Zona di Protezione, su terreni di proprietà dell’allora Provincia di Firenze e oggi della Città metropolitana, le autorizzazioni relative agli appostamenti fissi.
La cessione ai proprietari degli appostamenti fissi, dei terreni di proprietà della Provincia, in cambio dei loro all’interno del Padule, è avvenuta senza alcuna formalizzazione del trasferimento dei rispettivi diritti di proprietà. Con una delibera del marzo scorso il Consiglio della Città Metropolitana ha autorizzato la regolarizzazione, mediante permuta, di questa situazione di fatto.
Per un errore materiale nel dispositivo della deliberazione non erano stati inseriti gli identificativi catastali dei terreni di proprietà dell’ente da cedere in permuta, indicati esaustivamente nelle premesse dell’atto. Il valore dei terreni da cedere, indicato nel dispositivo della delibera in Euro 4.624,00, comprendeva il prezzo di permuta di tutti i terreni e dunque era indubbia la volontà espressa dal Consiglio di cedere in permuta la proprietà delle particelle interessate.
Il notaio incaricato dalla parte privata del rogito dell’atto, ha chiesto comunque di rettificare la deliberazione, indicando tutti i terreni di proprietà dell’Ente da cedere in permuta.
Con una delibera presentata dal consigliere delegato Massimiliano Pescini e approvata all'unanimità dal Consiglio della Città Metropolitana, si approva la rettifica del dispositivo della deliberazione, indicando esattamente tutte le particelle interessate dalla permuta, e si autorizza la specifica, nel contratto di permuta che sarà rogato, che l’accesso ai terreni acquisiti da tre dei privati avverrà ai sensi dell’art. 1062 del Codice Civile mediante diritto di passaggio nei modi e nei termini di cui alla citata norma con qualsiasi mezzo ma comunque in modo da arrecare il minor disturbo alla fauna e alla flora. ''(mb)''