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IL PERSONALE DEGLI ENTI ENTI LOCALI “UNA RISORSA, NON UN COSTO DA ABBATTERE”
Le limitazioni imposte dalla legge finanziaria discusse in un convegno a Palazzo Medici Riccardi

Le difficoltà che gli Enti locali stanno attraversando con la nuova legge finanziaria, le ripercussioni sul personale e sui servizi erogati. Questi, in sintesi, gli argomenti trattatati nel corso del convegno che si è svolto questa mattina nella Sala Est Ovest di Palazzo Medici Riccardi sul tema: “La risorsa del personale negli Enti locali”.
Nell’introduzione ai lavori, svolta da Liborio Iudicello, Direttore Generale della Provincia di Firenze, è stato evidenziato come, di fronte ad un sistema generale che richiede più impegno, gli Enti locali sono costretti dai vincoli ad una limitazione delle spese, a prescindere dalla disponibilità finanziaria dell’ente stesso. “In questo modo - ha sottolineato Iudicello – le funzioni della Provincia entrano in un cono d’ombra” in una logica che, secondo il Dg, “in pratica vìola l’autonomia degli stessi Enti”. Lo slittamento del termine dell’approvazione del bilancio, dal 31 marzo al 31 maggio, contenuto nel cosiddetto ‘Decreto Milleproroghe’ evidenzia, secondo Iudicello, “le obiettive difficoltà a chiudere i bilanci degli enti locali”.
Il personale è considerato una risorsa? A questa domanda che è riecheggiata più volte durante i lavori, il Direttore generale della Provincia ha risposto, affermando che “occorre vedere se l’ordinamento vuole scommettere su queste risorse, oppure, come sembra di capire, il personale è un peso e un costo da abbattere”. Lo stesso Iudicello ha poi ricordato come nella base di calcolo, che fa riferimento alle spese del 2004, meno l’1%, sono rientrati anche i contratti a tempo determinato e cosiddetti Co.co.co che prima non erano considerati spesa per il personale.
In questa situazione, ha ribadito il Dg della Provincia, la maggior parte degli Enti non è in grado di fare nuove assunzioni, con il rischio che eventuali decisioni che conportino il mancato rispetto del tetto di spesa inneschino meccanismi di responsabilità patrimoniale: “La nostra non è una critica di ordine politico, ma questa discussione serve per capire come è più difficile, adesso, gestire gli enti locali”.
Sulla stessa linea Giuseppe Canossi, Vice Segretario della Provincia di Firenze, il quale ha chiarito come queste nuove norme non tengano conto della situazione dei singoli Enti, decidendo di fatto che l’Ente in questione “non ha bisogno di nuove assunzioni”.
Le limitazioni sulla spesa del personale con il riferimento al 2004, secondo il vice segretario della Provincia di Firenze, rischiano paradossalmente di premiare quei comportamenti che all’epoca potevano essere considerati “non perfettamente cristallini”. Di fatto, ha concluso Canossi “adesso è più difficile gestire il personale come una risorsa”.
Infine l’avvocato Domenico Iaria, professore di Diritto Amministrativo all’Università di Siena, ha trattato il tema dei profili processuali del pubblico impiego, analizzando ‘il confine della privatizzazione, la qualificazione del rapporto e il riparto di giurisdizione’. Nel suo intervento Iaria ha evidenziato come sia rimasto poco dell’orientamento fissato dal “decreto 29” che, con il meccanismo delle privatizzazioni, offriva la possibilità di organizzare flessibilmente l’ente, spostando il baricentro della giurisdizione verso il giudice del lavoro e non più, come in passato, verso il giudice amministrativo. “Ora – ha però precisato Iaria - il baricentro si sta si sta riposizionando verso il il polo amministrativo”, pur ammettendo che, specialmente per quanto riguarda i concorsi, la situazione è molto incerta sotto il profilo giurisdizionale. A questo proposito è stata ricordata la decisione della Corte di Cassazione del 2003, secondo la quale la copertura di un posto tramite concorso interno, produce l’effetto finale di un concorso pubblico. Di fatto, tutti i concorsi interni che determinano il cambiamento di fascia, ritornano sotto la competenza del giudice amministrativo.

06/02/2006 15.31
Provincia di Firenze