FIRENZE SEDE DEL MUSEO NAZIONALE DELLA MODA E DEL COSTUME
Approvata all’unanimità una mozione in favore della Galleria del Costume di Palazzo Pitti
Presentata dai consiglieri dei Democratici di Sinistra Lepri, Nigi e Romei una mozione, approvata all’unanimità, accogliendo anche un mendamento proposto dal gruppo di Forza Italia, che invita il Presidente della Provincia a mettere in opera tutti gli atti ed iniziative necessarie per arrivare alla realizzazione del Museo Nazionale della moda e del costume, con sede a Firenze, ed invita ad attivare l’Apt per promuovere la valorizzazione e la conoscenza del nuovo museo. La mozione parte dal fatto che è stata depositata alla Camera dei Deputati la proposta di legge per la trasformazione della Galleria del Costume, istituita in Palazzo Pitti nel 1983, in Museo della moda e del costume: “Primo firmatario è Valdo Spini ma questa proposta coinvolge tutti i partiti visto che c’è anche Riccardo Migliori e Catia Belillo, per citare alcuni. La Finanziaria – ha spiegato il consigliere Romei illustrando la mozione – prevede un finanziamento di 6 milioni di euro per il 2003 e 3 milioni di euro nel 2004. Ci sono tentativi per spostare questa struttura a Milano, Roma o Genova ma sembrano delle iniziative di campanile. La Galleria del Costume, con le donazioni di Emilio Pucci, Gianfranco Ferrè e gli abiti della soprano Renata Tebaldi, è ormai una struttura già consolidata ed il nuovo museo sarebbe inoltre legato alla nuova università della moda che avrà sede nella Villa di Castelpulci nel comune di Scandicci”. La conferma che c’è unità d’intenti tra tutti i parlamentari l’ha sottolineata anche l’assessore alla cultura Elisabetta Del Lungo: “Già a luglio fu presentata una proposta del genere. Il museo potrebbe essere collegato all’università ma anche alle attività produttive del territorio – ha detto la Del Lungo – come giunta, siamo impegnati a seguire con attenzione l’iter della legge”. Anche Marconcini dei Comunisti Italiani evidenzia che esistono due aspetti: “quello culturale e quello turistico. La creazione di un museo arrichisce la Provincia perché la moda è legata al nostro territorio. E La moda – ha detto Marconcini – contribuisce allo sviluppo economico in aree importanti come l’empolese-valdelsa. Noi siamo dell’avviso che è inutile competere con altri distretti dove la moda è altrettanto importante: occorre puntare sulla qualità, che è l’elemento vincente per le nostre zone”. Bertini di Forza Italia ha focalizzato l’attenzione sul fatto che raggiunto l’obiettivo del museo “deve essere l’Agenzia per il Turismo a promuovere e valorizzare la conoscenza del nuovo museo. Perché i musei sono belli ma occorre anche saperli promuovere – ha sottolineato Bertini – perché i flussi turistici preferiscono gli Uffizi o la Galleria dell’Accademia ma le offerte museali sono tante e non tutti le conoscono”. E sullo stesso tema si è espresso Nistri di An: “L’offerta è alta – ha spiegato Nistri – ma le offerte turistiche di Firenze privilegiano solo una serie di interessi. E’ compito nostro aumentare l’offerta museale ma anche migliorare la ricettività. Ben venga il museo della moda in un’ottica di sviluppo per il turismo a Firenze”. Su questi temi il Gruppo DS in Provincia ha promosso un convegno: “La moda a Firenze. Firenze di moda. Dalla Galleria del Costume di Palazzo Pitti al Museo Nazionale della Moda” che si terrà in Palazzo Medici Riccardi sabato 15 marzo, dalle ore 9.30, alla presenza dell’Onorevole Valdo Spini.