MOZIONE PER IL RITIRO DELLE TRUPPE ITALIANE DALL’IRAQ
Ferma condanna per l’uso delle armi non convenzionali a Falluja
Il Consiglio provinciale ha approvato con 19 sì (la maggioranza e Prc) ed 8 no (i gruppi della Casa delle Libertà) la mozione dei consiglieri Prc, PdCI e Verdi, emendata da Giunti (La Margherita) e Gori (Ds) contro l’utilizzo di armi non convenzionali contro la popolazione civile a Falluja da parte delle forze armate americane e che ribadisce la necessità di avviare immediatamente le procedure per il ritiro, in sicurezza e in raccordo con le autorità irachene, delle nostre truppe dall’Iraq. “La mozione – ha illustrato Targetti (Prc) – è nata dalla grande impressione che colpì larga parte dell’opinione pubblica dopo la vicenda dell’assedio di Falluja, dove le forze statunitensi utilizzarono armi al fosforo bianco contro la popolazione civile. Ribadiamo la condanna all’uso di queste armi e chiediamo al Parlamento che s’impegni, a livello europeo, per l’apertura di un’inchiesta internazionale su quanto effettivamente avvenuto”. Lazzerini (PdCI) ha ribadito che: “Non siamo scandalizzati dall’uso del fosforo bianco, siamo scandalizzati dal fatto che nel 2006 si ricorra all’intervento armato in una guerra unilaterale”. Ermini (La Margherita) ha ribadito la necessità “Dell’immediato ritiro delle nostre truppe, in raccordo con le autorità irachene. Le nostre truppe devono garantire la sicurezza ma anche il passaggio di potere agli iracheni. Non siamo contro gli americani, siamo contro la politica estera e la politica militare di Bush”. Per Lensi (FI), invece: “Se veramente sono state violate le convenzioni internazionali, che sia aperta un’inchiesta come gli americani fanno sempre. Avverto solo che questo documento ha la matrice dell’antiamericanismo”. Bassetti (Udc) ha notato che “I fatti a cui si riferisce la mozione sono avvenuti nel 2003, prima ancora che il contingente italiano fosse inviato in Iraq”. Per Grazzini (FI) “Non è il fosforo il cuore del problema: è la partecipazione dei nostri soldati alle azioni di pacificazione internazionale, e allora dovremmo parlare qui di Kossovo, di Afganistan, ma mi rendo conto che sono altri i governi che hanno spedito i nostri ragazzi a fare le stesse azioni che i nostri ragazzi stanno facendo in Iraq”. Per Gori (Ds) “Siamo partiti con un intervento umanitario, ma poi si è visto che questo intervento umanitario comprendeva anche regole di ingaggio che non potevano che essere regole di guerra. E questa è una guerra atroce per il terrorismo cieco e assassino che insanguina le strade di innocenti”. Per Giunti (La Margherita): “E’ riduttivo dividerci tra chi è a favore dell’America e chi è contro l’America: sbagliamo approccio. Si parlava di armi intelligenti, sia per la Guerra nel Golfo che per la Guerra in Iraq, che non avrebbero causato morti civili. Così non è stato. L’Italia, attraverso l’Europa, dovrebbe cercare di instaurare con gli Stati Uniti un rapporto che esca da questo unilateralismo americano”. Per Marconcini (PdCI): “In Iraq c’è una guerra voluta da un paese per interessi nazionali e sostenuta da altri paesi che non riescono a fare altro che da paggi serventi, come l’Italia”. Massai (An) ha ribattuto che: “Questa mozione non vuol far verità e luce su quegli accadimenti. Vuol dare solo una legittima visione di parte che è e rimane una visione di parte”.
09/02/2006 16.25