Barberino, Calenzano e variante di Carraia. Carpini: "Nove mesi di disagi"
Per il consigliere metropolitano di Territori Beni Comune "rotonda incredibilmente stretta e rampa di accesso inadatta"
"Sono passati nove mesi dall’apertura della variante di Carraia, nove mesi di disagi per i cittadini della frazione del comune di Calenzano e per tutti i pendolari della linea tra Firenze, Prato e Barberino di Mugello": per Enrico Carpini, consigliere metropolitano del gruppo 'Territori Beni Comuni', la circonvallazione sulla Sp 8 progettata e realizzata da Società Autostrade per l’Italia, nell’ambito dei lavori per l’ampliamento dell’Autostrada A1 nel tratto Barberino – Firenze Nord, vede al suo accesso da sud "una rotonda incredibilmente stretta ed una rampa di accesso all’abitato altrettanto inadatta al transito di qualsiasi mezzo più grande di una vettura".
Il risultato "è facile da intuire: scambi difficili tra autovetture ed impossibili se si incrocia un furgoncino che esce in direzione del paese", senza contare il disagio "legato all’impossibilità per i mezzi pubblici ad attraversare l’abitato: studenti e pendolari costretti a recarsi all’estremità nord del paese, distante quasi un chilometro da alcune zone residenziali, ed autobus di linea da e per Barberino costretti ad entrare dalla rotonda nord per poi eseguire una difficoltosa e pericolosa manovra per l’inversione di marcia, ritardando di diversi minuti i già lunghi tempi di percorrenza". Dunque per Carpini "è ora che Autostrade si sbrighi a rimediare al proprio errore e che Comune di Calenzano e Città Metropolitana di Firenze si facciano garanti di questo di fronte ai cittadini".