Accordo per la Villa Medicea di Cafaggiolo
La Città Metropolitana di Firenze avvierà e condurrà le procedure per la variante alla Sr 65
Su proposta di Andrea Ceccarelli, consigliere della Città Metropolitana delegato alla Pianificazione territoriale, il Consiglio della Città Metropolitana ha detto sì all'accordo per la tutela e la valorizzazione della Villa Medicea di Cafaggiolo, già approvato dalla Regione Toscana con ad aprile, e siglato tra Città Metropolitana, Regione Toscana, Unione dei Comuni del Mugello, Comuni di Scarperia e San Piero nonché Barberino di Mugello e Cafaggiolo Srl.
Dal 2011 gli enti coinvolti hanno svolto un approfondimento congiunto e integrato dei vari aspetti dell’iniziativa per individuare gli interessi pubblici coinvolti ed i relativi obiettivi, dunque per analizzare le potenzialità, le ricadute sul sistema locale, gli impatti e le possibili criticità dell’iniziativa. Nel 2012 si è ritenuto necessario procedere alla definizione di un progetto generale per individuare il complesso degli interventi. Con decreto del Mibact nel 2013 sono stati vincolati i terreni e i fabbricati nelle vicinanze del complesso con prescrizioni dirette per la tutela e la valorizzazione dell’area.
Nel 2016 la Società Cafaggiolo S.r.l. ha trasmesso la proposta di masterplan per l’area di interesse e per la variante alla Sr 65 al Comune di Barberino di Mugello e alla Regione Toscana, esaminate dalla Conferenza dei Servizi e dai tavoli tecnici.
Lo scorso anno è stato approvato lo schema di accordo tra con e Anas per la progettazione di fattibilità tecnico economica della variante alla Sr 65.
Con il nuovo accordo la Città metropolitana di Firenze si impegna ad avviare e condurre, nei tempi di legge, le procedure per la variante urbanistica.
Il consigliere Enrico Carpini (Territori Beni Comuni) ha sottolineato le criticità di "un progetto con oggettivi problemi urbanistici per i Comuni coinvolti, che ha al centro un bene a tutela Unesco: esprimo le mie perplessità con un voto negativo".
Ceccarelli ha da parte sua evidenziato come la Metrocittà eserciterà il ruolo che le compete e cioè di verificare gli strumenti urbanistici e le relative previsioni che rientrano nelle competenze degli enti che li hanno approvati.