PROVINCIA DI FIRENZE: NON CI SONO IRREGOLARITÀ NELLE IMPRESE CHE HANNO RAPPORTI CON LA PROVINCIA
In aumento i contratti precari per Rifondazione Comunista
Il Presidente della Provincia Michele Gesualdi ha chiarito, in Consiglio provinciale, la situazione per quanto riguarda l’inchiesta choc effettuata nei giorni scorsi da Direzione Provinciale del Lavoro, Inail e Inps e che ha visto 308 su 642 aziende visitate in condizioni irregolari con ben 235 lavoratori fantasma. La richiesta dei consiglieri di Rifondazione Comunista D’Amico, Parotti e Targetti era di far luce se tra le aziende irregolari sono presenti quelle destinatarie di finanziamenti pubblici erogati, tramite la Provincia, o titolari di appalti di servizi o di opere: “Per quanto riguarda il rapporto con gli appalti della Provincia di Firenze a noi non risulta, al momento, che esistano elementi di irregolarità. Per quanto riguarda il lavoro nero – ha sottolineato il Presidente Gesualdi – da due anni abbiamo messo davanti ad un tavolo tutti gli organismi d’ispezione ed abbiamo concordato di promuovere, in modo congiunto, ispezioni in aziende dove venivano segnalate, dalle organizzazioni sindacali o da singoli lavoratori, elementi che portano al lavoro nero. Non abbassiamo la guardia e faremo ulteriori approfondimenti per arrivare ad ulteriori notizie sulle aziende irregolari”. Per D’Amico il fenomeno del lavoro nero è strutturale ormai anche in Provincia: “La flessibilità e la precarietà sono sempre più praticate. Una nostra indagine, fatta con l’Irpet – ha detto D’Amico – rileva che su 100 giovani che entrano nel mondo del lavoro, 78 hanno contratti precari ed i contratti a tempo indeterminato sono soltanto 10. E queste operazioni vengono fatte soprattutto nelle piccole e medie imprese ed in quelle edili in particolare”.