Firenze, 'Lingua, pari opportunità e diritti costituzionali'
Nella Villa medicea di Castello il convegno organizzato dall’Accademia della Crusca. Albanese: "L'uso corretto delle parole per un'affermazione dell'uguaglianza come cultura"
Se la sempre maggiore presenza delle donne nel mondo delle professioni, del lavoro e della politica, è uno dei fenomeni più rilevanti di oggi, è necessario analizzare anche l’evoluzione della lingua in rapporto a quella della nostra società, della crescente tutela dei diritti e della parità di genere. "L'uso corretto delle parole e della lingua è decisivo - spiega Benedetta Albanese, consigliera della Città Metropolitana con delega sulla materia - E' uno strumento fondamentale per realizzare le pari opportunità perché di fatto veicola, e non potrebbe essere altrimenti, l'affermazione dell'uguaglianza come cultura".
Il tema è stato al centro di un convegno nella Villa Medicea di Castello organizzato dall'Accademia della Crusca e promosso insieme ai Comitati Pari opportunità degli Ordini degli Avvocati e dei Commercialisti di Firenze e Confprofessioni Toscana. Tra i partecipanti il presidente dell’Accademia della Crusca Claudio Marazzini, Benedetta Albanese, la Vice Presidente della Regione Monica Barni, Paolo Caretti dell’Università di Firenze e la presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo.