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Teatro delle Arti, la stagione 2018/2019 a Lastra a Signa
Presentato il programma, con Antonio Rezza, Ottavia Piccolo, Giusi Merli, Gli Omini, Marcello Fonte e tanti altri ospiti

Dalla 'Trilogia di Salò'

Antonio Rezza, Ottavia Piccolo (in prima toscana), Giusi Merli, Gli Omini, Marcello Fonte, attore dello spettacolo di teatro carcere Famiglia (candidato all’Oscar per il film Dogman’s di Matteo Garrone ed è già vincitore a Cannes 2018 come miglior attore) tra i protagonisti della la stagione 2018/2019 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze), da 10 anni punto d’incontro tra prosa, danza, musica, cinema e occasioni formative.

Due lustri di attività che il teatro diretto da Gianfranco Pedullà celebra con un programma, che si avvale anche del contributo della Città Metropolitana di Firenze, incentrato sul “nuovo umanesimo”, tema declinato nelle sue molteplici accezioni nelle 25 proposte in scena fino ad aprile 2019.

Il programma è stato presentato in Palazzo Medici Riccardi, sede della Metrocittà di Firenze.

Aprono due “maratone teatrali”: domenica 28 ottobre e domenica 4 novembre 2018, dalle 15 alle 21, tutti d’un fiato, gli spettacoli “Arcitaliani”, “Mille brividi d’amore” e “La scomparsa delle lucciole” della “Trilogia dopo Salò”, progetto di Gianfranco Pedullà, Massimo Sgorbani ed Emanuela Critelli.

Tre anni di lavoro, tre produzioni che percorrono la storia d’Italia dalla caduta del fascismo all’avvento di Berlusconi. Un quadro reale, sarcastico, ironico, amaro della nostra nazione: piazzale Loreto, il boom economico, il terrorismo, l’avvento della televisione. Un progetto dedicato a Pier Paolo Pasolini, realizzato da Teatro Popolare d’Arte e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di MIBATC e Regione Toscana.

In scena Giusi Merli, Gianfranco Quero, Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Rosaria Lo Russo, Isabella Giustina, Eleonora Venturi, Fausto Berti, Matteo Zoppi, Vincenzo Infantino, Francesco Giorgi.

Fra uno spettacolo e l’altro pausa caffè, pasticcini, the, aperitivo, buffet.

“L'idea di formare una comunità intorno al Teatro delle Arti è il pensiero di fondo di questo primo decennio di fatiche e di soddisfazioni – spiega Gianfranco Pedullà - nella stagione che festeggia il decennale proponiamo di rimettere al centro delle nostre proposte i valori dell'umanesimo, tema centrale in un’epoca così straordinaria ma anche così aspra come quella attuale. Siamo convinti che il teatro sia oggi una delle ultime piazze pubbliche dove uscire dalla propria condizione individuale e incontrare gli altri: è bello ridere insieme, emozionarsi, discutere, confrontarsi, conoscere e rispettare le diverse opinioni e le storie individuali e collettive.
Valori dell'umanesimo che, dopo la trilogia “Dopo Salò” sull'Italia vista con gli occhi di Pasolini, ritroviamo nelle maschere crudeli dal grande Antonio Rezza, appena premiato col Leone d’oro alla carriera alla Biennale di Venezia, nel toccante spettacolo con Ottavia Piccolo sull'odissea di una donna siriana.
E ancora, Mario Perrotta che presenta “In nome del padre”, con la collaborazione del noto psicanalista Massimo Recalcati, “Pinocchi”, versione per adulti della fiaba di Collodi con la bravissima Giusi Merli; una festa di fine anno con “Gran Glassé” nato dalla collaborazione degli Omini con gli Extraliscio. Autori importanti come Majakowskij, Jan Friedrich, Massimo Sgorbani, Jeorges Feydeau, Stefano Massini, Davide Lescot, Herman Melville...
Progetti speciali, come “Destini incrociati”, la rassegna nazionale di teatro carcere, con lo spettacolo “Famiglia” che coinvolge ex detenuti del carcere di Rebibbia. “Piccioni”, progetto di teatro sociale che coinvolge attori/pazienti dei Servizi di Salute Mentale.
Un senso di umanesimo percorre tutte le nostre proposte per le scuole, le domeniche per le famiglie, le proposte cinematografiche di qualità, le tante attività formative che rendono il Teatro delle Arti un luogo di vita intensamente collettiva”.


'''Prossimi spettacoli'''
Dopo le domeniche anteprima dedicate alla “Trilogia dopo Salò”, la nuova stagione del Teatro delle Arti si inaugura giovedì 8 novembre con le maschere crudeli dal grande Antonio Rezza e del suo “Io” così drammaticamente (e comicamente) contemporaneo.

''Venerdì 16 novembre'' Giusi Merli è tra i protagonisti di “Pinocchi”: si gioca in maniera molto libera e irriverente con i personaggi e le situazioni della fiaba di Collodi.

Con “L’amore é il cuore di tutte le cose. V. Majakovskji”, Chille de la balanza rende omaggio al Poeta dalla Blusa gialla nel centenario di quella rivoluzione d’ottobre che ne accompagnò la breve e tormentata esistenza, ''venerdì 23 novembre''.

Cinque giovani berlinesi che non riescono ad amare e ad amarsi, alle prese con esperienze estreme: “Scene di libertà” è lo spettacolo di Jan Friedrich che la Compagnia Pilar Ternera presenta ''venerdì 30 novembre''.

''Venerdì 7 dicembre'' primo appuntamento della rassegna Resi_dance a cura della Compagnia Simona Bucci: inaugurano Hal Yamanouchi con “Interrogai me stesso” e “Fr. 124” e Paola Vezzosi con “Non è cosa da tutti”, ispirato ad Alda Merini.

''Da giovedì 13 a sabato 15 dicembre'' torna “Destini Incrociati”, rassegna nazionale di teatro carcere. Tra le proposte “Famiglia” di Valentina Esposito che venerdì 14 dicembre porta sul palco ex detenuti del carcere di Rebibbia.

Il 2018 si chiude ''venerdì 21 dicembre'' con “una serata di parole sudate e punk da balera”: Gran Glassé è il concerto/spettacolo nato dall’incontro tra il teatro di ricerca degli Omini e la superorchestra eXtraLiscio.

Il 2019 si apre invece nel segno della danza, ''sabato 12 gennaio'', insieme alla Compagnia DNA e allo spettacolo “Triple Bill”, e prosegue venerdì 18 gennaio con la commedia musicale “La pulce nell’orecchio” di George Feydeau, nell’adattamento di Sandro Querci.

Con “Zingari lager”, Maurizio Stammati ci conduce ''venerdì 25 gennaio'' alla scoperta del Porrajmos, l’Olocausto dei popoli zingari, una delle pagine meno conosciute della nostra storia recente.

Un teatro, un videogioco interattivo, un omicidio da risolvere. “It’s app to you – o del solipsismo” è lo spettacolo vincitore premio IN-BOX 2018 che la Compagnia Bahamut porta in scena ''venerdì primo febbraio''.

Mario Perrotta con la collaborazione dello psicanalista e scrittore Massimo Recalcati firma “In nome del padre”, in programma ''venerdì 8 febbraio'': nel corpo di un solo attore tre padri, diversissimi , tutti di fronte a un muro: la sponda del divano che li separa dai rispettivi figli.

Scritto da Stefano Massini, “Occident Express - Haifa è nata per star ferma” porta Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink sul palco del Teatro delle Arti, ''venerdì 15 febbraio'': diario di una fuga da Mosul, sule tracce di una donna anziana e della sua piccola nipotina.

E ancora, ''venerdì 22 febbraio'' “Piccioni – progetti di sterminio”, spettacolo prodotto da Teatro come differenza in collaborazione con il Servizio di Salute Mentale Adulti di Firenze e Campi Bisenzio.

''Venerdì primo marzo'' “Nine Bells” di Valerio Longo ci riporta alla danza: performance dall’opera omonima del compositore Tom Johnson nata dall’incontro tra la coreografa e il percussionista Simone Beneventi.

Elvira Frosini e Daniele Timpano ''venerdì 15 marzo'' con “Gli sposi. A Romanian tragedy”, storia di Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, la coppia di potere che ha messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni.

Due attori pronti a tutto pur di ottenere la parte. Gaia Nanni e Alessandro Riccio di nuovo insieme con “Audizioni” ''giovedì 21 e venerdì 22 marzo'' sempre al Teatro delle Arti.

Datato 1853, “Bartleby - una storia di Wall Street” è il racconto di Herman Melville da cui Luca Radaelli e Gabriele Vollaro hanno tratto il loro nuovo spettacolo, in programma ''venerdì 29 marzo''.

Chiude ''venerdì 5 aprile'' “Antigone” del coreografo Roberto Lori, coproduzione della Compagnia Simona Bucci e Compagnia degli Istanti in collaborazione con Teatro popolare d’Arte.

Inizio spettacoli ore 21, biglietti 15/13/8 euro, riduzioni per per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso. Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita, compresa la Coop Lastra a Signa. Prevendite anche presso il teatro delle Arti (da lun a ven orario 10-14 – mar/giov/ven anche 14-17) e la sera di spettacolo dalle 19.

Presso la biglietteria del Teatro delle Arti sono disponibili diverse formule di abbonamento, da 35 a 170 euro, con sconti per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso.

'''Informazioni''' - Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (Fi) - tel. 055 8720058
www.tparte.it - teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com - promozione@tparte.it

''Aperitivo teatrale'' – In occasione degli spettacoli serali, dalle 19.45 è disponibile l’aperitivo teatrale, con buffet e drink 6 euro (prenotazione consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo)

Novità / Servizio navetta - Su prenotazione è disponibile un servizio navetta dalla tramvia capolinea Villa Costanza, Scandicci e ritorno.

'''Programma stagione 2018 | 2019'''
Umani, troppo umani

Anteprima stagione 2018/2019
Domenica 28 ottobre e domenica 4 novembre 2018 dalle 15 alle 21
''Trilogia Dopo Salò''
Arcitaliani - Mille brividi d’amore - La scomparsa delle lucciole
Produzione Teatro Popolare d’Arte, coproduzione Compagnia Simona Bucci
con il sostegno di MIBATC, Regione Toscana
Progetto di Gianfranco Pedullà
Testi di Massimo Sgorbani, Gianfranco Pedullà, Emanuela Critelli
Con Giusi Merli, Gianfranco Quero, Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Rosaria Lo Russo, Isabella Giustina, Eleonora Venturi, Fausto Berti, Matteo Zoppi, Vincenzo Infantino, Francesco Giorgi

''Arcitaliani: 1943-45''
Siamo alla caduta di Mussolini: una famiglia fumettistica (padre, madre, figlio e servetta) è al centro di uno spettacolo che è quasi un musical, quasi un dramma borghese, quasi una commedia, quasi una tragedia e quasi tutte queste cose messe insieme. Non si tratta di approssimazione quanto di indeterminatezza, la stessa dell’Italia di quegli anni.

''Mille brividi d’amore: Anni 60''
Tonino e Graziella, due sposi novelli, sono i protagonisti del terremoto sociale e culturale di due “borghesi” che non approdano a una coscienza politica e rimangono vittime delle illusioni di un mondo che promette tutto (anche la luna), ma consente solo a pochi di realizzare i loro sogni. Sullo sfondo la cronaca di quegli anni, rappresentata con le azioni, le canzoni, gli stralci di slogan e poesie.

''La scomparsa delle lucciole: 1970 – 1990''
In questa ultima parte della Trilogia verranno attraversati scenicamente alcuni episodi salienti di questi due decenni. Il primo è incentrato sulla figura di Pier Paolo Pasolini, i suoi pensieri, le analisi, le profezie si intrecciano con alcuni episodi degli anni di piombo. Nel secondo decennio invece i protagonisti sono l’Italiano medio – che viene messo a nudo senza alcun pudore – la cultura del consumo e l’individualismo sfrenato, di cui Berlusconi è stato un tragicomico interprete.

Inaugurazione stagione 2018/2019
Giovedì 8 novembre 2018 ore 21
RezzaMastrella
''Io'
Con Antonio Rezza
di Flavia Mastrella Antonio Rezza
Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. I personaggi siano essi solitari o raggruppati, risultano sempre simpatici e vittime di un’agglomerazione. Un IO drammaticamente (e comicamente) contemporaneo che, nella fusione totale tra drammaturgia e forma visiva, si mostra in tutta la sua aggressiva fragilità.


Venerdì 16 novembre 2018 ore 21
Progetti Carpe Diem, La casa delle storie e il Lavoratorio
''Pinocchi''
Con Michele Demaria, Giusi Merli, Mila Vanzini
Regia Andrea Macaluso
Senza voler rappresentare la storia di Pinocchio, qui si gioca in maniera molto libera e irriverente con i personaggi e con le situazioni che il primo Pinocchio narra. Il racconto per filo e per segno non importa, importano le immagini, i frammenti, i suoni. La notte, la morte, la metamorfosi. Il mistero. Pinocchi, nel senso che Pinocchio possa prendere di volta in volta voci e corpi diversi. Ma anche nel senso che questo romanzo possa moltiplicarsi in un gioco caleidoscopico di specchi deformanti e dare origine a tanti altri piccoli romanzi: i Pinocchi delle nostre paure, dei nostri sogni, delle nostre avventure.

Venerdì 23 novembre 2018 ore 21
Compagnia Chille de la balanza
''L’amore è il cuore di tutte le cose. V. Majakovskji''
Da Vladimir Majakovskij
Scrittura scenica Claudio Ascoli
Con Eleonora Angioletti, Francesco Gori, Matteo Pecorini
Musiche originali Alessio Rinaldi
“Non dimenticarmi, perdio, io ti amo un milione di volte più di tutti gli altri presi insieme. Non m’interessa vedere nessuno, non ho voglia di parlare con nessuno all’infuori di te. Il giorno più bello della mia vita sarà quello del tuo arrivo. Amami, bambina. Abbi cura di te, cara, riposati, scrivi se hai bisogno di qualcosa. Ti bacio, ti bacio, ti bacio, ti bacio, ti bacio, ti bacio, ti bacio e ti bacio”. E’ questo l’urlo d’amore di Vladimir Majakovskij a Lilja Brik!
Lo spettacolo è un omaggio dei Chille de la balanza al Poeta dalla Blusa gialla nel centenario di quella rivoluzione d’ottobre che ne accompagnò la breve e tormentata esistenza.

Venerdì 30 novembre 2018 ore 21
''Scene di libertà''
Compagnia Pilar Ternera – Nuovo Teatro delle Commedie
Di Jan Friedrich
Traduzione Serena Grazzini e Francesca Leotta
Con Giulia Gallone, Glora Carovana, Giacomo Masoni, Marco Fiorentini, Saverio Ottino.
Regia Francesco Cortoni
Scene di libertà è un pugno nello stomaco. Stordisce da quanto è lucido e diretto.
Nonostante si componga di un’architettura drammaturgica complessa fatta di atti, o quadri, che non si prestano ad un ordine consequenziale logico, i protagonisti ricompongono una storia che non è finalizzata a raccontarci com’è andata ma a far emergere loro stessi come individui alla ricerca di senso e relazioni significative. I cinque giovani berlinesi, protagonisti del dramma, hanno piena libertà sia nel muoversi che nel fare esperienze anche sessualmente estreme, ma non riescono ad amare e ad amarsi.
Senza retorica, l’autore, ci restituisce una generazione di ventenni con un profondo bisogno d’amore e che si incantano dinanzi alla possibilità di prendere uno Shuttle e abbandonarci su questa terra.


Venerdì 7 dicembre 2018 ore 21
''Resi_Dance'', rassegna di danza a cura della Compagnia Simona Bucci presenta
''Interrogai me stesso''
Fr. 124
Coreografia, ideazione scenica e costumi Simona Bucci
Interprete Hal Yamanouchi
Una pratica d’osservazione nelle acque sempre diverse di uno stesso fiume. Necessità di interrogarsi sull’imponderabile, sull’impermanenza attraversando alcuni frammenti di Eraclito. Frammenti che come stanze di un’unica infinita casa ci immergono nel dubbio invece che nella certezza. Dubbio che diventa possibile veicolo all’impossibile percorso della conoscenza. Unità dei contrari fondata sulla legge del divenire della realtà; Nulla è. Tutto è uno, uno è tutto. Come prepararsi all’imprevisto, all’inaspettato? Come prepararsi all’ordinario, al quotidiano? Quanto la ripetizione delle pratiche del vivere possono diventare importante esercizio per porsi domande, per divenire. Vivere la ripetizione come un accadimento nuovo, modificato e modificabile nella sua percezione. Praticare gesti semplici, conosciuti, ma ri-osservati e ri-ascoltati.

Ore 21.30
Compagnia Adarte
''Non è cosa da tutti''
Regia coreografia e interpretazione Paola Vezzosi
Voce narrante Camilla Catani
Testi Alda Merini
L’assolo Santissima dei Naufragati, ballata senza gioia, recita di un mea culpa ossessivo per un peccato senza movente, trova approdo fecondo e risonanza in alcune pagine de L’altra verità Diario di una diversa di Alda Merini. Il diario intimo di una donna che ha pagato la sua diversità col ricovero in manicomio e ne ha vinto l’abominio strappando per sé una sopravvivenza che sapeva di meritare, si offre come valida incarnazione di quell’inno alla fragilità.
Stralci del vissuto dell’autrice danno corpo e palesano l’habitat di una voce in cerca di redenzion (Anche la pazzia merita i suoi applausi - Alda Merini).

Giovedì 13, venerdì 14 sabato 15 dicembre 2018
''Destini incrociati'' - Rassegna nazionale di teatro carcere (5° edizione)
Venerdì 14 dicembre ore 21
Fort Apache Cinema Teatro
''Famiglia''
di Valentina Esposito
Con Alessandro Bernardini, Christian Cavorso, Chiara Cavalieri, Matteo Cateni, Viola Centi, Marcello Fonte, Alessandro Forcinelli, Gabriella Indolfi, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi, Cristina Vagnoli
In occasione del matrimonio dell’ultima e unica figlia femmina di una numerosa famiglia tutta al maschile, si riuniscono nuovamente tre generazioni di persone legate da antichi dolori e irrisolte incomprensioni. La cerimonia diventa pretesto per rimettere sullo stesso tavolo i padri dei padri e i figli dei figli, e consumare una vicenda d’amore e d’odio, sospesa tra passato e presente, sogno e realtà. Lo svolgimento della trama anima il vero significato di una pièce che prova a scandagliare l’anima di uomini che nei lunghi anni di reclusione hanno sofferto per gli affetti lontani, per i figli distanti, per gli amori perduti, e si trovano ora a tentare una ricostruzione emotiva di un rapporto difficile fatto di rivendicazioni e ribellioni. FORT APACHE CINEMA TEATRO si costituisce nel gennaio 2014 per volontà di Valentina Esposito, autrice e regista impegnata per oltre un decennio nelle attività teatrali all’interno del Carcere di Roma Rebibbia Il Progetto coinvolge attori ex detenuti o detenuti in misura alternativa che hanno intrapreso un percorso di professionalizzazione e inserimento nel sistema dello spettacolo. Marcello Fonte, attore dello spettacolo, è candidato all’Oscar per il film Dogman’s di Matteo Garrone ed è già vincitore a Cannes 2018 come miglior attore


Venerdì 21 dicembre 2018 ore 21
''Gran glassé''
''Una serata di parole sudate e punk da balera''
Da un’idea de Gli Omini ed eXtraLiscio
Ideato e prodotto da Gli Omini
Glassatura di Giulia Zacchini
Con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi e Luca Zacchini e Mauro Ferrara vox, Enrico Milli tromba ?sarmonica, Daniele Bartoli chitarra basso, Johnny Moreno sax clarino vox, Mirco Mariani piano chitarra 12 corde vox.
Gli Omini, gruppo di ricerca teatrale, hanno trovato gli eXtraLiscio superorchestra di punk da balera. I due percorsi artistici paralleli, accomunati dalla voglia di riquali?care il concetto di popolare, s’incontrano nel Gran Glassè, una serata che unisce un teatro nato dalla gente, ad una musica in grado di far alzare dalla sedia vecchi, bambini e tutti quelli che ci stanno in mezzo.

Sabato 12 gennaio 2019 ore 17
Resi_Dance, rassegna di danza a cura della Compagnia Simona Bucci presenta
Compagnia Dna
''Triple Bill''
Coreografie di Luc Dunberry, Elisa Pagani, Michal Mualem e Giannalberto De Filippis

Venerdì 18 gennaio 2019 ore 21
Walters Produzioni
''La pulce nell'orrecchio''
Commedia Musicale da George Feydeau
Con Sandro Querci, Silvia Querci, Fabrizio Checcacci, Andrea Bacci, Elena Talenti, Rosario Campisi, Elena Mancuso, Claudia Cecchini
Adattamento e regia Sandro Querci
Adattamento musicale dall’omonima commedia di Feydeau, una vera e propria commedia musicale nella quale gli 8 protagonisti si esprimono a tutto tondo, sia nel canto, nel ballo e nella recitazione. Musiche e canzoni straordinarie, alcuni dei più grandi successi della musica Mondiale: L’ amore è una cosa meravigliosa, Granada, Viale d’autunno, Midi midinette, Solamente una vez e molti altri successi, più due inediti scritti e composti da Sandro Querci. Un’ isola, una giostra, uno spazio senza tempo: una scenografia sorprendente, un praticabile girevole di 6 metri di diametro diviso a spicchi, nel quale si alternano i protagonisti schizzando senza freni in una comicità di situazione esilarante.

Venerdì 25 gennaio 2019 ore 21
Teatro Bertolt Brecht
''Zingari lager''
Drammaturgia Alessandro Izzi
Regia Maurizio Stammati
Con Maurizio Stammati e Marian Serban, Petrika Namol, Mitika Namol
La storia del grande Manush, il saggio buffone che sa rispondere a tutte le domande del mondo, obbligato a montare il tendone del suo circo nell’orrore di Auschwitz. Un viaggio nella musica e nella cultura rom, alla riscoperta della magia degli spettacoli di un tempo, tra gioia di vivere e la difficoltà di confrontarsi con il pregiudizio, alla scoperta del Porrajmos, l’Olocausto zingaro, una delle pagine meno conosciute della nostra storia recente.

Venerdì 1 febbraio 2019 ore 21
Compagnia Bahamut
''It’a app to you – o del solipsismo''
Spettacolo vincitore premio IN-BOX 2018
Di e con Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan
Regia Leonardo Manzan
Assistente alla drammaturgia Camilla Mattiuzzo
Tutto nasce da “Orgia” di Pasolini, testo affrontato nel corso di un seminario tenuto dal regista Antonio Latella. In scena un videogioco: un sistema in cui le scelte sono limitate e già prestabilite da algoritmi matematici. La tecnologia diventa in questo modo un termine di confronto per mettere in discussione la nostra stessa umanità. L’uomo, a differenza del mondo dei videogiochi, è libero di agire, di scegliere? O anche lui si muove in un sistema, per quanto ampio, di possibilità limitate e finite? Un teatro. Un videogioco interattivo. Un omicidio da risolvere. Algoritmo, figura divina condannata a scrivere eternamente nuove storie per il gioco, sta ultimando la stesura della sua nuova storia. 46 è il personaggio del videogioco, una ragazza che si risveglia morta nella sua stanza. Deve scegliere il suo giocatore dalla platea e sceglierà Luigi, spettatore solipsista, alter ego umano di Algoritmo, fermamente convinto che tutto il mondo sia solo il frutto della sua immaginazione.


Venerdì 8 febbraio 2019 ore 21
Teatro Stabile di Bolzano
''In nome del padre''
Di Mario Perrotta
Consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati
Regia, scene e luci Mario Perrotta
Collaborazione alla regia Paola Roscioli
Se nel 2007 con Odissea avevo chiuso i conti con l’essere figlio, da quattro anni sono padre, una parola che mette con le spalle al muro e riempie il mio quotidiano di nuove sfide e di preoccupazioni. E ho bisogno, come sempre, di ragionarci a fondo attraverso gli unici strumenti che riconosco miei – la ricerca drammaturgica, la scrittura, la messa in scena, l’interpretazione – per inchiodare al muro i padri sbagliati che potrei essere, che vorrei evitare di essere usando tutta l’ironia e il sarcasmo che posso per esorcizzare queste mie paure. E mi vengono in mente le mie conversazioni con Massimo Recalcati sulla questione, e mi viene in mente che vorrei coinvolgerlo: lo chiamo, gli racconto tutto e Massimo mi dice di sì, che gli piace e che faremo il progetto insieme. E mi viene in mente che un padre si sostanzia nel suo confronto – anche mancato – con la madre e che essi, padre e madre, sono tali solo perché di fronte a loro esistono, inflessibili, i figli. Partirò dall’oggi, dallo stravolgimento delle figure di “padre – madre – figlio” che il nuovo millennio ha portato con sé, per spogliarli progressivamente del quotidiano e riportarli, nudi, all’essenza delle loro relazioni. Uno sguardo sul presente, il mio presente, per indagare quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie millennials e quanto di universale, eterno, resta ancora (Mario Perrotta).

Venerdì 15 febbraio 2019 ore 21
''Occident Express''
Haifa è nata per star ferma
Scritto da Stefano Massini
A cura di Enrico Fink e Ottavia Piccolo
Con Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo
Musiche composte e dirette da Enrico Fink
Nel 2015 una donna anziana di Mosul si mise in fuga con la nipotina di 4 anni: ha percorso in tutto 5.000 chilometri, dall’Iraq fino al Baltico. Questa è la sua incredibile storia. Occident Express è la cronaca di un viaggio. È il diario di una fuga. Occident Express è l’istantanea su un inferno a cielo aperto. Ma soprattutto è una storia vera, un piccolo pezzo di vita vissuta che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino. Un racconto spietato fra parole e musica, senza un solo attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza. La musica suonata dal vivo dall’Orchestra Multietnica di Arezzo contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi.

Venerdì 22 febbraio 2019 ore 21
Teatro come differenza in collaborazione con Servizio di Salute Mentale Adulti SOS SMA 1-4, 2, 3, 5 Firenze e SOS -SMA 6 Campi Bisenzio
''Piccioni – progetti di sterminio''
Testo Marilena Manfredi
Scene e regia Paolo Biribò, Marilena Manfredi, Francesca Sanità
Produzione Teatro come Differenza
Un piccione si affanna nello sforzo di non assomigliare ai compagni di specie, si consuma nell’impegno di distinguersi. Incessanti, instancabili, con la buona causa del bene comune, le Autorità promulgano e promuovono progetti di allontanamento e abbattimento dei fastidiosi volatili. Uno studio fra l’onirico e il grottesco, fra ‘il crudele’ e il poetico sulla violenza di tutto ciò che non prevede il dubbio e non riconosce il singolo. Lo spettacolo è nato per desiderio di confronto e sperimentazione: tre registi delineano una regia comune lavorando fianco a fianco o talvolta passandosi il filo del discorso. Il rispetto del singolo, il valore della Differenza, diventano così non solo intento del lavoro teatrale in campo sociale ma anche – a tutto tondo – strumento, modalità di lavoro.
In scena allievi attori in carico ai Servizi di Salute Mentale, individuati dai registi per esperienza maturata e /o per attitudini propizie al progetto. Con la significativa partecipazione di esperti attori del panorama toscano.

Venerdì 1 marzo 2019 ore 21
Resi_Dance, rassegna di danza a cura della Compagnia Simona Bucci presenta
Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e Associazione La Sfera Danza
''Nine Bells''
Coreografia Valerio Longo
Musica Nine Bells di Tom Johnson eseguita dal vivo da Simone Beneventi
Interpreti Valerio Longo e Simone Beneventi
Nine Bells è una performance per un danzatore e un percussionista con nove campane a lastra, su una suite in tre movimenti dall’opera omonima del compositore Tom Johnson, nata dall’incontro tra Valerio Longo con la musica del percussionista Simone Beneventi, già premiato con il Leone d’argento alla Biennale musica di Venezia 2010.
Nine Bells esplora le molteplici combinazioni di 9 campane sospese in una griglia 3 × 3, dove ogni campana è situata a circa 2 metri di distanza dalle altre. La musica è prodotta dai rintocchi delle campane, seguendo precisi percorsi intorno all’installazione. Il pezzo induce quindi a camminare moltissimo, più o meno rapidamente, e il rumore dei passi è parte integrante dell’opera. Esplorando sistematicamente tutti i possibili percorsi, dal momento che il percussionista colpisce ogni campana al suo passaggio, risultano anche tutte le possibili melodie.

Venerdì 15 marzo 2019 ore 21
Compagnia Frosini/Timpano
''Gli sposi. A romanian tragedy''
Regia e interpretazione Elvira Frosini e Daniele Timpano
Testo David Lescot - Traduzione Attilio Scarpellini
Gli Sposi è la storia di un’ordinaria coppia di potere, Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, che hanno messo la Romania in ginocchio per oltre vent’anni. Il più sinistro tra i tiranni dei paesi del blocco comunista e sua moglie. Dittatori capricciosi e sanguinari, per oltre vent’anni questi Macbeth e Lady Macbeth dei Balcani hanno seminato la paura nel popolo rumeno per poi finire sommariamente giustiziati davanti alle telecamere, sotto gli occhi del mondo, il 25 dicembre 1989.

Giovedì 21 e venerdì 22 marzo 2019 ore 21
Tedavi ‘98
''Audizioni''
Scritto e diretto da Alessandro Riccio
Con Gaia Nanni e Alessandro Riccio
Due attori. Un palco vuoto. Un regista che chiede sempre di più. Questo è teatro. Trovarsi di fronte a un regista esigente è davvero una sfida che può mettere a dura prova chiunque. Ma gli attori sono di un’altra pasta, sono abituati alle sfide. E i due attori che si sono presentati per l’Audizione sono disposti a qualunque cosa pur di ottenere la parte. Gaia Nanni e Alessandro Riccio sono nuovamente in scena assieme per mettersi alla prova e interpretare prima di tutto loro stessi. Una coppia che ci ha portato alle risate con “La meccanica dell’amore” e alle lacrime con “H come amore”, e che ci stupirà ancora una volta con trovate sempre più incredibili.

Venerdì 29 marzo 2019 ore 21
Teatro Invito/Teatro della Cooperativa
''Bartleby. Una storia di Wall Street''
Di Herman Melville
Traduzione Luca Radaelli
Con Luca Radaelli e Gabriele Vollaro
Musiche di scena Carlo Boccadoro
Regia di Renato Sarti
Herman Melville è senza dubbio il più importante scrittore americano e uno dei massimi scrittori di tutti i tempi.. Il solo Moby Dick ha acquisito una certa fama, dovuta però più al film o alle riduzioni per ragazzi che alla lettura integrale del romanzo. Dei romanzi brevi, il più particolare e discusso è senza dubbio Bartleby, lo scrivano, che resta uno dei testi più elusivi e affascinanti della Storia della Letteratura. Ambientato, come dice il sottotitolo, a Wall Street, la strada di New York che ospita la più importante Borsa mondiale, descrive il contrasto tra la vita frenetica, rampante, votata al denaro e alla produttività, incarnata dalla city newyorchese e questo personaggio che si rifiuta di svolgere alcune delle mansioni lavorative che il suo principale gli affida, finendo a poco a poco col rifiutarsi di fare alcunché, financo di vivere.

Venerdì 5 aprile 2019 ore 21
Resi_Dance, rassegna di danza a cura della Compagnia Simona Bucci presenta
Compagnia Simona Bucci/Compagnia degli Istanti
in collaborazione con Teatro popolare d’arte
''Antigone''
Ideazione, progettazione e messa in scena Roberto Lori
Interpreti Fabio Bacaloni, Ilaria Battaglioni, Leila Ghiabbi, Roberto Lori, Michela Paoloni
Musiche originali dal vivo Aldo Caldarelli
In primo piano il contrasto tra Antigone e Creonte, tra legge naturale e legge umana, tra re e suddito, fra potere politico e potere cittadino, tra famiglia e Stato. Contrasti che si ritrovano nella nostra società contemporanea, così complessa e ricca di contraddizioni. Lo si concentra sulle figure di Ismene ed Antigone, figure contrastate. Da una parte Ismene rispettosa delle regole, rinunciataria, segue le correnti di pensiero rinunciando alle proprie idee; dall’altra parte Antigone passionaria, pronta a rinunciare alla propria vita per amore, insegue un principio divino. Antigone è colei che lotta per la giustizia, non a favore delle leggi, a volte inique. Con questo lavoro il coreografo mira a sensibilizzare il pubblico alla riflessione sulla capacità di discernimento, sul riconoscimento del bene e del male, sul rafforzamento del pensiero critico che accompagna ognuno nella scelta fondamentale: o sopravvivere o vivere con passione.


'''Inizio spettacoli ore 21'''

''Aperitivo teatrale''
Dalle 19.45 aperitivo teatrale, buffet e drink 6 euro (prenotazione consigliata entro il giorno precedente lo spettacolo)

'''Biglietti stagione 2018/2019'''
Intero 15 euro
Ridotto 13 euro per over 65, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso
Ridotto 8 euro fino a 26 anni

''Abbonamenti'' stagione 2018/2019
Sostenitore 170 euro - tutti gli spettacoli della stagione con posto assegnato
Classico 140 euro; ridotto 130 euro (per abbonati 2017/2018, over 65, soci Coop, soci Bcc, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso) - tutti gli spettacoli della stagione
Libero 5 spettacoli 55 euro – 4 spettacoli a scelta + 1 definito (Dopo Salò)
Libero 10 spettacoli 100 euro - 9 spettacoli a scelta + 1 definito (Dopo Salò)

''Abbonamenti Under 26'' stagione 2018/2019
Libero giovani 5 spettacoli 35 euro – 4 spettacoli a scelta + 1 definito (Dopo Salò)
Libero giovani 10 spettacoli 70 euro - 9 spettacoli a scelta + 1 definito (Dopo Salò)

Questi abbonamenti permettono di scegliere gli spettacoli secondo due modalità:
- al momento dell’acquisto scegliendo tutti gli spettacoli
- nel corso della stagione presentandosi presso la biglietteria del teatro in orario di apertura.
I biglietti si rilasciano fino ad esaurimento posti. Non è possibile prenotare gli spettacoli: è necessario ritirare i relativi biglietti in orario di biglietteria presso il Teatro delle Arti.

'''Servizio navetta'''
Su prenotazione è disponibile un servizio navetta dalla tramvia capolinea Villa Costanza, Scandicci e ritorno.

'''Prevendite'''
Prevendite online su www.boxofficetoscana.it e www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita e Ticketonone (tel. 892.101) compresa Coop Lastra a Signa. Presso il teatro delle Arti dal lun al ven 10-14 mart giov ven anche 14-17. La sera di spettacolo dalle 19.00. Da un’ora prima in occasione di proiezione cinematografica (merc-sab-dom)

'''Info Teatro delle Arti'''
Teatro delle Arti - viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) - tel. 055 8720058
www.tparte.it - teatrodellearti.lastraasigna.fi@gmail.com - promozione@tparte.it
Ufficio stampa: Marco Mannucci – mannucci@dada.it

25/10/2018 17.26
Città Metropolitana di Firenze - Mannucci