Metrocittà Firenze. Un tesoro chiamato Moreniana/VIDEO
La visita della Commissione consiliare 'Controllo e garanzia' alla Biblioteca
La Città Metropolitana di Firenze vanta tra i suoi tesori anche due biblioteche: la Moreniana e la Riccardiana. La Biblioteca Moreniana è stata recentemente visitata dalla Commissione del Consiglio Metropolitano 'Controllo e garanzia', che prosegue il suo percorso di conoscenza e approfondimento delle realtà interne e collegate all’ente metropolitano.
La biblioteca vanta una raccolta di documenti che costituisce il nucleo centrale della collezione Moreniana. Questo archivio nasce nel XVIII secolo a partire dalle raccolte del canonico Domenico Moreni, appassionato bibliofilo che dedicò la sua vita alla collezione ed allo studio dei libri, compilando nel 1805 una Bibliografia storica ragionata della Toscana.
Diversi anni dopo la biblioteca del Moreni veniva acquistata da Pietro Bigazzi, impiegato dell’Accademia della Crusca, che l’aveva comprata per salvarla evitandone la dispersione. Bigazzi per tutta la vita raccolse libri e manoscritti incrementando notevolmente la raccolta del canonico.
La Biblioteca Moreniana fu acquistata dalla Provincia di Firenze nel 1868: fu la riflessione sull’importanza di preservare la cultura toscana che portò Giuseppe Palagi, allora segretario della Provincia, a comprare la collezione raccolta dal Bigazzi, che rischiava di essere dispersa per le precarie condizioni economiche in cui versava lo studioso.
Per sua natura la biblioteca è specializzata nella storia di Firenze e della Toscana oltre ad avere una quantità importantissima di manoscritti di inestimabile valore. Condivide i locali del palazzo con la Biblioteca Riccardiana, ma è un’istituzione separata sul piano amministrativo e storico, con differenti orari di accesso e regolamentazioni. La Moreniana è gestita direttamente dalla Città Metropolitana che nel Palazzo ha anche la sua sede storica e diversi uffici.
Nella visita della Commissione Controllo e Garanzia si è evidenziata la necessità di catalogare una parte di manoscritti della collezione. Opportunità divulgare maggiormente alla cittadinanza e ai visitatori il valore di questa realtà culturale. I manoscritti presentano decorazioni e disegni dalla bellezza unica che potrebbero rappresentare oggetto pregiato di visite guidate d’interesse non solo per studiosi e ricercatori, ma per tutti coloro che hanno piacere di conoscere un’altro dei tesori di Palazzo Medici Riccardi e di Firenze in generale.
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