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Metrocittà Firenze, avanti col Piano Strategico. Indagine Irpet: "Per il 73 per cento dei cittadini ottima la qualità della vita"
Punto per punto, progetto per progetto, l'avanzamento dello strumento principale di governo della Città Metropolitana. Dal 14 gennaio attivi gli sportelli di prossimità

Immagine per il piano strategico metropolitano

Consiglio e Conferenza Metropolitani hanno approvato anche l'aggiornamento del Piano Strategico 'Rinascimento metropolitano 2030', presentato al Consiglio e alla Conferenza da Alessio Falorni, consigliere delegato alla Pianificazione strategica, e dal costituzionalista Andrea Simoncini. L'Arch. Nadia Bellomo è Responsabile dell’Ufficio di Piano mentre il costituzionalista Prof. Andrea Simoncini, dell'Università degli Studi di Firenze, è il coordinatore del Comitato Scientifico del Piano Strategico Metropolitano.

Simoncini ha illustrato l'aggiornamento alla Conferenza Metropolitana, alla quale partecipano i Sindaci, nel corso della quale Chiara Agnoletti e Chiara Ferretti hanno presentato i risultati di un'indagine dell'Irpet sul "Benessere Equo e Sostenibile nella dimensione metropolitana" in relazione agli interventi del Piano strategico.

“I dati – ha detto Simoncini - confermano che il Piano strategico non solo sta rappresentando il quadro di riferimento di ampio respiro in cui pensare e orientare la trasformazione metropolitana, ma sta già producendo nel breve periodo risultati rilevanti, a conferma del metodo e della regia unitaria che ha caratterizzato la sua redazione, approvazione ed implementazione”.

Dall'indagine Irpet emerge un quadro di ampia e generale soddisfazione: il 73% dei cittadini metropolitani dichiara che il giudizio sulla qualità della vita è ottimo o buono. Particolarmente soddisfatti i cittadini del Chianti, Mugello e Firenze.
Come elementi che connotano la qualità della vita spiccano l’ambiente e il paesaggio (tratto identitario della Cm) che a Firenze si affiancano anche all’offerta culturale.

I cittadini metropolitani hanno un giudizio positivo del loro livello di sicurezza (80%).

Sono tutti elementi su cui ha inciso e continuerà a incidere l'attuazione del Piano strategico, che va letto in relazione al Bando periferie e al Piano territoriale. Il Ptm è un documento complementare che, partendo dagli ambiti territoriali entro cui sono state organizzate le strategie e le azioni, seleziona i nodi e le aree entro cui si esplica l’interesse metropolitano, per un doppio scopo: quello di far crescere una coscienza di appartenenza metropolitana per cittadini e istituzioni; e quello di costruire fisicamente una trama di strutture di interesse che servano a coagulo di progetti di area vasta, intesi come progetti “motore”. Per questo motivo oltre all’approvazione del Psm aggiornato, stamani è stato avviato anche il procedimento per la stesura dello strumento territoriale metropolitano.


Il Rinascimento Metropolitano è declinato attraverso tre visioni strategiche: l’accessibilità universale, come condizione indispensabile per la partecipazione alla vita sociale e per la fruibilità
degli spazi e dei servizi; la definizione di opportunità diffuse grazie all’attivazione di molteplici e variegate risorse/opportunità presenti in tutta l’area metropolitana; e infine, una concezione del territorio metropolitano che valorizza il territorio rurale come insieme integrato di terre del benessere, in termini di qualità di vita ed equilibrio eco-sistemico.

'''Accessibilità universale'''. Superstrade ciclabili: il progetto pilota del tratto Firenze-Prato ha già ottenuto un primo finanziamento di 5 milioni di euro, è stato effettuato lo studio di fattibilità ed è in corso l’avanzamento delle fasi per gli incarichi di progettazione interna/esterna.
Il tema della mobilità ciclabile è fortemente legato all’Uso metropolitano dei servizi ferroviari. Emerge il posizionamento strategico che assumono alcune aree dismesse rispetto ai principali hubs della mobilità metropolitana. Per dare operatività a questa azione occorre aprire un dialogo con il gestore in relazione sia alle stazioni
attive, sia agli spazi attualmente dismessi e riutilizzabili per metterli in connessione con le piste ciclabili esistenti e in progetto.


L’intenso lavoro portato avanti dalla Città Metropolitana con il Tribunale, l’Università di Firenze, la Camera di Commercio e la Fondazione CRF e l’Ordine degli Avvocati nell’ambito del “Protocollo per la giustizia nella città metropolitana” come forma di attuazione della visione sulla accessibilità universale ha portato alla definizione dei progetti “Giustizia semplice” e “Giustizia prossima”, che saranno attivi dal 14 gennaio 2019 (per ora a Firenze, nella sede del Quartiere 3 in via Tagliamento n.4, e ad Empoli).

Il progetto “Strumenti di governo e pianificazione cooperativa nell’area metropolitana” finanziato dalla Fondazione CR di Firenze va nella direzione dell’attuazione dell’azione Tavolo cooperativo permanente “Easy Metro City”. Il progetto prevede un censimento della capacità connettiva attuale dei soggetti pubblici, privati e del terzo settore, per comprendere ruolo e modalità attraverso le quali la Città Metropolitana può favorire la collaborazione interistituzionale, la partecipazione della società civile e implementare le partnership pubblico-privato.

Inserita l’azione Ri-abitare le aree interne, tesa a comprendere le esigenze delle aree interne e promuovere azioni volte ad aumentarne l’accessibilità. Si tratta di definire, nell’ambito del Patto per l’Appennino siglato tra le Città Metropolitane di Firenze e Bologna il 6 novembre 2017, una modalità di azione integrata, capace di considerare in modo unitario il sistema montano tosco-romagnolo per la promozione ambientale, turistica
e culturale, il recupero delle aree incolte e delle economie agro-silvo-pastorali, della salvaguardia idrogeologica, della valorizzazione del sistema manifatturiero, del paesaggio e dei servizi ecosistemici.

'''Opportunità diffuse'''. I contenuti della visione 'Opportunità Diffuse' rappresentano il volano
dello sviluppo della città metropolitana. Avanti con il progetto “attività di sostegno rivolto alle startup innovative nel territorio fiorentino”; il progetto Mip – Murate Idea Park; l’iniziativa “FIRST Lab” (FIRenze SmarT working Lab); il progetto “Hubble – programma di accelerazione” che si inserisce in un percorso di innovazione che ha visto anche l’acquisto dell’ex caserma Cavalli da parte di Fondazione CRF e l’avvio dei relativi lavori di ristrutturazione per offrire una casa alle molte startup che sceglieranno il territorio metropolitano per svilupparsi.
Inoltre, Fondazione Crf e Confindustria Firenze stanno svolgendo una mappatura delle aziende del territorio, e il quadro emerso ha evidenziato una grande necessità di un middle management legato al territorio e che risponda alle esigenze di specializzazione delle aziende e di manodopera altamente specializzata. Nell’ottica dell’azione Qualità del lavoro si segnala il protocollo d’intesa tra Città Metropolitana e organizzazioni sindacali territoriali Cgil, Cisl e Uil di Firenze in materia di appalti pubblici, concessioni di lavori, forniture e servizi.
L’azione “Città Vivibile: riqualificazione urbana, vivibilità e sicurezza delle periferie” ha visto la Città metropolitana svolgere un importante ruolo di coordinamento sia nella fase di progetto sia nell’attuale fase attuativa del Progetto Periferie, Finanziato su fondi nazionali, in cui è emersa la necessità di introdurre anche il tema della qualità ambientale. Altro dato interessante emerge dal censimento degli spazi-opportunità: sono stati censiti 154 spazi dismessi che richiedono opere di rigenerazione e/o bonifica (brownfields) per un totale di ca. 420 ha. Per dare operatività alla stra­tegia del Riuso 100%, il censimento sarà ampliato anche alle realtà presenti nell’area metropolitana funzionale Firenze-Prato-Pistoia.
Implementato del progetto europeo Interreg. Europe CD-ETA (Collaborative Digitization of natural and cultural heritage), che ha come obiettivo la generazione di policy e strategie per l’ottimizzazione della gestione e digitalizzazione dei beni culturali.
Sempre rispetto al tema dell’attrattività integrata, ma con forti legami al tema formazione preme evidenziare la risultanze del progetto Erasmus+ Vector, imperniato sulla valorizzazione del patrimonio turistico diffuso partendo dalla formazione di figure professionali specifiche come quella del “Destination Manager”.

'''Terre del Benessere'''. La Città Metropolitana di Firenze ha svolo un importante ruolo di coordinamento dei Comuni sul fronte della progettazione integrata. Nella fase di definizione
delle domande di partecipazione al bando regionale “Progetti Integrati territoriali”, rivolto a soggetti pubblici e privati che si aggregano per affrontare specifiche criticità ambientali, la Metrocittà ha
accompagnato i comuni nella definizione del progetto di adesione ad un Accordo Territoriale finalizzato alla soluzione di specifiche problematiche locali ed all’attuazione di strategie mirate alla mitigazione o all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Nell’area metropolitana fiorentina sono stati presentati tre Pit, tutti finanziati, di cui uno che vede Città Metropolitana come capofila (PIT Piana Fiorentina) e gli altri due in cui è partner: si tratta dei PIT “Acque e biodiversità. Tutela e Valorizzazione delle risorse ambientali del Padule di Fucecchio e delle Colline delle Cerbaie”, inerente la valorizzazione delle filiere corte e la pianificazione del cibo, e del PIT Coltivare con l’Arno, finalizzato a dare attuazione al Contratto di Fiume Riva sinistra d’Arno. A questi si aggiungono progettualità promosse da gruppi di comuni dell’area metropolitana: il PIT “AGRI.RE.MO” che coinvolge l’Unione dei comuni del Mugello e il PIT Bio
distretto del Chianti, promosso dall’omonimo Biodistretto.
Circa il bacino dell’Arno, la Città Metropolitana promuove la riqualificazione integrata e partecipata dei contesti fluviali e aderisce al Consortium Agreement “Coltivare con l’Arno. Parco agricolo perifluviale”, finalizzato alla progettazione integrata del territorio rurale di riva sinistra d’Arno all’interno del Contratto di Fiume Arno, e al processo partecipativo “Pesa anche tu. Verso il Contratto di Fiume Pesa”, promosso dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno e finalizzato alla riqualificazione integrata del fiume e del suo territorio di riferimento.

19/12/2018 12.05
Città Metropolitana di Firenze