PENA DI MORTE: GIUSTIZIA O VENDETTA. SPUNTI PER UNA RIFLESSIONE
Campagna della Presidenza del Consiglio provinciale nelle scuole del territorio
Come ormai noto, la nostra Regione ha istituito, a partire dal 30 novembre 2000, la Festa della Toscana, per ricordare ogni anno il 30 novembre 1786, data in cui il Granducato di Toscana, per la prima volta nel mondo, ha abolito la pena di morte.
Da sempre, come Provincia di Firenze, sosteniamo che occorre ricordare l’abolizione della pena di morte non soltanto un giorno l’anno ma in ogni occasione. E’ per questo che la Presidenza del Consiglio provinciale ha deciso di promuovere una serie d’incontri, in collaborazione con Amnesty International Circoscrizione Toscana, Associazione Nazionale Magistrati – Giunta sezionale Toscana e la Comunità di Sant’Egidio, coinvolgendo i giovani studenti degli ultimi due anni della scuola media inferiore e dei primi due anni della scuola media superiore.
All’iniziativa ha aderito anche la Coalizione italiana contro la Pena di Morte che ha garantito una sua collaborazione per i prossimi incontri nelle scuole che, dopo questa prima serie da aprile ai primi di giugno, riprenderà a settembre col nuovo anno scolastico. L’intento è quello di poter parlare con gli studenti di che cosa è oggi la pena di morte, di dove si attua e come è possibile far crescere la consapevolezza che questa è un modo di punire i crimini ingiusto e sbagliato.
Durante gli incontri verranno distribuiti ai ragazzi materiale informativo, brochure e cd, realizzati dalla Presidenza del Consiglio provinciale. “L’impegno non può esaurirsi in un solo giorno all’anno – spiega il Presidente del Consiglio provinciale Pietro Roselli – e con questa operazione concreta, proseguiamo il discorso iniziato dal Consiglio regionale toscano. E’ necessaria un’educazione permanente ai diritti civili coinvolgendo direttamente le scuole. Gli incontri hanno proprio questo scopo: sensibilizzare i giovani studenti del nostro territorio provinciale al diritto alla persona, al principio di giustizia e di legalità. All’iniziativa hanno già aderito circa quaranta scuole per oltre 100 classi di studenti, in tutte le zone del territorio: dal Chianti all’Empolese-Valdelsa, dalla Piana al Valdarno fino al Mugello”. Per Fernando Prodromo, Segretario della Giunta sezionale Toscana dell’ANM: “Negli incontri ci impegniamo a far riflettere i ragazzi sulle due tendenze mondiali: quella europea che punta all’abolizione della pena di morte e quella sino-americana che invece la sta attuando”. Michele Brancale, Portavoce regionale della Comunità di Sant’Egidio, ha ricordato “I segnali importanti che arrivano dall’Africa dove molti paesi stanno adottando una moratoria della pena di morte. Le comunità locali possono lavorare allacciando gemellaggi con altre comunità estere per favorire un ripensamento e l’abolizione della pena di morte”. Infine Danilo Baldi di Amnesty International: “Da sempre ci adoperiamo contro la pena di morte. Il Diritto alla vita deve essere riconosciuto al di là della razza o delle proprie credenze religiose. Occorre, sempre più, un impegno all’educazione, soprattutto tra i giovani”.