Regione Toscana
Cittą Metropolitana di Firenze

CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE

Home Home > Comunicati stampa >  Comunicato stampa  

AIUTI ALLE FAMIGLIE VITTIME DEL FALLIMENTO DELLA SOCIETÀ VILLA LE PERGOLE DI POMINO ALLA RUFINA
Chiesta la costituzione di un ufficio regionale per la tutela delle vittime dei fallimenti

Approvata, all’unanimità, dal Consiglio provinciale la mozione, presentata dalla Conferenza dei Capigruppo, in merito al fallimento di “Villa Le Pergole Srl” a Pomino, nel comune di Rufina. “Il problema – ha illustrato il capogruppo di Rifondazione Comunista Sandro Targetti – riguarda una quindicina di famiglie che stanno vivendo il fallimento della società Villa Le Pergole che ha costruito le loro case e che è fallita. Queste famiglie stanno attendendo la messa all’asta delle loro abitazioni che molto probabilmente dovranno ricomprare per poterci continuare a stare, altrimenti rischiano addirittura di dover abbandonarle. Questo problema non riguarda solo queste quindici famiglie di Pomino, ma circa 200 mila persone in tutta Italia, almeno 10 mila in Toscana hanno vissuto questa esperienza del fallimento delle imprese che hanno costruito la loro casa: cooperative, non cooperative, imprese private. Le banche, generalmente, ottengono il recupero dei loro crediti dalla messa all’asta di queste abitazioni, anche se sono state quasi sempre del tutto, o quasi, già pagate dalle famiglie che avevano acquistato questi appartamenti. C’è una legge, la 210 del 2004, ed un decreto legge, il 122 del 2005, che hanno introdotto una serie di tutele per quanto riguarda i fallimenti avvenuti negli ultimi dieci anni attraverso la formazione di un fondo di solidarietà rispetto al fenomeno dei fallimenti di abitazioni. Un fondo che viene alimentato anche dai costruttori di abitazioni. Con questa mozione si invita la Regione Toscana a istituire un apposito ufficio regionale che preveda il coinvolgimento delle categorie professionali interessate, nonché delle associazioni e di tutti i soggetti interessati, per la tutela di queste famiglie vittime di fallimenti, affinché sia assicurata una ampia e corretta informazione dei cittadini interessati in merito ai diritti e alle tutele introdotte dalle norme che richiamavo e di introdurre anche nella legislazione regionale, delle modifiche o delle integrazioni rispetto alla normativa che regola la materia edificatoria”. Per il capogruppo di An Piergiuseppe Massai: “La legge nazionale può essere applicata, salvo arrivare, in termini tecnici, a potere usufruire del fondo nazionale e arrivare ad un accordo con il creditore che, in questo caso, è il Monte dei Paschi di Siena affinché dia i tempi tecnici senza portare avanti la vicenda fallimentare e far sì che una serie di persone che hanno tutto il legittimo diritto di stare in quelle case, perché le hanno pagate, a dovere uscire perché una mancanza o una lacuna legislativa”.

22/04/2006 13.44
Provincia di Firenze