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LA PROVINCIA NON AUMENTA LE TASSE. GESUALDI: “NOI NON PENALIZZIAMO FAMIGLIE ED IMPRESE”
Presentato il bilancio di previsione 2003. Investimenti sul territorio: 350 milioni di euro in tre anni

(18 marzo 2003) – Nessun aumento di tasse nonostante una Finanziaria durissima per gli enti locali e in particolare per le Province, impegnate nel difficilissimo compito di gestire nuovi e impegnativi compiti senza le necessarie risorse. E un grande investimento sul territorio, 350 milioni di euro in tre anni, realizzato in parte con risorse proprie e in parte con mutui resi possibili dall’amministrazione oculata di questi anni. Questa la filosofia del bilancio di previsione 2003 della Provincia di Firenze, presentato ieri in consiglio provinciale dal presidente Michele Gesualdi e dall’assessore alle finanze Massimo Masi. “Ce l’abbiamo fatta – spiega il Presidente della Provincia Michele Gesualdi – nonostante questo bilancio sia stato pesantemente condizionato dalla legge finanziaria 2003, approvata ignorando ogni richiesta degli Enti locali, colpendoli nella loro autonomia e non mettendoli in condizione di garantire servizi adeguati ai bisogni delle proprie collettività: non è un ragionamento di parte, anzi questa consapevolezza attraversa in modo orizzontale tutti gli Enti locali al di là delle coalizioni politiche che li governano, tant’è che Upi, Anci e Uncem hanno unanimemente espresso grande preoccupazione al Governo, al quale è stato chiesto di modificare il suo atteggiamento in sede di applicazione della legge”. Gesualdi conferma quindi la scelta di non toccare tariffe e tributi di competenza della Provincia mantenendo alti, contemporaneamente, gli investimenti per le opere pubbliche: “Mantenere invariati i prelievi di nostra competenza – sottolinea il Presidente Gesualdi – significa evitare di penalizzare due volte le famiglie e le imprese”, senza rinunciare ad affermare un nuovo modello di governo basato sull’innovazione tecnologica, amministrativa ed organizzativa, con l’ambizione di garantire una moderna erogazione dei servizi all’utenza e di trainare innovazione sull’intero sistema produttivo e dei servizi del territorio.
La Finanziaria segna di fatto il ritorno all’accentramento statale. Le entrate tributarie proprie rappresentano solo il 32% delle risorse della Provincia, la compartecipazione al gettito Irpef nella misura dell’1% rappresenta solo un timido e disorganico passo. La mancata copertura degli oneri Iva sui contratti del trasporto pubblico locale fa mancare quasi un milione e mezzo di euro, sono a carico degli enti locali gli oneri dei rinnovi contrattuali; il flusso di personale trasferito con le nuove funzioni non può garantire la risposta alla domanda di servizi pubblici, troppi vincoli ingessano la spesa.
La prima risposta data dalla Provincia è quella dell’innovazione, con l’ambizione di fornire modelli anche agli altri locali: firma digitale, acquisti on-line, concorsi on-line, formazione per i 906 dipendenti (uno ogni 1024 abitanti), convergono verso una più efficiente organizzazione delle attività.
La razionalizzazione emerge anche dalla stessa ripartizione delle spese. Quelle per investimento sono ben il 47,2%, quelle correnti rappresentano il 44,3%. Il personale incide per il 21%: 32 milioni, con un costo medio per dipendente di 35mila euro.
Quanto alle entrate, 100 milioni vengono da quelle fiscali: 43,512,6 milioni dall’addizionale sui consumi elettrici, 26 dall’imposta provinciale sulle trascrizioni, 12,6 dall’addizionale sui consumi elettrici, 13,4 dall’Irpef, 3,7 dal tributo ambientale legato ai rifiuti. 76 milioni arrivano da trasferimenti correnti da parte dello Stato o delle Regioni, 23,7 da mutui.
Fra i capitoli di spesa da segnalare in materia ambientale due fondi mirati uno al rinnovo ed alla manutenzione delle caldaie ed un altro a finanziare progetti di riduzione e riciclaggio dei rifiuti. Per il lavoro vi è la previsione di un importante rafforzamento del servizio con nuovo personale. Per il turismo la novità è la previsione dell’acquisto dalla Regione dell’ostello della gioventù di Camerata, con un impegno finanziario di 2,8 milioni. Significativa anche l’entrata in Firenze Expo con una quota del 9,22%.
Enorme, come si è detto, la mole degli investimenti, 141 milioni in tutto nel 2003. Per le strade, con un forte impegno per quelle ex Anas, particolarmente bisognose di cure, saranno impiegati 107 milioni. Per l’edilizia, con le scuole in primo, 30 milioni. Per la difesa del suolo e la sistemazione di corsi d’acqua 4,1 milioni. Molti anche i cantieri, 11, che saranno aperti per valorizzare il Parco mediceo di Pratolino.
Il bilancio andrà in votazione lunedì 24 marzo. Giovedì 20 sarà invece discusso il Programma provinciale di sviluppo presentato dal vicepresidente Piero Certosi.

18/03/2003 14.06
Provincia di Firenze