RATIFICATA DAL CONSIGLIO PROVINCIALE L’INTESA PRELIMINARE SUL PIANO STRUTTURALE DI BAGNO A RIPOLI
E sulla contestuale modifica del Piano territoriale di coordinamento
Il Consiglio provinciale ha ratificato l’intesa preliminare per l’accordo di pianificazione per la variante al Piano strutturale del Comune di Bagno a Ripoli (e la contestuale adozione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia avente per oggetto la modifica del perimetro dei centri abitati).
A favore della ratifica hanno votato Ds, Margherita e Pdci. Contrari Verdi, An, Fi e Udc. Si sono astenuti i consiglieri di Rifondazione comunista.
Come ha precisato l’assessore alla Pianificazione territoriale Tiziano Lepri illustrando il provvedimento di ratifica, siamo al primo atto di un percorso che vedrà successivamente la pubblicazione dei documenti, la presentazione e l’esame delle osservazioni e infine la stipula del definitivo accordo di pianificazione. La variante oggetto dell’intesa ridefinisce, ha detto Lepri, gli ambiti urbani restringendoli rispetto agli atti approvati nel 1999 dal Comune, che anche con difficoltà ha messo mano ad una rivisitazione complessiva del suo Piano strutturale cercando di correggere quelli che nel tempo si sono rivelati gli elementi più critici, con l’obiettivo di recuperare aree di tutela e di valorizzazione e quindi contenere il più possibile la nuova edificazione. “Sono stati fatti grandi passi in avanti e questo va riconosciuto anche all’Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli”, ha infine detto Lepri precisando che “tutto ciò che potrà essere utile per migliorare la situazione sarà oggetto di discussione e approfondimento da parte mia e dell’Amministrazione”.
“Si tratta di un provvedimento talmente impegnativo dal punto di vista tecnico – ha detto il consigliere di An Nicola Nascosti, che ha anche proposto un sopralluogo a Bagno a Ripoli della Commissione consiliare competente – da aver bisogno di una osservazione attenta dei proponenti”, dato che una parte del Consiglio chiede una riflessione.
Critico nel merito Luca Ragazzo (Verdi) per il quale “si va a deliberare una espansione di migliaia di metri cubi di cemento su aree fragili”, e non come si poteva sperare per costruire case per giovani coppie ma per residenze di lusso.
“Siamo favorevoli a che l’iter si compia e si sviluppi la discussione – ha detto il capogruppo della Margherita David Ermini, sostenendo anche la necessità di “rivalutare o comunque riosservare alcuni punti per poter dare poi un parere più compiuto”.
Di “pasticcio amministrativo” e della conseguente esigenza di entrare nel merito della questione quando si arriverà all’accordo di pianificazione vero e proprio ha parlato il consigliere Massimo Lensi, di Fi, che ha dichiarato il voto contrario della sua forza politica.
Voto favorevole, sentito anche il gruppo consiliare di Bagno a Ripoli, ha espresso per la Margherita Paolo Londi.
Ai margini dell’area fiorentina, ha sostenuto per i Ds Fabio Bernardini, i fenomeni abitativi sono difficilmente governabili nell’ambito dei singoli Comuni. Ed è un errore concepire il paesaggio “come una sorta di fondale teatrale”. Occorre invece riflettere su una realtà che vede il 95% del territorio di Bagno a Ripoli occupato da terreno agricolo, il 77% da olivicoltura, mentre l’agricoltura contribuisce solo per l’1% al prodotto interno lordo locale.
Andrea Calò, di Rc, ha preannunciato anche da parte del suo gruppo osservazioni sull’atto, perché vi sono considerazioni da fare sull’uso e consumo del territorio a Capannuccia, Baratro, nel capoluogo e su altri punti. Nell’attesa di valutare nel merito le risposte alle osservazioni ha però dichiarato voto di astensione.