GENIO FIORENTINO: PREMIO A GIANCARLO ANTOGNONI
Il 5 maggio l’ex campione della Fiorentina riceverà in Palazzo Medici Riccardi il riconoscimento dalle mani del presidente della Provincia, Matteo Renzi
Giancarlo Antognoni riceverà a Palazzo Medici Riccardi il premio del Genio Fiorentino. L’ex campione della Fiorentina, come già era successo per la premiazione a Luca Toni e a Kurt Hamrin, avvenuta prima del derby tra Fiorentina e Empoli, riceverà il riconoscimento del "Genio" dalle mani del presidente della Provincia, Matteo Renzi.
La premiazione è prevista per il giorno 5 maggio alle ore 16 nella sala Est Ovest di Palazzo Medici Riccardi.
Giancarlo Antognoni è nato il primo aprile 1954 a Marsciano, piccolo paese in provincia di Perugia. Una realtà semplice quella in cui ha mosso i primi passi, con il padre agricoltore, come il nonno, e la madre che in casa accudiva lui e suo fratello Viscardo. Intorno a lui, la campagna umbra e una vita scandita dagli orari scolastici. Dopo la scuola, però, subito a correre su un campetto in terra battuta, finché non faceva buio: è lì che è iniziata la sua storia, la carriera di un ragazzino gracile, ma che col pallone faceva quello che voleva. Parlare della Fiorentina degli anni ’70 ed ’80 è parlare, inevitabilmente, anche di Antognoni perché il legame che si è instaurato tra il Capitano e la città è unico e indissolubile, un legame basato sull’amore per la maglia, sulla voglia di riemergere anche dopo le sconfitte, sul lottare spesso contro un destino avverso e implacabile. Tutto questo ha fatto sì che l’amore di Firenze per Antognoni, o “Antonio” come era stato ribattezzato dai fiorentini, diventasse qualcosa di molto profondo e non un semplice e doveroso tributo al campione e alle sue gesta calcistiche. Idolo senza scudetto (solo la Coppa Italia del 1975 nel suo palmares), campione del mondo in Spagna ‘82 senza aver giocato la finale. Antognoni è la prova vivente che non bastano i titoli vinti a creare un campione: ci vuole cuore, onestà, rispetto. Tutte doti che il Capitano ha sempre dimostrato e per le quali la gente di Firenze continuerà ad amarlo.