RISCHI SISMICI E IDROGEOLOGICI, LA MAPPA DELLA PROTEZIONE CIVILE
Workshop nell’ambito del Genio fiorentino. Presentato anche il piano provinciale di emergenza
Si è svolto nella Sala Convegni dei Centri di Protezione Civile della Provincia e del Comune di Firenze di Via dell’Olmatello, un workshop dal titolo: “La Mappatura dei rischi geologici nel territorio della Provincia di Firenze – Il Piano Provinciale di emergenza 1° stralcio”.
I lavori sono stati organizzati dall’Assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Firenze in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’ Università degli Studi di Firenze.
Il convegno, che rientra nell’ambito delle iniziative previste dal Genio Fiorentino, si è articolato in tre sessioni principali. Durante la mattinata si è svolta la prima sessione, nel corso della quale è stata presentata la mappa del rischio idrogeologico e sismico nel territorio provinciale. Nell’atlante che è stato distribuito ai presenti, il rischio idrogeologico comprende sia la pericolosità della frana che quella dell’esondazione. Il territorio della provincia di Firenze è stato così classificato secondo quattro classi di pericolosità, identificate attraverso diverse colorazioni: quelle rosse indicano le aree interessate da pericolosità per frana molto elevata; quelle contrassegnate con il color arancio indicano l’esistenza di antichi corpi di frana. Le zone gialle sono considerate dei moderata pericolosità, mentre le zone celesti e blu sono aree che sono state interessate da eventi di esondazione; con il celeste si indicano le aree alluvionate dalla grande esondazione dell’Arno nel 1966, mentre quelle blu contrassegnano le zone interessate da eventi più recenti.
Il rischio sismico è indicato invece con tre parametri: il possibile danneggiamento a seguito di un forte terremoto ipotizzato, l’età di costruzione degli edifici e gli elementi a rischio. L’età di costruzione degli edifici offre una indicazione sulla loro vulnerabilità (propensione a subire danni al verificarsi dell’evento) in quanto generalmente gli edifici più vecchi sono più vulnerabili di quelli costruiti in tempi recenti. Secondo quanto spiegato nel corso dei lavori, l’evento sismico di riferimento corrisponde al massimo terremoto credibile per la provincia di Firenze, con epicentro presso Marradi e di magnitudo 6,4.