DOPO 280 ANNI L’ATENAIDE TORNA ALLA PERGOLA
L’opera fu composta per l’inaugurazione dello storico teatro fiorentino
Nell’ambito de Il Genio Fiorentino, domani (ore 21.00) e domenica 21 maggio (ore 17.00), viene rappresentata a Firenze, dopo 280 anni, l’opera che Vivaldi scrisse per il Teatro della Pergola nel 1728: l’Atenaide, un capolavoro mai più eseguito da allora. L’evento, una prima mondiale che aggiunge un importante tassello alla riscoperta del teatro musicale del Prete Rosso, nasce dall’idea e dalla volontà di Nicholas Hunt, Ferdico Maria Sardelli e Massimo Gasparon, subito accolta dalla Provincia di Firenze, che nel suo Genio Fiorentino ha dato naturale collocazione a questa grande ricorrenza; dal Comune di Firenze, nel suo Assessorato alla Cultura; dal Maggio Fiorentino Formazione, fucina di giovani talenti vocali; dal Festival OperaBarga, che da anni è in prima fila nella rinascita vivaldiana e presso cui l’opera verrà ripresa il prossimo Agosto; dalla Biblioteca Berenson, la Harvard University e la Trevitrust.
Quasi nessuno sa che Vivaldi inaugurò il Teatro della Pergola al pubblico pagante di Firenze con il suo Scanderbeg del 1718. Dieci anni dopo, eccolo ancora nella città dei Medici, all’apice della sua carriera di operista, per rappresentare l’Atenaide, su libretto di Apostolo Zeno: classica epopea, ambientata a Costantinopoli, di una giovane donna, Atenaide, che ripudiata dallo sposo, l’imperatore Valentiniano, e insidiata da pretendenti senza scrupoli, vede alla fine trionfare la giustizia.
Per rendere possibile questa prima, è stato svolto un lavoro di recupero filologico del manoscritto originale, conservato alla Biblioteca Nazionale di Torino, revisionato e steso in edizione critica dal musicologo Bernardo Ticci. In seguito Federico Maria Sardelli e Massimo Gasparon - tra i maggiori esperti nel campo dell’opera barocca - hanno curato l’edizione pratica dell’opera, lavorando con un cast di giovani cantanti di grande talento con cui hanno potuto mettere in luce ogni dettaglio del linguaggio musicale vivaldiano e definirne il gusto drammatico.
L’esecuzione è affidata alla direzione di Federico Maria Sardelli, uno dei protagonisti della riscoperta dell’opera di Antonio Vivaldi, di cui ha già inciso numerose opere mentre la regia e l’allestimento di Massimo Gasparon pongono in evidenza la classica impostazione zeniana della drammaturgia: un’opera barocca sobria e particolarmente moderna per l’intreccio narrativo e la caratterizzazione psicologica dei personaggi. Attraverso l’uso approfondito della gestualità barocca viene riscoperta una forma di teatro ricca di espressivià e forti emozioni.
Un appuntamento da non perdere: L’Atenaide è l’ultima opera conosciuta di Vivaldi che non è stata non ancora eseguita. L’evento è irripetibile.