3 GIUGNO: ABBRACCIO MULTICULTURALE A CASTELLO
Festa con i colori dei popoli nella Villa di Bellagio
Nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi l’assessore provinciale Alessandro Lo Presti, il presidente del Quartiere 5 Stefania Collesei e il Presidente della Commissione politiche dell’accoglienza Tommaso Grassi, i presidenti del Consiglio provinciale degli stranieri Mourad Abderezzak e di quello comunale Divinia Capalad Viaje e Francesco Spanò, in rappresentanza dell’istituto buddista Soka Gakkai, hanno presentato la festa “Abbraccio multiculturale nel Quartiere 5-I colori del mondo”, in programma sabato 3 giugno a Villa Bellagio a Castello, dalle 16 alle 23.
L’iniziativa si colloca all’interno del programma promosso dal Quartiere 5, insieme all’Istituto buddista italiano Soka Gakkai, le Associazioni e le Comunità degli stranieri per la partecipazione e lo scambio tra la popolazione immigrata e quell’italiana. “Non poteva mancare il sostegno delle istituzioni – spiega l’assessore Lo Presti – a un’iniziativa che rende conto dello sviluppo umano del nostro territorio” Nella cornice della Villa Bellagio, una “costellazione” di mostre fotografiche e di pittura, con proiezioni di video ed esposizioni di artigianato prodotto a diverse latitudini (dall’Africa all’America Latina), spettacoli di danza rom e srylankese , ma anche una mostra sulle festività cinesi e il canto arabo del Gruppo El-Baha. Allestita anche una tenda beduina all’interno della quale viene distribuito il the e vengono proiettati video sul tema della festa. Nel frattempo vengono organizzati momenti di animazione per bambini e cena etnica. “E’ stato un lavoro che ci ha tenuti impegnati volentieri – dicono Collesei e Grassi – e che ci ha consentito di dare una prospettiva a quanto fatto finora”. Infatti l’appuntamento 2006 rappresenta una seconda edizione, dopo il grande successo dell’iniziativa dello scorso anno che ha richiamato circa 600 persone e ha visto la partecipazione e il coinvolgimento di cinque associazioni e comunità degli stranieri del territorio del Quartiere 5, come quella albanese, filippina, cinesa, rumena e srilankese. Quest’anno si punta a coinvolgere le comunità presenti in tutta la città.