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PREMIATI I MIGLIORI VIDEO DEL CONCORSO “I GIOVANI E LA CITTA’”
Oggi all’Istituto Agrario dal presidente della Provincia Renzi

Oggi all’Istituto Tecnico Agrario, in Via delle Cascine 11, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Concorso Video “I giovani e la città”, bandito dal Laboratorio Video della Provincia di Firenze, la nuova struttura di supporto e iniziativa sui linguaggi audiovisivi creata dalla Provincia di Firenze per le scuole superiori.
Alla presenza del Presidente della Provincia Matteo Renzi e del Preside dell’Istituto Tecnico Agrario Mario Sladojevich sono state presentate 12 opere realizzate in varie scuole.
Il Premio della giuria studentesca è stato attribuito ad “Ali”, realizzato da un gruppo di allieve del Liceo Psico Socio Pedagogico G. Pascoli, per la regia di Giada Celeste Chelli “ per il ritratto senza censure di una realtà giovanile, dura, difficile e pericolosa, almeno quanto viene considerata facile e superficiale e per la forma cinematografica veloce e capace di catturare lo spettatore”.
La giuria dei critici ha premiato “Opacità polifonica” di Giulia Francini e Antonia Gilda Santoro, per “la creatività inventiva a capacità di rendere colorata l’opacità. Assai brave nel comporre l’armonia tra immagini, colori e musica.”.

Attorno al tema della città sono stati sviluppati percorsi e approcci molto diversi, sia dal punto di vista del contenuto che della forma prescelta.
Fra i lavori si segnalano, per la qualità raffinata e originale della ricerca linguistica, i lavori del Liceo Artistico Leon Battista Alberti che testimoniano l’attenzione che i giovani artisti visivi riservano alle suggestioni e agli strumenti mediatici. (ad esempio “Controchiave” di Antonia Gilda Santoro)
Alcuni filmati hanno colto, con efficacia, gli aspetti di quel disagio che spesso caratterizza l’adolescenza, ma che difficilmente viene trattato in cinema e televisione in modo non banale e non retorico. Così in “Riassunto di una sera” Chiara Fiorentini esprime una visione del conflitto, familiare e non solo, dai toni allarmanti. Più ironica e surreale la contestazione di “Rebellion is Happening” di Margherita Pecchioli e Ariella Abolaffio che, nell’avanzata del colore vedevano il desiderio di risveglio delle coscienze e il superamento del grigio, avvertito come dilagante.
Un inusuale spazio liberato e felice incontro di ribellioni e positività creative è protagonista de “Il treno” di Simone Poggesi e Florio Di Grazia: il sottopassaggio di Piazza delle Cure. Lo abita un drop out che accoglie i passanti facendo musica e smista il traffico dei giovani graffitari che vengono a realizzare i loro coloratissimi disegni. Senza dubbio la galleria d’arte più originale della città.
Firenze città multietnica è ritratta in “Una scuola aperta al mondo” girato dagli allievi della Sassetti-Peruzzi, che arricchiscono il tessuto culturale della città, con gli apporti di culture lontane (Cina, Colombia, Marocco, Kazakistan, Somalia).
Inaspettate le immagini e le storie della Firenze emigrata tanti anni fa raccolte dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Agrario, a corredo di una mostra di storia contemporanea intitolata, come il video, “I cammini della speranza”.
Che dire della statua di Dante Alighieri che scende dal piedistallo per discutere con i ragazzi di oggi? Ironia, gioco, ma, alla fine, anche discorsi molto seri: “La divina Firenze “ del Liceo Capponi.
Più tradizionali ma assolutamente efficaci dal punto di vista dell’informazione e interessanti per le esperienze didattiche che documentano, “Lo sguardo sulla città che cambia” del Liceo Machiavelli-Capponi e “Due ritratti d’autore” del Liceo Linguistico G. Pascoli.

01/06/2006 16.43
Provincia di Firenze