UNA FORTE INIZIATIVA DELLA PROVINCIA CONTRO L’IMPIEGO DI TRUCIOLI DI LEGNO PER INVECCHIARE IL VINO
Verranno coinvolte istituzioni ed opinione pubblica. L’assessore Nigi ha fatto il punto rispondendo ad una domanda d’attualità di Sottani, Biagini (Ds) e Giunti (La Margherita)
Estrema preoccupazione è stata espressa dalla Provincia di Firenze sulla nuova pratica enologica per l’invecchiamento dei vini. Rispondendo ad una domanda d’attualità dei Consiglieri Sottani e Biagini (Ds) e Giunti (La Margherita) l’assessore all’agricoltura Luigi Nigi ha ricordato in Consiglio provinciale come: “E’ vicino il via libera del comitato di gestione vino, in seno all’Unione Europea, per la pratica dell’invecchiamento mediante l’impiego di trucioli di legno. La Provincia di Firenze guarda con estrema preoccupazione a queste pratiche promosse in seno all’Unione Europea – ha spiegato Nigi – consci del rischio che al di là dei rilievi connessi all’aspetto qualitativo di questa pratica enologica, una insufficiente informazione al consumatore finale possa in definitiva creare un evidente svantaggio competitivo alle produzioni tradizionali rispetto a quelle ottenute con quello che si potrebbe definire un para invecchiamento, al fine quindi di tutelare e valorizzare tali aspetti assolutamente non secondari della produzione vinicola fiorentina. La Provincia di Firenze, nel dichiararsi contraria all’impiego di qualsiasi pratica enologica che stravolga l’immagine e la qualità intrinseca di uno dei nostri prodotti di eccellenza del territorio, avvierà una iniziativa su questo tema, rivolto alle istituzioni, che all’opinione pubblica”. Sottani nella replica ha ricordato come: “Il Consiglio comunale di Pontassieve si è già espresso negativamente verso questa nuova pratica ed altri consigli comunali si aggiungeranno a breve. Questo tipo di pratiche enologiche possono creare svantaggio competitivo e creano confusione sia nelle aziende che nei consumatori che possono trovarsi ad avere vini siffatti. Per migliorare la produzione del vino di qualità occorre che la Provincia attui il massimo sforzo possibile per essere a fianco dei quei produttori che ormai da diversi anni hanno scelto la strada impervia della qualità e che potrebbe essere estremamente danneggiato da pratiche enologiche così distruttive delle nostre tradizioni”.
13/06/2006 14.06