Forteto. Metrocittà Firenze: “Chiarezza per evitare disinformazione”
“Il risarcimento, chiesto ai condannati e non alla società, sarà reinvestito in azioni di sostegno". "Verificare l'attività di rimozione, dalla cooperativa, dei soci condannati”
Su dichiarazioni in ordine alla vicenda del Forteto, interviene La Direzione Generale della Città Metropolitana di Firenze specificando quanto segue.
Sono in molti a parlare del Forteto senza conoscere nè atti nè fatti. Come è possibile che qualcuno affermi che la Città metropolitana “non si era neppure costituita parte civile”? O è disinformato e quindi si informi, oppure esprime dichiarazioni prive di qualunque fondamento.
La Provincia di Firenze, a cui è poi subentrata la Città Metropolitana, si è costituita all’udienza di apertura del dibattimento del 4 ottobre 2013 e ha stabilito altresì di non costituirsi nei confronti del responsabile civile della società cooperativa “Il Forteto”.
La Giunta ha stabilito inoltre fin da allora che nel caso di condanna, con conseguente limitazione del danno a carico degli imputati, le somme da introitarsi sarebbero state destinate a finanziare interventi di sostegno in materia di politiche sociali, formazione e istruzione.
Anche l’avvocato Marzetti parla ma non racconta i fatti e fa confusione con gli atti. Il Commissario è stato incontrato dal Direttore generale della Città metropolitana Giacomo Parenti, delegato dal Sindaco, dopo varie telefonate fatte dal Direttore stesso per riuscire ad organizzare un appuntamento. Il Direttore generale ha ricordato al Commissario che la Città Metropolitana aveva già comunicato allo stesso, per iscritto, di voler “attivare con il commissario una progettazione condivisa di interventi propositivi sul territorio”, prevedendo altresi di destinare il “risarcimento del danno” in “utile reinvestimento” in azioni di sostegno .
La Città Metropolitana, tramite l’Ufficio Avvocatura prima e tramite il Direttore generale poi, ha espresso da tempo e con chiarezza al Commissario che è previsto di richiedere il risarcimento ai condannati e non alla cooperativa. Il Commissario non ha mai risposto per iscritto e non ha neppure ritenuto opportuno proseguire gli incontri con la Città Metropolitana.
Viene quindi da chiedersi “a che gioco gioca il Commissario?”. Vuole veramente fare il bene del territorio e della cooperativa?
La Città Metropolitana è intenta, peraltro, a verificare l'attività di rimozione, dalla cooperativa, dei soci condannati, in continuità con la sentenza di primo grado che ha comportato la cancellazione della fondazione 'Il Forteto' dal registro del volontariato.
Si precisa che la Città Metropolitana si riserva di richiedere i danni in ordine a notizie false e soprattutto screditanti l’operato politico e di tutela giudiziale dell’amministrazione.