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APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2005
Sottolineati i 22 milioni di avanzo d’amministrazione

Approvato con 18 sì (DS, La Margherita e PdCI), 10 no (FI, AN, Udc e Prc) ed un astenuto (Verdi) il bilancio consuntivo 2005. Approvato, inoltre, dal Consiglio provinciale, un Ordine del Giorno di Massimo Marconcini (Capogruppo Comunisti Italiani), David Ermini (La Margherita) e Riccardo Gori (Democratici di Sinistra). Emergendo dal Conto Consuntivo il cospicuo aumento (anche negli ultimi esercizi finanziari) dei residui (spese coperte e non effettuate) sia nella Parte corrente (circa 152.000.000 di Euro) sia nella Parte di conto capitale (circa 352.000.000 di Euro) e riguardante soprattutto gli investimenti infrastrutturali impegna la Giunta provinciale ad effettuare un esame attento e rigoroso delle ragioni per cui si è determinata questa considerevole massa di residui; a testare, sia per i residui che per le previsioni contenute nel piano triennale delle Opere Pubbliche la sostenibilità tecnica dei programmi attuati, soprattutto sul versante delle infrastrutture; a considerare comunque come un’opportunità da cogliere anche con strumenti straordinari l’ingente disponibilità finanziaria che il Conto Consuntivo 2005 mette a disposizione dell’Ente sul versante degli investimenti. Per Calò (Prc): “Non convincono le spese correnti sostenute da questa Giunta. Non si capisce dove sono andati a finire e cosa è stato speso rispetto agli impegni assunti precedentemente”. Per Lensi (FI): “Molti di quelli che sono stati definiti della Provincia: come il turismo, come le politiche ambientali, la politica sul termovalorizzatore non sono assolutamente successi, o sono successi apparenti perché non hanno una fase di respiro e di progettualità”. Sottani (Ds) ha sottolineato come: “La Provincia rispetta tutti i parametri previsti dalla legge tranne sui residui. Ed è stato presentato un bilancio consuntivo senza aver mai adoperato la leva fiscale”. Per Bernardini (Ds) “E’ stato presentato un consuntivo che, al di là degli elementi di trascinamento dell’esercizio scorso, chiude comunque con un avanzo di amministrazione. La Provincia di Firenze, che ha entrate proprie, non dipende dall’amministrazione centrale e dallo Stato, per nessun tipo di entrate, chiude il suo bilancio con un saldo attivo”. Per Massai (An): “Sono i tanti progetti che sono stati indicati dal Presidente e che vanno a formare quella mole di residui attivi e passivi. Questi residui ci sono perché ci sono sicuramente dei ritardi, all’interno della programmazione e della spesa”. Per Bevilacqua (FI): “Il rendiconto di gestione non è supportato da ciò che è la contabilità economica dell’esercizio. L’amministrazione annaspa nel buio. In questi conti ci sono delle insussistenze passive, delle sopravvenienze passive, delle sussistenze attive e delle sopravvenienze attive fuori da ogni schema logico”. Targetti (Prc) ha sottolineato, invece, il fatto che: “Tre forze di maggioranza: i DS, la Margherita ed i Comunisti italiani hanno presentato un ordine del giorno di accompagnamento sul quale la Giunta ed il Presidente dovranno dare risposte convincenti”. Anche Gori (Ds) ha sottolineato come: “Questo Conto consuntivo consegna oltre 20 milioni di avanzo di amministrazione che derivano in minima parte da mancate spese previste nei PEG, dall’avanzo di amministrazione dell’anno precedente, mentre circa 12 o 13 milioni di euro, derivano da un lavoro accurato che l’Assessorato al Bilancio ha svolto sui residui passivi dell’ente”. Sensi (An) ha, provocatoriamente, suggerito al Presidente Renzi di risparmiare prendendosi tutte le deleghe degli assessori e togliendo, così, tutti gli assessorati. Per Grazzini (FI): “Questa Giunta non ha fatto altro che lavorare in continuità con quello che aveva fatto Gesualdi. Renzi afferma di aver fatto una rivoluzione in soli 24 mesi, in realtà sono delle schizofrenie politiche”. Anche Bassetti (Udc) ha sottolineato che: “Risalta in questo Conto consuntivo la grossa somma dell’avanzo di amministrazione: 22 milioni di euro. O c’è stata una cattiva previsione di spesa oppure c’è stata una non capacità di spendere più soldi”. Per Marconcini (PdCI): “Occorre, nel Centrosinistra, fare una seria riflessione su alcune scelte che abbiamo fatto in passato relative alle esternalizzazioni”.

30/06/2006 17.20
Provincia di Firenze