LE DIFFICOLTÀ DELLA SESA DI EMPOLI
L’assessore Lepri ha risposto ad una domanda d’attualità di Londi (La Margherita)
Sui presunti intralci burocratici per l’investimento che la Sesa vuole attuare nell’area di via Piovola ad Empoli, l’assessore alla pianificazione territoriale Tiziano Lepri ha risposto, in Consiglio provinciale, ad una domanda d’attualità di Paolo Londi de La Margherita: “L’amministrazione provinciale non ha alcuna competenza diretta in questa vicenda – ha precisati Lepri – ma ci siamo rivolti al Comune di Empoli che ci ha spiegati come la Commissione edilizia ha espresso parere favorevole su un progetto per la costruzione di un nuovo magazzino di circa 24000 metri quadri nell’area della Ex Mostardini. Il parere è stato espresso il 9 marzo scorso su una richiesta presentata il 27 ottobre 2005. Quella parte della struttura, così ampliata, dovrebbe essere utilizzata da un’azienda del gruppo Sesa. Nel febbraio 2006 è stata avanzata all’amministrazione comunale una domanda di ampliamento del piazzale di servizio, su un terreno agricolo confinante. Si sono svolti alcuni incontri con l’impresa nei quali l’amministrazione comunale ha fatto presente che occorreva una procedura di variante anche del piano strutturale. L’amministrazione comunale ha evidenziato che, prima ancora di istruire la pratica e verificare la possibilità di accoglimento della richiesta al regolamento urbanistico, occorreva definire le opere infrastrutturali necessarie, con particolare riferimento al sottopasso ferroviario di via Piovola. Sostiene l’Amministrazione comunale che il costo di questo intervento sulle infrastrutture non può ricadere sull’intera collettività, quindi è stato che siano gli imprenditori interessati, che non è solo il gruppo Sesa, a farsi carico dei costi e dell’adeguamento infrastrutturale. Il Comune riferisce che sono ancora in attesa di una risposta”. Per Londi: “Il Comune di Empoli ha piena autonomia sulla vicenda ma credo anche che la Sesa sia la più grossa realtà dell’empolese; una delle più grosse ed interessanti realtà toscane nel settore del software e dell’informatica ed è per questo che ho chiesto un intervento anche da parte dell’amministrazione provinciale”.
01/07/2006 13.21