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UN OSSERVATORIO PER LA MODA
La nuova struttura sarà inaugurata con un convegno in Palazzo Medici Riccardi giovedì 6 luglio

Il logo del progetto Stanze della Moda

Nell’ambito del progetto “Stanze della Moda” la Provincia di Firenze ha incaricato il Dipartimento di Scienze Aziendali dell'Università di Firenze di svolgere una attività di Osservatorio con finalità di monitoraggio economico e di proposta gestionale per le imprese fiorentine del settore moda (abbigliamento, calzature, pelletteria ed accessori) sotto la direzione del Prof. Cristiano Ciappei.
L’analisi delle tendenze del mercato e le considerazioni circa il posizionamento e le strategie adottate dalle imprese sono i temi guida dell’Osservatorio che conducono a riflettere sulla competitività attuale del sistema locale e sui potenziali motori dello sviluppo futuro.
In particolare l’Osservatorio Moda realizza queste diverse attività:
1. attività di monitoraggio delle imprese;
2. attività di supporto agli studi e alla ricerca accademica;
3. attività di proposta e progettazione;
4. attività di “animazione territoriale”.

1. Attività di monitoraggio delle imprese moda idonea a mappare il territorio e a dare una immagine complessiva del contesto considerato. Partendo dall’analisi empirica di un campione stratificato rappresentativo dell’universo di imprese presenti nel territorio, si intendono verificare le linee di tendenza indicative dei profili organizzativi e gestionali dell’intero settore evidenziato in rapporti periodici.
2. Attività di supporto agli studi e alla ricerca accademica. Si intendono realizzare studi e pubblicazioni scientifiche i cui temi di riferimento potranno riguardare sia gli aspetti prettamente gestionali e strategici legati alla letteratura manageriale del settore sia quelli a maggior contenuto innovativo. Inoltre si intende dare riscontro empirico alle ricerche effettuate in modo da verificare quanto teoricamente analizzato con la considerazione di casi aziendali e studi comparativi del settore. Si affiancano a queste anche attività come l’erogazione di borse di studio e gli scambi internazionali tra attori del fashion, oltre che la predisposizione di e progetti di alta formazione.
3. Attività di proposta e progettazione, con vari studi di fattibilità tra cui si segnala quello per un Campus della Moda a Firenze.
4. Attività di “animazione territoriale” attraverso l’organizzazione di periodici convegni e workshop a carattere provinciale sui temi di attualità del settore. Uno tra gli obiettivi del progetto è infatti quello di realizzare attività di comunicazione esterna che consenta sia di esporre le ricerche compiute sia di instaurare un rapporto di collaborazione con gli enti e le imprese del territorio.

Focus sui prossimi convegni: alcuni dei possibili temi che saranno trattati nei successivi eventi sono l’applicazione del marketing esperienziale applicato ai punti vendita, l’interpretazione del messaggio pubblicitario nel campo della moda, nuovi strumenti per la quick response e la riduzione dei costi delle imprese moda, l’innovazione formale e le sue declinazioni, workshop sull’uso dei materiali ottenuti da processi non inquinanti e sui materiali poli-funzione, le professionalità e i mestieri della moda, la tracciabilità del prodotto moda e la tutela del Made in Italy.

Gli “Osservatori” della Moda sono:

Cristiano CIAPPEI – Direttore Osservatorio
Simone TANI – Coordinatore Stanze della Moda
Massimo MIGLIORINI – Responsabile e coordinatore Osservatorio
Azzurra SANI – Responsabile Osservatorio per le relazioni imprenditoriali
Anna BARATTONI – Consulente moda e comunicazione Stanze della Moda

IL CONVEGNO STRATEGIE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE MODA DELLA PROVINCIA DI FIRENZE

6 luglio ore 10
Provincia di Firenze
Palazzo Medici Riccardi
Sala Est-Ovest
Programma completo: http://www.provincia.fi.it/urp/documenti/6-07-06Moda.pdf

Primo di una lunga serie di eventi culturali e di moda-economia che si terranno a Firenze, il convegno tratta un argomento di estrema attualità: strategie di internazionalizzazione, con particolare riferimento agli aspetti distributivi e commerciali connessi all’introduzione di punti vendita all’estero.
Nello specifico, il convegno sarà strutturato con l’intervento di docenti e ricercatori universitari, amministratori locali, enti che si occupano di internazionalizzazione, e testimonianze di aziende che hanno dimostrato formule vincenti di presidio dei mercati esteri.

In particolare, la scaletta degli interventi è così costituita:
• Saluti da parte della Provincia di Firenze;
• Intervento dell’Assessore all’Artigianato, PMI, Industria e Internazionalizzazione della Regione Toscana Ambrogio Brenna che descriverà l’attuale situazione degli scambi commerciali della Toscana nel settore moda;
• Intervento del Prof. Cristiano Ciappei, e della Dott.ssa Azzurra Sani del Dipartimento di Scienze Aziendali Università di Firenze, che presenteranno uno studio concretizzatosi nella pubblicazione di un libro dal titolo “Strategie di internazionalizzazione e grande distribuzione nel settore dell’abbigliamento. Focus sulla realtà fiorentina”;
• Testimonianza di un imprenditore moda di Firenze Antonio Gensini, Nomination, dal successo di un’idea alla creazione di un cult: strategie distributive e di internazionalizzazione di un’azienda tutta Made in Italy;
• Testimonianza degli ideatori di una nuova formula commerciale e di marketing: lo Shop Sharing, il punto vendita monomarca a tempo. Paolo Comini e Andrea Maria Meschia, Amministratori di Sidecar Diffusion;
• Intervento da parte dell’Ing. Roberto Pucci, Direttore di Toscana Promozione, che illustrerà le modalità di intermediazione e di promozione delle imprese toscane all’estero.

PRESENTAZIONE DEL LIBRO:
“Strategie Di Internazionalizzazione E Grande Distribuzione Nel Settore Dell’abbigliamento.
Focus Sulla Realtà Fiorentina”

Ciappei C., Sani A. (2006)
Florence University Press

6 luglio ore 10:00
Provincia di Firenze
Palazzo Medici Riccardi
Sala Est-Ovest

Negli ultimi anni il sistema moda ha dovuto affrontare molteplici sfide competitive in risposta ai cambiamenti che hanno coinvolto sia la struttura endogena sia gli aspetti esterni ad essa collegati.
La dinamica delle relazioni tra industria e distribuzione, l’evoluzione dei comportamenti di acquisto dei consumatori e la crescente importanza del fattore tempo come variabile competitiva sono soltanto alcuni degli aspetti che hanno condizionato la razionalizzazione e la modernizzazione del settore.
In particolare, risulta evidente l’emergere contemporanea di due fenomeni: lo spostamento del baricentro strategico verso la distribuzione e la visione internazionale delle dinamiche di sviluppo. Il primo costituisce il driver che ha portato all’affermazione competitiva delle catene distributive, tipologia di aggregazione che concentra il proprio business sull’utilizzo del posizionamento come leva strategica e sull’adozione di logiche di gestione che consentono una migliore rispondenza alle istanze di mercato. Il secondo, invece, rappresenta l’elemento costitutivo per l’attuazione di strategie di internazionalizzazione che riguardano l’intera catena del valore e che proiettano l’orientamento competitivo in un’ottica sempre più globale.
Specialmente nel segmento medio del mercato moda, il baricentro strategico della filiera si sta pesantemente ristrutturando spostandosi a valle nella grande distribuzione organizzata.
Le strategie di internazionalizzazione nel settore dell’abbigliamento seguono percorsi di sviluppo guidati da valutazioni di costo e di tempi di approvvigionamento in un’ottica di supply chain integrata. Dal lato distributivo il presidio dei mercati dimostra la volontà di amplificare la visibilità dell’insegna puntando sulla capillare presenza e sulla standardizzazione del format di vendita con un orientamento sempre più globale.
L’analisi di alcuni grandi retailer internazionali dimostra l’emergere di un modello di business vincente che, anche se per alcuni aspetti idiosincratico e difficilmente trasferibile, rappresenta lo spunto innovativo per imprese del settore che vogliono ridefinire la propria competitività di fronte alle mutate condizioni del mercato.
Il focus sulle imprese fiorentine delinea le modalità attraverso le quali i produttori locali intercettano i canali di acquisto della grande distribuzione realizzando una forma mediata di vendita sui mercati internazionali. Evidenziata la profittabilità del modello di business delle catene distributive di abbigliamento è apparso infatti interessante ricercare le possibilità per i produttori fiorentini di “agganciarsi” alla grande distribuzione della moda. Le differenze dimensionali rappresentano il primo freno al contatto con tali attori e talvolta si dimostra necessario l’intervento di un intermediario che ne consenta l’avvio della trattativa.

Gli autori:

Cristiano CIAPPEI, Ordinario di Strategie di Impresa presso la Facoltà di Economia dell’Università di Firenze, è attualmente impegnato nello studio della governance imprenditoriale, dell’innovazione di prodotto moda e della valutazione della strategia

Azzurra SANI, Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Firenze, responsabile delle relazioni imprenditoriali dell’Osservatorio moda della Provincia di Firenze, è attualmente impegnata nello studio delle strategie di internazionalizzazione e del monitoraggio delle aziende di abbigliamento del tessuto fiorentino.

STANZE DELLA MODA
Provincia e Regione rilanciano la moda fiorentina con un laboratorio di marketing e d’innovazione
“Stanze della Moda” è un progetto della Provincia di Firenze, sostenuto dalla Regione Toscana, per la valorizzazione dei “talenti” fiorentini in ogni comparto produttivo. Radici culturali ed esperienza secolare del saper fare manifatturiero da un lato, eccellenze artigianali e tecnologiche di livello internazionale dall’altro, sono frutto di combinazioni e ricombinazioni di elementi culturali e saperi sapientemente tramandati in un territorio vasto com’è appunto Firenze e la sua provincia.
Il Progetto moda si propone come aggregazione di esperienze, iniziative, attività sviluppate intorno ai temi trasversali della creatività, dello sviluppo locale, della qualità, rispetto ai quali la moda e l’industria ad essa legata possono avere il ruolo prioritario di sviluppare potenzialità nuove favorendo crescita economica e indotto.
“Stanze della Moda” nasce con un suo logo, che vuole riassumere tutto questo: due tasselli sovrapposti, due messaggi: la tradizione e la contemporaneità, inseriti in due spazi quadrati, “lo spazio delle stanze”, uno grigio e uno rosso.
Quello grigio sullo sfondo rappresenta la tradizione, l’eredità culturale e artistica. Rimanda al territorio, alla pietra serena e a quella preziosa della Valle della Mensola. Il richiamo alla provincia di Firenze è contenuto nell’elemento architettonico per eccellenza: il corpo trasversale vasariano della Galleria degli Uffizi con arcata e loggia stilizzate, che si ritrova nella Cappella de’ Pazzi del Brunelleschi e rimanda a molte forme e proporzioni tipiche del Rinascimento.
Nel tassello rosso, in primo piano, è inscritto il logotipo “Stanze della Moda”. Rosso è lo zenit del colore, energia, rinnovamento, forza e creatività, gioia e solarità.

“Il sistema moda – spiega il presidente Renzi - è uno dei principali comparti produttivi del territorio della Provincia di Firenze e si radica su una esperienza secolare nel saper fare manifatturiero che vanta a tutt’oggi eccellenze di livello internazionale sia nell’ambito industriale che nei comparti di design, manifestazioni, eventi e formazione specialistica. E’ importante investire nel settore, per mantenere la leadership a livello sia territoriale che aziendale di fronte a sfide di livello globale che richiedono capacità di innovazione e di sostegno ai processi di cambiamento. E’ questo il fondamento del progetto, che punta a promuovere il sistema moda a Firenze ma anche a valorizzare il ruolo di Firenze come terreno di innovazione”.
Tutto è nato da un tavolo di coordinamento territoriale promosso dalla Provincia, dove enti locali e parti sociali hanno avviato un confronto sulle strategie di sviluppo, individuate nel recupero della qualità, nella capacità di fare sistema, nell’assegnazione di un ruolo ancora propulsivo della filiera del lusso. Nell’aprile 2004 questa idea progettuale ha trovato corpo in un protocollo d’intesa fra la Regione Toscana e la Provincia di Firenze.
“Il governo della Regione Toscana – specifica l’assessore Brenna - ha deciso di sostenere il Progetto Moda della Provincia di Firenze per rispondere al meglio alle sfide di livello globale che richiedono capacità di innovazione, di sostegno ai processi di cambiamento sia a livello aziendale che del sistema locale.”
“La specificità del progetto ‘Laboratorio Innovazione Moda’ – prosegue Brenna - sta nel far sì che il territorio fiorentino insieme all’appeal ed ai valori che esprime, possa divenire una sorta di canale privilegiato di marketing, innovazione e promozione delle imprese locali. Continuiamo a sostenere le imprese quindi, ma allo stesso tempo cerchiamo di valorizzare la dimensione trasversale della moda.”
“La trasversalità – aggiunge il presidente Renzi - è quella fra moda e cultura, moda e tecnologia, moda e sport, moda ed enogastronomia. Moda allora come aggregazione di esperienze, iniziative, attività sviluppate intorno ai temi della creatività, dello sviluppo locale, della qualità”.
Caratteristica del progetto è poi un fortissimo radicamento con il mondo imprenditoriale e con le agenzie tecniche e formative. Si vogliono coinvolgere talenti che operano nelle diverse organizzazioni. I principali partner individuati per la fase iniziale sono l’Università di Firenze, in particolare il Dipartimento di Scienze Aziendali ma in prospettiva anche i vari Dipartimenti Tecnologici; la Camera di Commercio di Firenze, in particolare Firenze Tecnologia; le istituzioni formative specialistiche, a partire dal Polimoda e dall’Isia; gli enti specialistici di promozione, come Pitti Immagine e il Centro per la Moda Italiana; Florence Multimedia, la società della Provincia specializzata nello sviluppo di contenuti multimediali.
Il Laboratorio Innovazione Moda sviluppa una progettualità basata su elementi di carattere prevalentemente immateriale. Lavora sul brand Firenze, sulle conoscenze tecnologiche nelle piccole imprese, su eventi particolarmente significativi che promuovono il settore, su partnership tecnologiche.
E’ stato individuato un sistema di azioni che costituisce il primo tentativo di progettualità integrata a livello provinciale sul tema moda. Queste azioni si svilupperanno nell’arco di un periodo minimo di tre anni, da maggio 2006 a maggio 2009.
“Insieme costruiamo azioni – conclude Brenna - che coinvolgono talenti, attivi nelle varie organizzazioni, e sulle cui idee ed entusiasmo le iniziative possano solidamente camminare. La qualità della partnership pubblico-privata che ha elaborato il progetto e che oggi è chiamata a implementarlo rappresenta un vero e proprio valore aggiunto del ‘Laboratorio Innovazione Moda’.
Il progetto è attivato da risorse regionali, concordate da Regione e Provincia, per circa 1.5 milioni di euro. La Provincia contribuisce con propri cofinanziamenti. L’implementazione delle azioni individuate sarà oggetto di convenzioni fra la Provincia di Firenze ed i soggetti responsabili di ciascun intervento.

‘Firenze di Moda, Laboratorio di Innovazione Diffusa’ è la cabina di regia del Progetto Moda e si struttura come un ‘Comitato di Pilotaggio’. Ne fanno parte il Presidente della Provincia o un suo delegato, che presiede, l’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Toscana, o un suo delegato, ed un rappresentante per ogni soggetto attuatore. Ci sono poi un coordinatore operativo e una figura di alto prestigio nel settore in grado di svolgere un ruolo di collegamento rispetto alla qualità dei progetti.

Per informazioni: osservatoriomoda@unifi.it
Tel. 055 4374725 - Fax 055 4374913


03/07/2006 13.52
Provincia di Firenze