AN: “SULLA FONDAZIONE PALAZZO STROZZI SI PARTE GIÀ CON L’OMBRA DEL FALLIMENTO”
“Un ente che, di fatto, commissaria gli assessorati alla cultura della Provincia e del Comune”
Lunedì 24 luglio alle 10.30 il Consiglio provinciale sarà chiamato ad esprimersi sul Documento di programmazione per il triennio 2006/2008 della Fondazione Palazzo Strozzi. Il Presidente Lorenzo Bini Smaghi relazionerà prima l’assemblea di Palazzo Medici Riccardi e, nel pomeriggio, dalle ore 15 relazionerà l’assemblea di Palazzo Vecchio. Alleanza Nazionale, con i consiglieri Piergiuseppe Massai, Guido Sensi e Nicola Nascosti contestano un piano che già prima di nascere si presenta senza prospettive. “Un documento blindato che, di fatto, impone la Fondazione come contenitore per mostre, ma anche per Pitti Immagine, Maggio Fiorentino, Firenze Fiera, per cinema, teatro, musica. Di fatto, questa Fondazione commissaria gli assessorati alla Cultura di Provincia e Comune. Inoltre – spiegano i consiglieri di Alleanza Nazionale – in questo documento non si chiarisce di cosa si occuperà, specificatamente, la Fondazione. Il Consiglio d’indirizzo non valorizza le professionalità fiorentine: solo il Soprintendente per il Polo museale fiorentino Antonio Paolucci è presente. Gli altri quattro sono personalità che niente hanno a che vedere con Firenze. Si preannuncia che il fabbisogno annuo per la Fondazione è stimato tra 2 milioni e mezzo e 3 milioni e mezzo di euro di cui, tra un milione e due milioni di euro coperti dai soci pubblici (Comune e Provincia di Firenze e Camera di Commercio) mentre si stima un ricavo da biglietti tra un milione e milione e mezzo di euro. Dagli sponsor dovrebbero arrivare tra i 400 ed i 500 mila euro ma ancora Banca Toscana, Cassa di Risparmio di Firenze ed i partner di Palazzo Strozzi (15/20 soci) non hanno fatto sapere a quanto ammonta il loro investimento. Il contesto in cui si pone la Fondazione è allarmante – proseguono Massai, Sensi e Nascosti – visto che diminuiscono i visitatori a musei e gallerie a Firenze e provincia. Anche il Genio Fiorentino, decantato dal Presidente Renzi, è stato un fallimento, tanto che Bini Smaghi neanche lo ha citato. Nel 2004 Firenze era presente nella top ten delle offerte espositive nazionali, con la mostra di Botticelli e Lippi mentre nel 2005 è scesa al 37° posto con la mostra Da Bernardo Daddi a Botticelli che ha avuto circa 60.000 visitatori. La mostra, in corso, su Leon Battista Alberti, al 12 luglio, ha avuto 65.723 visitatori. L’obiettivo di Bini Smaghi è di proporre mostre che possano attrarre, come minimo 180.000 visitatori: vorremmo sapere come farà a triplicare le presenze con la mostra su Cezanne prevista per la prossima primavera, visto che per il periodo autunno-inverno non sono previsti altri eventi. Il piano finanziario è generico e già si presenta in perdita visto che la Giunta provinciale ha già stilato una variazione di bilancio che versa altri 300.000 euro dentro la Fondazione. E sono soldi che sta pagando la comunità. La Fondazione dovrebbe unificare le politiche di promozione dei musei statali e di quelli comunali ma, al momento, ognuno prosegue per conto suo. Ci chiediamo – concludono i consiglieri di AN –: lunedì, verrà dato il via libera all’ennesimo ente che, come Firenze Mostre, ha già il suo destino segnato? Noi abbiamo paura di sì”.
Piergiuseppe Massai Guido Sensi Nicola Nascosti