Padule di Fucecchio, censimento degli uccelli acquatici svernanti: oltre 11.000 presenze
Si conferma fra le prime aree umide toscane e la più importante per Alzavola, Beccaccino e Mignattaio
Il censimento degli uccelli acquatici svernanti nel Padule di Fucecchio, che si è tenuto a metà gennaio, ha fatto registrare oltre 11 mila presenze, che collocano il Padule al primo posto fra le aree umide di tutta la Toscana.
Analizzando i dati per aree, si vede che 5844 uccelli acquatici (il 53 per cento del totale), fra cui 5655 anatre e folaghe (il 76 per cento del totale), sono stati rilevati all’interno della riserva naturale pistoiese che rappresenta il 10 per cento della superficie del Padule.
Il censimento, promosso a livello di grande regione biogeografica da Wetlands International e svolto in Italia sotto l’egida dell’Ispra, nel Padule di Fucecchio è organizzato dal Centro Ornitologico Toscano con il supporto locale del Centro di Ricerca; le operazioni di conteggio, a piedi ma anche con imbarcazioni, hanno coinvolto quest’anno 14 rilevatori abilitati dall’Ispra, con il supporto di 27 collaboratori.
Nel corso del censimento sono state rilevate ben 34 specie diverse per un numero complessivo di 11009 uccelli, fra cui spiccano le Alzavole (5792), per le quali il Padule si conferma ancora una volta come l’area più importante della Toscana.
Entusiasmanti i dati per alcune specie di grande interesse conservazionistico, come il Mignattaio: i 152 esemplari osservati (insieme ad altrettanti Ibis sacri) rappresentano una tendenza positiva che fa ben sperare per il futuro di questo raro ibis.
Interessanti anche i numeri il Beccaccino (738), per la Pavoncella (1014) e per alcun anatidi (per esempio 192 Mestoloni); non sono mancati gli avvistamenti di specie rare come il Tarabuso, la Cicogna bianca e la Moretta tabaccata.
A livello regionale il censimento ha fatto registrare su tutto il territorio numeri inferiori rispetto all’anno precedente, soprattutto per anatre e folaghe, e questo ha influito anche per il Padule sul risultato complessivo, condizionato dal calo delle Alzavole.
Il dato del Padule di Fucecchio è comunque di assoluto rilievo (terza area umida toscana), e conferma non solo il valore naturalistico della più grande palude interna italiana, ma anche l’importanza della gestione tecnico-scientifica effettuata per oltre un ventennio.
Nonostante la siccità estiva e di inizio autunno (e nonostante i ben noti problemi gestionali degli ultimi due anni), da novembre la Riserva Naturale del Padule di Fucecchio si è infatti allagata offrendo condizioni ambientali idonee ad accogliere gli uccelli acquatici.
Il Centro di Ricerca e il Centro Ornitologico Toscano ringraziano la Provincia di Pistoia e la Città Metropolitana di Firenze, il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, l’Azienda Agricola Castelmartini, l’ATC 16 di Pistoia e tutti i rilevatori ed i collaboratori che hanno contribuito alla buona riuscita del censimento.
I dati completi del censimento sono pubblicati su www.paduledifucecchio.eu
Mignattai (foto Federica Gianneschi)
Area 'Le morette' nel Padule di Fucecchio (foto di Federica Gianneschi)
Il censimento
Tarabuso (foto di Federica Gianneschi)