LA PROVINCIA SOSTIENE LE CAMPAGNE CONTRO LA POVERTÀ NEI PAESI CHE SI DEVONO SDEBITARE
Approvata la mozione della VII Commissione consiliare
Il Consiglio provinciale ha approvato con 19 voti a favore (la maggioranza di centrosinistra) e 9 contrari (CdL e Prc) la mozione della VII Commissione consiliare per il rispetto degli impegni assunti dai governi con gli Obiettivi di sviluppo del Millennio. “La mozione – ha illustrato la Presidente della VII Commissione consiliare Eluisa Lo Presti – sostiene le campagne contro la povertà Global Call to Action against Poverty. I poveri non possono aspettare a sdebitarsi. Il documento chiede al Governo Italiano di rispettare gli impegni assunti con la sottoscrizione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio volti al dimezzamento il numero dei poveri entro il 2015, portando la quota del PIL destinata alla Cooperazione Internazionale, oggi ferma allo 0,132% allo 0,3% nel 2006, per poi arrivare almeno allo 0,7% indicato dall’ONU. La mozione punta a rafforzarne il messaggio e per coinvolgere tutte le istituzioni locali, le associazioni e la società civile presenti nel territorio provinciale nella loro attuazione”. Contrario Tondi (Udc) in quanto: “Il documento fa riferimento all’accordo proposto dai Ministri delle Finanze del G7 tenutosi a Londra, giudicato insufficiente e critica la politica di liberalizzazione e privatizzazione dei servizi essenziali. La sinistra, vota in Consiglio provinciale rivolgendosi al G7 ma poi, a casa loro, fa peggio dei G7. Soprattutto a livello comunale, tante società sono state trasformate, con l’aggiunta di soci privati che hanno come obiettivo il profitto. E’ un documento che non può essere votato da quelle forze che a livello locale hanno votato gli atti di privatizzazione delle società ex municipalizzate”. Targetti (Prc) ha sottolineato come: “Quando si dice di azzerare questo debito è per, evidentemente, facilitare l’avvio di una politica di sviluppo o di gestione di risorse a livello mondiale, diversa. Il provvedimento del G7 di Londra ha rimesso il debito solo a 18 paesi e ne esclude altri 40. Un provvedimento che cancella solo del 20% il debito dei paesi poveri. Se non si mette mano alle leggi economiche è difficile sostenere che nel 2015 il debito dei paesi poveri sarà dimezzato”. Per Lensi (FI): “E’ necessario affrontare in maniera precisa il problema della povertà e parlare di democrazia. Viviamo in questi giorni la tragedia dello scontro tra Israele e Libano, ci sono paesi come l’Iran che non conoscono democrazia, c’è la politica energetica ed una serie di fattori su cui avremmo potuto ragionare. Avremmo potuto individuare altre strade, perché gli strumenti usati fino ad oggi dichiarano il loro fallimento storico”.
26/07/2006 11.54