PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI E ASSIMILATI ATO 6 - AREA METROPOLITANA FIORENTINA
Seconda parte degli interventi
Piano Provinciale dei rifiuti: interventi dei consiglieri: Biagiotti (DS) ha ricordato che: “Quando nel 2002 fu approvato il Piano provinciale dei rifiuti, esso conteneva già la scelta di un impianto di termovalorizzazione nella Piana. I Sindaci, all’epoca, vollero, proprio per uno spirito di maggiore partecipazione, verifica che la Provincia effettuasse, oltre alla tradizionale valutazione di impatto ambientale una valutazione, mai effettuata fino ad allora, la prima in Italia, che è la valutazione di impatto sanitario. La nostra società produce troppi rifiuti e gli stili di vita e le abitudini di consumo portano, purtroppo, a produrre grandi quantità di materiali da scartare. L’obiettivo di riduzione nella produzione dei rifiuti è certamente ineludibile, così come quello dell’incremento della raccolta differenziata. Per questo è necessario un grande piano di comunicazione che sappia orientare i cittadini e renderli responsabili; con le imposizioni non si ottiene nulla”. Bevilacqua (FI) è tornato a sottolineare quanto sostenuto dall’assessore Nigi: “Ha affermato che questa amministrazione, dopo l’approvazione dell’atto, avrà un atteggiamento diverso, a dire la verità, il gruppo di Forza Italia lo chiede da anni. questa amministrazione ha tergiversato a lungo su questo problema, e quello che dà il maggiore cruccio a questa situazione è che il tergiversare è stato dovuto a scelte di natura politica che hanno visto questa maggioranza avere una danza, un balletto con il gruppo di Rifondazione Comunista in questo Consiglio ormai diventato storico”. Per Ragazzo (Verdi): “Abbiamo cercato di tenere fede al programma della coalizione ma oggi i Verdi devono prendere atto con amarezza che quel programma non è stato rispettato; questa Giunta ha investito sulla riduzione e sulla raccolta differenziata ancora meno della Giunta precedente, ha voluto parlare solo e esclusivamente dell’inceneritore come risolutore di tutti i mali, agitando lo spettro dell’emergenza rifiuti, che comunque potrebbe esserci a breve e che non potrà essere affrontato per mezzo dell’inceneritore perché sarà pronto tra cinque anni, ma avrebbe potuto essere affrontato da un programma serio e capillare di raccolta differenziata spinta. Noi vogliamo invece dire ai cittadini che l’incenerimento non è la soluzione corretta, che è solo un metodo inefficiente, costoso, inquinante per risolvere il problema, trasformando i rifiuti in polveri che vanno nell’ambiente e in ceneri pericolose per le quali ci sarà bisogno di nuove discariche”.
28/07/2006 17.47